sabato 24 aprile 2021

#Anime: Come finisce Ranma ½?

Nato dall’idea e dalla matita di Rumiko Takahashi (la stessa autrice di Lamù e di Inuyasha), Ranma ½ è uno degli anime/manga più conosciuti. Si tratta di uno shonen/shojo (dedicato a un pubblico sia maschile che femminile) con le arti marziali. La storia racconta il passaggio dall’infanzia all’età adulta e dei dissidi interiori che molti adolescenti hanno, che si trovano a combattere con le sfide che la vita mette loro davanti e a volte anche con la propria sessualità. “Ranma” significa “caotico” e “confusionario”, il che rende bene con le sue tragicomiche avventure. Il “½” indica la doppia natura di Ranma, metà maschile e metà femminile.

Rinfreschiamoci un po’ la memoria con la trama.

Ranma Saotome ha sedici anni e si allena fino allo sfinimento con il padre, Genma, per diventare esperto di arti marziali. Il suo allenamento conduce i due fino in Cina, dove entrambi cadono accidentalmente nelle Sorgenti Maledette di Jusenkyo. La leggenda vuole, infatti, che chiunque cada nelle fonti, sia destinato a trasformarsi nella persona o nell’animale che vi annegò millenni prima. Ranma riemerge dalla fonte trasformato in una ragazza e suo padre in un panda gigante. L’unico modo per poter tornare normali è a contatto con l’acqua calda, perché la fredda riattiva la maledizione. Nello stesso tempo in Giappone Soun Tendo informa le tre figlie, Kasumi, Nabiki e Akane che una di loro dovrà sposare il figlio di un suo caro amico così da assicurare un futuro alla loro palestra di arti marziali. Quando un panda gigante con una ragazza si presentano alla loro porta, per poco Soun non ha un collasso quando la ragazza si presenta con il nome di “Ranma”. Akane la prende subito in simpatia a e le due vanno ad allenarsi in palestra. Tutto sembra andare bene, se non fosse che Ranma-ragazza va in bagno per lavarsi. Al contatto con l’acqua calda, il suo corpo torna nuovamente maschile proprio mentre Akane entra nella stanza. Genma torna umano e racconta alla famiglia Tendo la sua storia e quella di suo figlio e, di comune accordo, le due sorelle di Akane propongono quest’ultima per il matrimonio combinato, data la sua avversità per i ragazzi: Ranma lo è solo per metà. I due diventano ufficialmente fidanzati, ma i loro caratteri si scontrano e non sembrano andare d’accordo. La gran parte dei personaggi che incontriamo nella storia si prenderanno una cotta per Ranma ragazzo o per Ranma ragazza e la storia ruoterà attorno alle sue tragicomiche avventure e ai combattimenti di arti marziali a cui sarà costretto a ricorrere per diferndersi o per difendere Akane.

Chi, come noi, ha vissuto gli anni '90 conosce sicuramente la storia di Ranma e Akane, ma ricordate come finì?


Nella serie anime, conclusasi molto prima perché gli ultimi manga non erano ancora usciti, nelle ultime puntate arriva a casa Tendo la mamma di Ranma (Nodoka), alla ricerca del figlio. Ovviamente lei non sa nulla della maledizione e per lei è vitale sapere che il figlio sia diventato un uomo, al punto da pensare di ucciderlo se dovesse in qualche modo deludere le sue aspettative. Genma fa di tutto per impedire ai due di incontrarsi per non doverle raccontare la doppia natura di Ranma che ha la possibilità di stare accanto alla mamma solo come “Ranka” (come ragazza). Alla fine la donna fa per andarsene, fiduciosa del fatto che suo figlio sia cresciuto come un giovane uomo forte e valoroso, ma dispiaciuta per non averlo potuto incontrare. Per non farsi vedere in lacrime, cammina a occhi chiusi, fino a che non finisce per sbaglio in un cantiere dove stanno sollevando l’acqua. D’un tratto, una colonna d’acqua bollente si alza e Nodoka viene sbalzata in aria. Ranma si butta nel getto d’acqua e la afferra al volo poco prima che perda completamente i sensi. I due si guardano e per un attimo la donna sembra contenta. Messa in salvo, Ranma nella sua versione maschile è lì con lei, pronto a farsi vedere al suo risveglio, ma un temporale si abbatte su di loro poco prima che la donna riapra gli occhi. Quando la mamma si sveglia, si ritrova davanti il viso di Ranka. Pensa che si sia solo sognata di essere stata salvata dal figlio e se ne va.

Un giorno mi libererò da questa maledizione e allora potrò tornare da te, mamma.

L’anime si conclude con Ranma e Akane che vanno a scuola, infrangendo la quarta parete e dicendo “Arrivederci!” agli spettatori.


Il manga, pubblicato in Italia da star Comics nel 2004, invece, prende una piega diversa. Akane viene rapita, così Ranma e i suoi amici corrono in Cina per salvarla. Le fonti maledette sono state prosciugate da un principe fenice malvagio e così Ranma lo affronta. Akane interviene per aiutarlo e rischia di morire. Il ragazzo è così costretto a combattere per salvare la ragazza e dopo tante peripezie vince. Lei viene salvata, però, sembra non respirare e Ranma, stringendola al petto, le confessa i suoi sentimenti. In quel momento Akane riapre gli occhi, ammettendo di aver sentito tutto. Ranma e gli altri corrono quindi alle fonti termali per riavere indietro i loro corpi, ma un temporale si abbatte su di loro, mischiando le varie sorgenti. Tornati in Giappone, Ranma viene messo ko dal padre e dal signor Tendo che, mentre è privo di coscienza, lo vestono da sposo e invitano un gran numero di gente al matrimonio. Per capirci qualcosa, Ranma corre da Akane e la trova nel suo abito da sposa. I genitori hanno quindi deciso di celebrare le nozze, ma a creare scompiglio è uno dei regali del matrimonio: direttamente dalla Cina, l’addetto delle fonti maledette invia a Ranma un contenitore con dentro l’acqua in grado di rendere nuovamente il giovane in un uomo completo. Appena lo si scopre, tutti provano a rubare il regalo ma il vecchio Happosai interviene, bevendola tutta perché pensa sia sakè. Il matrimonio, nella confusione più totale, salta e i due decidono di rimandare le nozze fino a quando non avranno sistemato per bene le loro vite. Come per l’anime, anche il manga si conclude con Ranma e Akane che vanno a scuola.

E voi lo sapevate?

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