Aspettando che la pioggia smetta di ghermire le strade della città, una cupa ragazza si ritrova rannicchiata sul proprio letto a osservare con occhi vacui le gocce che si arenano sulla finestra.
Matilde è una ragazza dai capelli dorati, il viso di porcellana e due grandi occhi che richiamano il colore del cielo quando è sereno.
Forse è questo il motivo per cui non sopporta la vista della pioggia. Sembra allontanarla da quel cielo che si rispecchia luminoso nei suoi occhi.
Ma la pioggia oggi è solo un contorno, niente di più e niente di meno. Ormai Matilde ha capito che qualcosa non va, nel suo cuore le nubi sono presenze indipendenti dai colori del cielo.
Giorno dopo giorno, il mondo è sempre grigio e il suo cuore appassisce tra le lacrime scure che le rigano il volto nella penombra.
Cerca di convincersi che non è colpa sua, ma lo fa inutilmente perché un’altra voce nella testa le dice tutto il contrario.