Il 20 e il 21 luglio il “Loud Kids Tour” è arrivato a Roma, una tappa estremamente importante per i Måneskin che, nonostante la loro internazionalità, continuano a restare radicalmente legati alle loro origini. Per chi sta scrivendo questo articolo è stata la prima occasione grazie alla quale ha avuto modo di metter piede dentro lo stadio Olimpico. Una sensazione incredibile, per chi (nonostante gli anni passati nella capitale) non è ancora abituata all’imponenza. Non era solo l’idea di esser allo stadio, ma più che altro in un contesto così tanto grande da sentirsi piccoli.
Questa volta la fila è stata più rapida, proprio perché gli spazi dell’Olimpico concedono un visione ben più ampia dell’esibizione e il palco è disposto su tutta l’ampiezza del campo di gioco. Una “T” che si estende dal prato gold al prato, in modo che tutti potessero godere della visione ravvicinata con i quattro ragazzi della band. Entrare e capire dove potersi posizionare non è stato per niente facile, al contrario è stato quasi un calcolo matematico per poter cercare di capire come poter vedere al meglio. Perché sì, ci si voleva godere a pieno questo spettacolo fatto di luci, fiamme e caldo, tanto caldo.