Molti di noi dicono di
volere aiutare il prossimo senza riserve, ma quanti sono disposti a farlo
seriamente? Àngeles Doñate ci mostra la realtà di Porvenir: una piccola cittadina
dove tutti conoscono la storia di tutti, o almeno così sembra.
La comunicazione cambia, con l’avvento di
internet e dei social il lavoro di Sara, l’unica postina della zona, è a
rischio. Madre single di tre figli, cerca di nascondere la sua incertezza anche
alla sua cara amica ottantenne Rosa. Alla fine, però, riesce a confidarsi.
Rosa non ha mai avuto figli, ecco perché prende molto a cuore il fardello che angoscia la giovane donna. Si chiede cosa possa fare per aiutarla sul serio e la risposta le appare in sogno.Decide di scrivere una
lunga lettera a Luisa, la sua migliore amica dei tempi della scuola. Le due non
si parlano da quasi sessant’anni, per colpa di un litigio scaturito da
un’incomprensione. Sa che Luisa è partita anni prima per Parigi. ma segue
comunque l’intuizione di spedire la lettera al vecchio indirizzo.
Nella lettera Rosa le
chiede scusa, le racconta la sua vita, e le chiede un favore: far continuare la
catena di lettere scrivendone una a chiunque, solo per non far perdere il
lavoro a Sara.
Il tempo ci insegna che
l’unico momento per chiedere scusa è ora, perché poi potrebbe essere già troppo
tardi. La lettera, infatti, viene recapitata alla nipote di Luisa: Alma. Ha
ventitré anni e ha deciso di trasferirsi nella casa lasciata in eredità dalla
nonna, morta quindici anni prima, in seguito a un litigio con i genitori.
Alma accetta comunque la sfida di Rosa e scrive una lettera alla sua poetessa preferita, Mara Polsky, che si nasconde sotto copertura proprio a Porvenir. Anche Mara decide di partecipare e manda una lettera a una persona sconosciuta, solo per non interrompere la catena d’aiuto.
“Ma non dimenticarti che non si tratta di te o di me, ma di Sara e di una catena di parole così forte che nessuno potrà spezzare. Falla continuare.”
Credo che sia stata Mara, più di tutti, a dare un forte aiuto. Rosa ha deciso di mettere in moto la catena, sentendosi in dovere di aiutare un’amica. Alma ha trovato il pretesto per scrivere alla persona che più ammira, ma Mara è stata spinta solo dal bene.
Ha aiutato senza pensare di ricevere in cambio qualcosa,e quando mettiamo in moto azioni spinte da amore incondizionato, qualcosa inizia a muoversi sul serio.
Conosciamo altre storie, le persone si uniscono, si conoscono per ciò che sono realmente, attirate da una magia apparentemente inspiegabile.
“L’amicizia raddoppia le gioie e divide a metà le sofferenze”
-Francis Bacon
E succede anche per il bene. Potrei passare per sognatrice, o naif, come vengo spesso definita, ma credo fortemente nella grande forza del bene e dell’aiutare.
Se la recensione vi ha incuriositi, trovate il libro cliccando qui
Nessun commento:
Posta un commento