mercoledì 17 marzo 2021

#Libri: Falce

Le serie distopiche, si sa, da qualche anno compongono sia il panorama del cinema che quello della letteratura. Oggi noi di 4Muses vogliamo parlarvi di "Falce", il primo libro de "La Trilogia della Falce" di
Neal Shusterman che ha catturato la nostra attenzione e aperto una riflessione morale sul concetto di umanità.
In un mondo distopico, tutto il sapere del mondo è stato affidato a un cervello informatico, ovvero il Thunderhead. Non esistono più conflitti, dispute che non possano essere gestite e risolte dal Thunderhead; non esistono più ridicoli giochi di potere e, soprattutto, non esiste più la morte. In tutti i soggetti vengono impiantati dei nanociti che si occupano di rigenerare le cellule del corpo e fermare anche l’invecchiamento, così un ragazzo che all’apparenza ha una ventina di anni, potrebbe benissimo avere più di un secolo dalla sua. Se qualcuno prova a uccidersi, la medicina è arrivata al punto fermare il processo naturale, tranne che in un caso: si tratta della spigolatura.

martedì 16 marzo 2021

#Arte: Scuola Romana

Visitando il Casino Nobile siamo inevitabilmente rimaste affascinate dalla bellezza e dalla storia dietro all'ex dimora di alcune delle famiglie più importanti del mondo - e di Benito Mussolini - e tra le righe dell'articolo (che potete trovare qui) da noi scritto, abbiamo provato a descrivere e a spiegare per quanto possibile la magnificenza di questo edificio, senza però soffermarci troppo su tutta una parte del museo in realtà assai importante ed estremamente interessante: quella del Museo della Scuola Romana.

lunedì 15 marzo 2021

#Costume&Società: I Måneskin stanno davvero rivoluzionando la musica italiana?

Vi rispondiamo subito: sì. Abbiamo conosciuto i Måneskin nella puntata delle audizioni di X-Factor e ci siamo subito innamorate della loro grinta, del loro sapersi mangiare il palco. Abbiamo apprezzato l’energia di Damiano, rimanendo incantate, e ammettiamolo: abbiamo dovuto frenare certi nostri pensieri perché non sapevamo ancora bene se fosse maggiorenne o no. Se il cantante risalta subito all’occhio, col tempo e grazie al cammino nel talent show, abbiamo imparato a conoscere la “stilosa” Victoria, l’aureo Thomas e lo schivo Ethan.

Quattro caratteri totalmente diversi –almeno in apparenza, non possiamo giudicarli sul serio, non conoscendoli personalmente- ma che in comune hanno la caparbietà di voler fare, ma soprattuto di fare molto bene. "O si fa in maniera perfetta, o non si fa". Il loro percorso è stato pieno di sfide, giustamente pressati da Manuel Agnelli che, come ogni ottimo mentore, ha alitato sui loro colli per tirare fuori il meglio.

sabato 13 marzo 2021

#Libri: Il discepolo

Siamo di nuovo qui a recensire un libro di Nicola Rocca. Dopo “Scheletri nell’armadio”, oggi è la volta de “Il Discepolo”. Prima di iniziarvene a parlare, sappiate che non potete leggerlo se prima non avete letto “La morte ha l’oro in bocca”, di cui vi abbiamo già parlato.


Ritroviamo David Walker, uno dei migliori detective italiani, ma che è rimasto profondamente scosso dal caso precedente. La regola fondamentale, in polizia, è quella di non prendere nessun caso sul personale, ma sull’ultimo a cui ha lavorato, Walker non è riuscito a mantenersi saldo.

“Molte volte le profonde convinzioni della nostra psiche riescono a distoglierci dalla realtà.”

Ora fate attenzione, perché parlandovi del secondo romanzo potrebbe scappare inevitabilmente qualche spoiler del primo.

venerdì 12 marzo 2021

#Arte: L'Arte Povera

Venere degli stracci, Michelangelo Pistoletto, 1967.
Questo lo sapreste fare anche voi, parte due.
Anzi, scommettiamo che lo sapreste fare anche meglio ma la questione, come abbiamo accennato nell'articolo di Lucio Fontana, non è questa.

Il dibattito non è tra chi lo sa fare e chi no, tra chi è più o meno bravo, ma tra chi sa trasmettere qualcosa e chi no.
Tiziano, Michelangelo Buonarroti, Leonardo Da Vinci, Raffaello e tanti altri grandissimi della storia dell'arte hanno tecnica e in base a essa esprimono un significato che trascende il religioso o il mitologico. Gli artisti di arte contemporanea hanno cambiato di poco la formula: meno tecnica, più sostanza. Questo è ciò che ora li rende vincenti. Certo, l'arte contemporanea sicuramente non vanterà della tecnica perfetta e indiscutibile dell'arte rinascimentale e manierista, per citarne due, ma vanta sicuramente contenuti che vale decisamente studiare, o quantomeno conoscere.

Pensavate che Fontana e la sua arte fossero ignorati, o peggio, bistrattati? Se sì, evidentemente non avete mai sentito parlare dell'Arte Povera.

giovedì 11 marzo 2021

#Cinema&SerieTv: Tribes of Europa - Recensione

Tribes of Europa” è una serie tv tedesca prodotta da Netflix di genere distopico. Nel 2029 un misterioso blackout porta a decenni di caos e distruzione. L’improvvisa assenza di elettricità e la fine della tecnologia mettono ko i governi e gli stati di tutto il mondo. L’incolparsi a vicenda pone fine ai paesi e la popolazione si aggrega come può, dando vita alle tribù. Ci troviamo in Europa, più precisamente in Germania e seguiamo le vicende dei tre fratelli Origini, Liv (Henriette Confurius), Elja (David Ali Rashed) e Kiano (Emilio Sakraya), figli del capo della tribù omonima che ha scelto di vivere in pace tra i boschi, con una ristretta cerchia di persone. La pace sembra prosperare, nessuno sa dove questa tribù viva di preciso e la vita sembra scorrere tranquilla, fino a quando i tre fratelli non scorgono una navicella perdere il controllo e precipitare nel loro bosco. Subito si diffonde il panico, perché la struttura del velivolo non appartiene a nessuna di quelle esistenti nel dicembre nero, cioè prima del blackout del 29. Il pilota è gravemente ferito e cerca di recuperare un prezioso oggetto che porta con sé, un cubo atlantideo. L’oggetto è di massimo valore, raro e sembra disporre di una tecnologia che bypassa il problema elettrico. Un altro clan, però, mira ad impadronirsi del cubo, ovvero i Corvi, presentati come i cattivi della serie per i loro modi di fare crudeli e violenti. I corvi, infatti, scovano le tracce della navicella e, grazie ad essa, riescono a raggiungere il territorio degli Origini. Mentre sono alla ricerca del cubo che Elja ha trovato e nascosto, fanno una carneficina della popolazione. Elja riesce a scappare, Liv viene data per morta perché gravemente ferita e Kiano viene rapito dai corvi, con lo scopo di torturarlo e schiavizzarlo per fargli rivelare che fine abbia fatto il cubo atlantideo.

mercoledì 10 marzo 2021

#Libri: L'inizio di ogni cosa


"Una voce maschile che non ha paura di raccontare, con profonda tenerezza, sentimenti e paure di un'intera generazione."

La scrittrice Sara Rattaro ci ha preso in pieno, non c'è altro modo per riassumere questo libro se non con queste parole.
Ne "L'inizio di ogni cosa" edito da Sperling & Kupfer e scritto da Luca Ammirati, autore di "Se i pesci guardassero le stelle" si svela e si mette in risalto con una dolcezza disarmante l'insicurezza che vivendo i rapporti umani ci piomba addosso e si insinua dentro di noi.
È inevitabile: che sia volontariamente o meno, ci troviamo perennemente feriti dagli altri, e feriamo perennemente gli altri.
Non deve essere per forza una questione di cattiveria, sia ben chiaro, ma è nella natura dell'uomo essere egoista nel cambiamento e nella crisi.
Anche se si è sempre stati altruisti e premurosi.
Anche se si è amata una persona con ogni pezzo di cuore e anima.
È semplicemente inevitabile.