venerdì 3 marzo 2023

#Cinema&SerieTv: Mummie a spasso nel tempo - Recensione

Lo scorso 23 febbraio è arrivato in sala Mummie a spasso nel tempo, nuovo film d’animazione distribuito da Warner Bros che ci porta in un mondo a cavallo tra l’antico Egitto e la moderna Londra.

Al di sotto del regno dei vivi, celato a tutti, vi è il regno delle mummie. Esseri che trascorrono l’eternità in un imperturbabile routine. Sospesi in un mondo nel quale praticamente hanno le stesse caratteristiche dei vivi.
Tuth è un ex-auriga, ha abbandonato la sua carriera per colpa di un incidente durante una gara. Per colpa del boomerang lanciato dal suo fratellino, tutti crederanno che lui è il prescelto dalla Dea Hathor per il matrimonio della principessa. Nefer, infatti, deve succedere al trono del padre, ma prima di compiere il suo dovere è costretta a prender marito. Lei vorrebbe percorrere un altro tipo di carriera, vorrebbe essere libera di cantare anche se questo non si confà a un sovrano. Per attenersi agli obblighi nuziali, Tuth deve proteggere l’anello di fidanzamento fino alle nozze. Questo oggetto gli verrà sottratto da un vivente che ha trovato il modo per potersi intrufolare nel regno dei morti. L’avido archeologo Lord Carnaby sottrarrà alcuni oggetti a Tuth per poter creare la sua prossima mostra museale. La mummia, così, è costretta ad andare in superficie per poter recuperare il mal tolto, ma verrà seguito sia dal fratellino che dalla stessa Nefer.

giovedì 2 marzo 2023

#Cinema&SerieTv: Empire of Light - Recensione

Il nuovo film di Sam Mandes, regista di 1917, ci porta all’interno dell’uggiosa Inghilterra. Siamo sulla costa nel 1980, il protagonista di questa storia è L’Empire, un cinema degli anni sessanta per metà in disuso. Quella che si dispiega davanti agli occhi dello spettatore è un racconto meta-cinematografico che si apre allo spettacolo della vita quotidiana. Empire of Light arriva nelle sale cinematografie, oggi, 2 Marzo.

#Pensieri: Ti voglio bene

Venerdì 3 febbraio abbiamo pubblicato il mio pensieri “Ti amo non lo so accettare” (scritto da me il 5 gennaio).

Quando Aida lo ha corretto, ha scritto nella mia sezione di Trello, quella dove ognuno di noi segna gli articoli che vorrebbe scrivere: “Ti voglio bene”.
Quando l’ho visto il mio primo impulso è stato quello di cancellarlo, ma ero ancora impietrita alla vista delle tre paroline magiche che so dire ma non accettare su me stessa. Poi, però, nel giro di pochi secondi, mi sono detta: “Va bene, è una sfida. Scriviamo un po’ i miei progressi dell’ultimo mese”.

Cioè, nel senso: sto scrivendo il 29 gennaio, quindi sicuramente non sono pensieri che mi rispecchieranno per il giorno in cui verrà pubblicato questo articolo. O forse sì… non so, il tempo è un concetto troppo astratto per me. 

mercoledì 1 marzo 2023

#StorieRomane: il Parco delle Energie

Ci sono piccoli spazi nella capitale che passano inosservati, frammenti della tela urbana che non vengono narrati nella rappresentazione grande e solenne di ciò che è Roma. 

#Libri: Rapita

Torniamo nella saga dello scrittore – un bel po’ sfigatello, lo dobbiamo ammettere – Roberto Marazzi. Dopo “Scheletri nell’armadio”, “Omicidio in famiglia”, “La bambina senza nome” e “Infanticidio”, oggi vi parliamo di “Rapita”, ultimo – per ora – capitolo della vicenda che vede il nostro Marazzi alle prese con le scelte del suo passato.

Grazie all’autore stesso, Nicola Rocca, abbiamo potuto leggere il thriller in anteprima, nei freddi giorni di gennaio e alle prime luci di una primavera che non vediamo l’ora arrivi definitivamente a scaldarci, possiamo finalmente dirvi cosa ne pensiamo. 

martedì 28 febbraio 2023

#Libri: il paradiso perduto

Il paradiso perduto è un poema scritto da John Milton e al giorno odierno è considerato uno dei classici della letteratura inglese. Da Google Books è possibile scaricare gratuitamente una traduzione in italiano del testo. Lazzaro Papi è stato uno dei primi traduttori del testo di Milton, ed è proprio la sua traduzione che abbiamo avuto modo di visionare. 

#Musica: My demons

Dobbiamo ammettere che tutti tendiamo a credere ai nostri demoni interiori, quei pensieri intrusivi che abbiamo già avuto modo di conoscere più approfonditamente nel canto XXI della Divina Commedia.

Ne parliamo spesso, ricordiamo a chiunque che loro non sono noi, che se qualcosa ci abbatte non ci rappresenta, ma a parole siamo tutti bravi a prendere le distanze. Nella realtà spesso e volentieri soccombiamo a ciò che dicono di noi, alle immagini che ci mandano.
Ci vuole coraggio e una grandissima forza d’animo nel vedere che sono i nostri impostori, che non ci rappresentano, ma a volte basta quella rabbia sana che ci scuote e ci fa urlare una richiesta d’aiuto.

Abbiamo scritto parecchi articoli su tutto ciò (ve li abbiamo già messi tramite link) ma non vogliamo andare nello specifico semplicemente perché non possiamo sapere di cosa avete veramente bisogno, quali parole possono farvi stare meglio e possono aiutarvi ad andare avanti quando i demoni prendono il sopravvento. Ecco perché abbiamo deciso di parlarvi di “My Demons”, canzone dei Starset uscita nel 2013.

Attenzione: nel testo originale ci attendiamo allo spelling statunitense, visto che la band proviene dall’Ohio