Bellissimo avere amici artisti. Anche quando le loro canzoni fanno parte di te, perché seppur non ti conoscevano ancora quando le hanno scritte, ascoltandole trovi i loro pensieri, consigli, ammonimenti, abbracci…
Tra una settimana sarà San Valentino, la festa degli innamorati, dell’amore in generale, e sebbene io stia vivendo un momento dove la mia energia negativa che porta rancori è utilizzata per trasmutare in perdono, mi sto chiedendo: per quanto tempo è giusto aspettare una persona?
Per procedere nella lettura vi consiglio l’ascolto della canzone di Marco Profeta “Saprò aspettare”. La trovo veritiera da ogni punto di vista, è un tocco di umanità in un mondo che mette i sentimenti in stand by per la paura di soffrire.
Per procedere nella lettura vi consiglio l’ascolto della canzone di Marco Profeta “Saprò aspettare”. La trovo veritiera da ogni punto di vista, è un tocco di umanità in un mondo che mette i sentimenti in stand by per la paura di soffrire.
Non credo nel “per sempre”, credo nell’evoluzione della nostra anima, nella crescita spirituale e nella vita come un cammino dove ogni giorno ci aspetta vittoriosi per aver compreso una nuova lezione.
Credo nella volontà di unirsi agli altri, nel creare l’Uno, nel procedere con lo sguardo avanti e la mano tesa dietro, verso chi arranca.
Credo nella libertà di agire, di lasciar andare quando è necessario e credo quest’ultimo pensiero come sacrosanto, ecco perché rispondo sempre con “ok” quando qualcuno vuole lasciarmi andare.
Credo negli altri più di quanto loro non facciano. Vedo ogni essere umano estremamente coraggioso perché so che non è facile alzarsi dal letto e vivere.
Credo nella sofferenza, perché so che quando ci sentiamo feriti da qualcuno stiamo dimostrando l’enorme amore che nutriamo nei suoi confronti.
Ma quanto questo può durare?
Non credo, però, che bisogna rimanere in attesa.
Mi spiego meglio: io e la mia migliore amica non ci siamo parlate per un anno. Stessa sorte è toccata per me e Silvia. Nel corso di questi due anni diversi, ho parlato bene e male di loro – tranquilli, lo sanno – ho pianto sentendo la loro mancanza e ringraziato il Cielo di essermi alleggerita di un peso. Ho pensato a quale messaggio poter mandare per riallacciare i rapporti, ho cominciato a scriverlo e poi l’ho cancellato.
Quando ho smesso di viaggiare con la mente nella loro direzione, la vita ha fatto in modo che potessimo tornare. Non come prima, ma meglio di prima. Allora mi chiedo: è giusto rimanere fermi ad aspettare, anche se è tutto ciò che vogliamo fare?
Allontanarsi non significa smettere di amare. Significa elevarsi verso altri punti di vista, capendo così come superare le barriere che abbiamo eretto.
La vita scorre e noi dovremmo seguire il suo flusso per non rimanere stagnanti, proprio come un fiume. E proprio come il fiume, alcune parti di noi prendono altre vie, seguono altri corsi, si uniscono ad altri fiumi. Poi potranno tornare nel corso del tempo, ma la foce, alla fine, è sempre la stessa. Andiamo tutti verso la stessa direzione e un giorno ci rincontreremo, senza rancori perché sono stati tutti sciolti da questo incredibile sogno che chiamiamo vita.
Credo nella volontà di unirsi agli altri, nel creare l’Uno, nel procedere con lo sguardo avanti e la mano tesa dietro, verso chi arranca.
Credo nella libertà di agire, di lasciar andare quando è necessario e credo quest’ultimo pensiero come sacrosanto, ecco perché rispondo sempre con “ok” quando qualcuno vuole lasciarmi andare.
Credo negli altri più di quanto loro non facciano. Vedo ogni essere umano estremamente coraggioso perché so che non è facile alzarsi dal letto e vivere.
Credo nella sofferenza, perché so che quando ci sentiamo feriti da qualcuno stiamo dimostrando l’enorme amore che nutriamo nei suoi confronti.
Ma quanto questo può durare?
Non credo, però, che bisogna rimanere in attesa.
Mi spiego meglio: io e la mia migliore amica non ci siamo parlate per un anno. Stessa sorte è toccata per me e Silvia. Nel corso di questi due anni diversi, ho parlato bene e male di loro – tranquilli, lo sanno – ho pianto sentendo la loro mancanza e ringraziato il Cielo di essermi alleggerita di un peso. Ho pensato a quale messaggio poter mandare per riallacciare i rapporti, ho cominciato a scriverlo e poi l’ho cancellato.
Quando ho smesso di viaggiare con la mente nella loro direzione, la vita ha fatto in modo che potessimo tornare. Non come prima, ma meglio di prima. Allora mi chiedo: è giusto rimanere fermi ad aspettare, anche se è tutto ciò che vogliamo fare?
Allontanarsi non significa smettere di amare. Significa elevarsi verso altri punti di vista, capendo così come superare le barriere che abbiamo eretto.
La vita scorre e noi dovremmo seguire il suo flusso per non rimanere stagnanti, proprio come un fiume. E proprio come il fiume, alcune parti di noi prendono altre vie, seguono altri corsi, si uniscono ad altri fiumi. Poi potranno tornare nel corso del tempo, ma la foce, alla fine, è sempre la stessa. Andiamo tutti verso la stessa direzione e un giorno ci rincontreremo, senza rancori perché sono stati tutti sciolti da questo incredibile sogno che chiamiamo vita.
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