lunedì 22 febbraio 2021

MustToWatch: Dawson's Creek, seconda stagione

Lo sappiamo, siamo un po’ fissate. Proprio come Dawson è fissato con Steven Spielperg. Ma abbiate pazienza, mancano solo altre quattro stagioni.

Nell’articolo precedente sulla prima stagione, vi abbiamo presentato Capeside e il piccolo gruppo di adolescenti protagonisti. Ora vogliamo affrontare la visione della serie dal punto di vista dei temi trattati. 
Ricordiamo che Dawson's Creek non è solo un teen drama, ma Il teen drama, proprio per tutto ciò che ha affrontato.

“Se tu non fossi così speciale, non soffriresti in questo modo”

Sofferenza

La sofferenza è certamente il tema principale della seconda stagione. Joey e Dawson vivono una storia d’amore che dura pochi mesi, perché alla prima difficoltà lei trova subito una via d’uscita. Dawson ne esce sempre più sconvolto, quasi depresso. Mette in dubbio qualsiasi passo fatto fino a quel momento. La persona sicura di sé che abbiamo conosciuto nella prima stagione, diventa un insicuro cronico.

Pacey incontra Andie McPhee e per la prima volta nella sua vita non si sente un fallito totale. Esploriamo di più il suo personaggio, conosciamo il padre e veniamo a contatto con ciò che lui subisce da una vita. La famiglia non si rende conto dei suoi miglioramenti, né di quanto buono ci sia in lui. Gli ricordano costantemente quanto sia un fallimento, quasi come se non lo volessero attorno.

Jen tenta di cambiare la sua vita, ma non riesce a mollare il passato newyorkese. Ripete gli stessi errori, e non ha mai qualcuno dalla sua parte. Pur mettendocela tutta, cambiare per lei è impossibile. Pensa di vivere il sesso nel modo più naturale possibile, ma non si rende conto di venire solamente usata.

Andie e Jack McPhee sono due ragazzi all’apparenza sereni, ma che nascondono il dolore per la perdita di Tim, loro fratello maggiore, di una madre che soffre di disturbi mentali e di un padre che li ha totalmente abbandonati. Si prendono cura della madre, Jack lavorando al ristorante dei Potter, Andie nelle faccende quotidiane. Si illudono di avere tutto sotto controllo, ma la realtà è che hanno sedici anni e non possono prendersi una responsabilità così grande.

Abby Morgan è la cattiva della serie, il personaggio che mette pepe e che nessuno sopporta. Ovviamente lei non fa nulla per farsi accettare sul serio, anche se in alcuni passaggi prova a spiegare il perché dei suoi comportamenti. La normalità è una gabbia che si è costruita e per rendere la sua vita più entusiasmante, compie azioni meschine. Per lei è puro divertimento, un uscire dalla routine.

Omosessualità

A fine anni novanta non era assolutamente facile portare in prima serata certi argomenti, ma Dawson’s Creek ci è riuscito in maniera eccelsa.


Jack è un ragazzo molto sensibile, goffo e timido. Inizia una relazione con Joey quando lei lascia Dawson per iniziare a cercare se stessa. Durante un compito di letteratura, in cui gli studenti dovevano comporre una poesia, però, lui deve fare i conti con ciò che prova realmente al suo interno. La poesia sarebbe dovuta rimanere privata, ma il professore lo costringe a recitarla ad alta voce. Potete immaginare l’umiliazione e il dolore di un ragazzo di sedici anni che deve ammettere all’intera scuola di essere gay prima ancora di accettarlo dentro di sé.

Il coming out di Jack è trattato in modo naturale, grazie anche alla recitazione di Kerr Smith. Avvertiamo la vergogna quando legge tremante la poesia davanti ai suoi compagni, sentiamo l’angoscia quando deve camminare lungo i corridoi della scuola e piangiamo di dolore quando ammette davanti al padre di essere gay. Ma tiriamo anche un sospiro di sollievo quando vediamo che sua sorella e i suoi amici, Joey per prima, lo sostengono e lo accettano per quello che è.

Salute mentale

Oltre alla madre di Andie, troviamo l’argomento salute mentale su Andie stessa. La vediamo negare di avere problemi e passare da stati di euforia fino a momenti di apatia. Il tutto sfocia quando comincia ad avere allucinazioni. Anche qui possiamo sentire il dolore di una ragazza nell’ammettere di avere dei disturbi mentali, con l’angoscia di credere che il ragazzo che ama, in questo caso Pacey, possa abbandonarla.

Ma Pacey rimane, e le indica la via in una scena rimasta nella storia: Andie è chiusa in bagno. Da una parte vede le sue paranoie che hanno il volto del fratello Tim, dall’altra parte c’è Pacey che parlandole le mostra la via d’uscita. «Cosa ti sta dicendo Tim?». Non la tratta da pazza, né le va a dire che ciò che sente sono sciocchezze o frasi irreali. Risponde a ogni pensiero folle con la ragione, e questo aiuta Andie ad aprire non solo la porta della stanza, ma anche ad andare in terapia.

Droga

Il padre di Joey è uscito di prigione e torna a casa dalle figlie. Iniziano piano piano a riprendere in mano la loro vita, ampliando il ristorante che avevano e progettando un futuro totalmente nuovo. Ma per il signor Potter è difficile lasciare andare il passato e si ritrova di nuovo nel pieno giro d’affari con lo spaccio di cocaina.
È Dawson che lo sorprende, ed è sempre Dawson che deve rivelare tutto ciò a Joey, dopo essere appena tornati insieme.
Ciò che affascina di questa storyline non sono state le accuse rivolte verso il padre di Joey, anzi. Ogni personaggio ne parla ben consapevole di quanto sia in realtà dura uscire da certi giri, pur mettendoci tutta la buona volontà. C’è solo comprensione nonostante il grande errore.

Suicidio

Jen passa un periodo terribile, dove Abby, l’unica amica che sembrava accettarla per com’era realmente, muore annegata. Si sente terribilmente in colpa, visto che Abby è caduta in mare perdendo l'equilibrio dal molo mentre stavano bevendo senza limiti.

Completamente immersa nei sensi di colpa e persa nella persona che è, la nonna la caccia di casa e lei si ritrova a vivere con Jack. Lui si accorge che c’è in lei qualcosa che non va, e lei ammette di pensare spesso al suicidio. Jack rimane spiazzato, persino lui, con tutti i problemi che ha avuto, non ha mai pensato una cosa del genere.
Grazie al suo aiuto, e al fatto che la nonna di Jen torna a prendersi cura di lei accogliendo anche Jack, Jen abbandonerà definitivamente il passato, rinascendo come una persona nuova.

Perdono

In un precedente articolo (Effetto Netflix) vi abbiamo già parlato di quanto sia fondamentale, a volte, avere il tempo necessario tra una puntata e l’altra. Dawson’s Creek fa molto leva su questo.

Situazioni che sembrano impossibili da trascendere, vengono poi superate e perdonate. I personaggi portano rancore solo per il tempo necessario, quando attraversano il loro dolore e comprendono ogni azione, sono disposti a perdonare e amare. 
 
Il tempo è il nostro migliore amico: ci calma, ci aiuta e ci fa comprendere le lezioni della vita. Chi ha visto Dawson's Creek le prime volte che è andato in onda, sa quanto sia stato fondamentale attendere una settimana tra una puntata e l'altra. Se lo avessimo visto in una giornata, avremmo perso le sfumature essenziali per comprendere ogni personaggio.

Ognuno di loro si libera da una catena che aveva costruito su di sé. Jack ammette di essere gay e vive la vita che vuole, seppure con molte difficoltà; Andie lascia andare la ricerca della perfezione e comincia a curarsi, ammettendo a se stessa di essere imperfetta; Pacey diviene consapevole delle sue capacità e di quanto possa dare agli altri; Jen si libera definitivamente del passato accettandolo, Joey si apre al prossimo con più fiducia, capendo che la stabilità non può cercarla negli altri, solo in se stessa; Dawson matura capendo di non essere al centro del mondo e lasciando andare il controllo ossessivo sugli altri. 
 
Tutti noi riusciamo a fare dei passi in avanti quando vediamo gli altri procedere. Siamo sicure che se vedeste, o rivedeste, la seconda stagione di Dawson’s Creek, anche voi riuscireste a liberarvi delle catene che vi siete stretti ai polsi per lungo tempo.

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