lunedì 17 agosto 2020

#StorieRomane: La Leggenda del Muro Torto

Roma è sempre stata teatro di leggende, sin dalla sua fondazione per mano di uno dei due gemellini allevati da una lupa. Non sorprende, poi, il fatto che la capitale sia la culla di numerose leggende che solo in pochi conoscono. 
Noi di 4Muses vi stiamo pian piano facendo scoprire delle “chicche” riguardo la nostra bellissima città. Per la rubrica #StorieRomane oggi parliamo del Muro Torto.

Situato nei pressi di Piazzale Flaminio, questo sperone storto collega due parti di Villa Borghese ed è talmente inclinato che dà l’impressione di cadere da un momento all’altro… e invece è in quel precario equilibrio da ben venti secoli!

sabato 15 agosto 2020

#StorieRomane: Villa Stuart

Quando i romani sentono nominare Villa Stuart solitamente pensano: “Eccallà, e mo chi s’è fatto male?” perché sede dell’omonima clinica privata specializzata in chirurgia ortopedica e riabilitazione. Ma non tutti sono a conoscenza della sua storia e di come abbia portato alla follia due suoi inquilini.

È una dimora del Seicento, acquistata nel Settecento da James Francis Edward Stuart (Londra, 1688- Roma 1766), figlio di re Giacomo II d’Inghilterra, Giacomo VII di Scozia e Maria Beatrice d’Este, sua seconda moglie. Passò in eredità a Lady Emmeline Stuart, una poetessa e scrittrice inglese. Viveva lì assieme al suo compagno: Lord Allen.

venerdì 14 agosto 2020

#Libri: Chiamerò la polizia

 Felix Nussbaum, Uomo con foglia appassita, 1941
Presso Yad Vashem Art Museum, Jerusalem
Corre l'anno 2020. È appena iniziato quando il Coronavirus impazza. Tutti dentro: Lockdown
Arriva Aprile (se non sbaglio), qualcosa riapre, spifferi per far circolare aria e ossigeno. Ed ecco alcune timide librerie aprire le serrande. 
Appena possibile mi reco in via Pavia, a Roma, nella mia libreria di fiducia, indipendente, luogo di incontri belli, porto, faro e scrigno. 

Libri, libri, libri. Ho una lista breve, ma varia che spazia dall'arte alla fisica teorica. 
Ed ecco che l'occhio cade su questo libricino, da solo

"Chiamerò la Polizia": è il titolo a colpirmi più che la copertina. L' autore, Irvin Yalom, arriva dopo. 

giovedì 13 agosto 2020

#MustToWatch: The 100


Bentornato al nostro appuntamento settimanale del #MustToWatch! Questa settimana entriamo nel mondo delle serie TV distopiche, quelle che trattano di tempi post-apocalittici. Siamo lontani anni luce dal mondo extraterrestre di X-Files (qui per l'articolo), dove i protagonisti erano i terrestri che entravano in contatto con gli esseri umani. Ci immergiamo, stavolta, in un mondo ormai inospitale e dei ragazzi saranno la sola speranza dell'umanità. La loro missione? Dopo 97 anni, è il momento di ri-colonizzare la Terra: sto parlando di "The 100"!

mercoledì 12 agosto 2020

#Cinema&SerieTv: Pitch Perfect - Recensione

Sarà che sono cresciuta con i film del pomeriggio di Italia Uno, in cui la maggior parte delle trame erano tutte molto uguali e non facevano altro che cercare di condire un po’ di formazione e crescita con della musica ritmata e delle coreografie sincopate. Ma non riesco a resistere al ritmo di un buon musical, vecchio stampo o moderno che sia; è più forte di me, ma mi chiamano il play facile.
In questo caso vi voglio parlare di Pitch Perfect I, non perché gli altri non li ami, ma semplicemente perché l’inizio di una storia è sempre la parte migliore di essa.

martedì 11 agosto 2020

#Musica: Tommi Eight - Schopenhauer

Durante il percorso della mia vita ho conosciuto tante persone e sempre molto diverse le une dalle altre. Quello che ho capito dalle lunghe chiacchierate è che chi punta il dito contro gli altri, non conosce se stesso.

La maturità non è un fattore di età, bensì di consapevolezza. Ci sono trentenni che si sentono bene solo quando denigrano gli altri e ventenni che si assumono le proprie responsabilità. Tommi Eight è uno di questi.

lunedì 10 agosto 2020

#Libri: Tre Camere a Manhattan

Erano diversi giorni che soffrivo del cosiddetto “blocco del lettore”,  dove poco o niente mi ispirava sul serio. Ho provato anche a fare dei sondaggi sui social, alla ricerca di qualcosa che potesse farmi tornare la voglia di leggere, di scoprire, fino a che il popolo del web non ha risposto alla mia richiesta. Mi è stato suggerito un libro: “Tre Camere a Manhattan”, di Georges Simenon, autore fino ad oggi a me sconosciuto. Questo piccolo romanzo ha acceso in me dubbi, perplessità e senso di sofferenza che poco si confà ad una lettura estiva. Nonostante tutto, però, ho intravisto in quest’opera un ottimo spunto di riflessione su ciò che abbiamo patito nei mesi di quarantena e che ogni persona può provare ad un certo punto della propria vita: la solitudine.

Quanti, nonostante i social e i diversi modi di interagire, si sono sentiti soli e abbandonati? Durante il lockdown una mia vicina, per avere un po’ di contatto umano, non si vergognava a suonare e a cantare con il quartiere dal suo balcone. A volte basta davvero poco per sentirsi parte del tutto, altre, invece, è proprio la presenza di qualcuno a salvarci.