La mia eterna lotta contro il tempo continua, uno scontro senza esclusione di colpi tra inconscio e volontà.
Dopo essere arrivato in
esemplare ritardo, mi accingo finalmente a preparare il mio anticipo, stavolta per davvero.
Un pensiero inconscio mi disturba il sonno, sono le cinque del mattino. Mi sveglio all’improvviso, con la volontà irrefrenabile di tornare a dormire.
Ma non posso ascoltare quest’impulso, non oggi, non stavolta, non in questo periodo della mia vita in cui non ho ancora imparato l’hindi.
E dunque mi alzo, preparo il mio anticipo. Arriverò prima di chiunque altro stavolta, arriverò così in anticipo che non dovrò chiedere indicazioni a uno straniero, perché io avrò il tempo di creare una nuova lingua per comunicare.
Mi preparo per uscire, per poi varcare la soglia che mi farà immergere in anticipo nel mondo esterno.