mercoledì 17 giugno 2020

#MustToWatch: Scrubs

La volta scorsa, per la rubrica "#Musttowatch", abbiamo parlato di qual è stata la rivoluzione culturale e sociale introdotta da Sex & The City. Questa volta è il turno di Scrubs - Medici ai primi ferri.


Serie tv dei primi anni 2000, non ha avuto difficoltà ad imporsi sul panorama del piccolo schermo. Non è di certo la prima che parla di medicina, inoltre avevamo già E.R., Grey’s Anatomy che parlavano di relazioni d’amore tra un’operazione e l’altra. Avevamo già gli intrighi, le scene di uno strazio imbarazzante (e non solo nelle serie TV d’oltreoceano) e le “piazzate” tra le corsie. Avete presente queste scene? Bene, Scrubs non è nulla di simile. Affronta sì i temi della medicina, ma con più realismo e in maniera meno tragica. Non c’è l’intento di forzare lo spettatore a piangere, anzi, si predilige uno stile di sit-com, qualcosa di fresco e meno demoralizzante. La prima pubblicità della serie tv recitava infatti : “Più clinico di ER, più cinico di Ally McBeal, più piccante di Sex & the City, più frizzante di Friends.”
Realtà e fantasia si alternano continuamente attraverso gli occhi del protagonista, JD, in cui vediamo sia i fatti che realmente accadono e come sono, invece, nella sua immaginazione. È un nuovo modo di affrontare i grandi temi della malattia senza sfociare mai nel ridicolo. Diversamente dai medical-drama, Scrubs offre anche lo smascheramento degli stereotipi americani con un pizzico di ironia che non guasta mai. I temi affrontati vengono sempre visti in almeno due ottiche differenti, così da offrire sempre ottimi spunti di riflessione – se lo si vuole. Altrimenti ci si gode una sit-com degna del suo nome.

Il prossimo appuntamento è con Dawson's Creek, continua a seguirci!

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