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venerdì 27 gennaio 2023
#Mitologia: Relazione con Dio
Non importa a cosa crediate, in un certo senso non importa neanche se crediate, perché persino l’ateo più convinto si è ritrovato, inconsciamente o no, a chiedersi cosa fare in un determinato momento, a cercare consigli e aiuto e molto probabilmente a codificare i segni dell’Universo.
Ogni volta, infatti, che si prega un dio, ci si sta connettendo direttamente con l’inconscio collettivo e non c’è poi nulla di così mistico. Il termine “inconscio collettivo” è stato coniato da Carl Gustav Jung a indicare un “contenitore” all’interno della psiche universale dove sono raccolti tutti gli archetipi, le forme e i simboli comuni non sono alle società odierne, ma anche a tutte quelle passate e future.
Cercheremo di spiegarci meglio nel corso dell’articolo.
giovedì 26 gennaio 2023
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mercoledì 25 gennaio 2023
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#TheBeatles: Something
“Something” è una delle canzoni più famose dei Beatles, seconda solo a
“Yesterday” per numero di cover.
È uscita il 31 ottobre 1969 ed contenuta
nell’album iconico “Abbey Road”.
Frank Sinatra di lei ha
detto: “È una delle migliori canzoni d’amore scritte negli ultimi
cinquanta o cento anni.” e non possiamo essere più d’accordo di così.
George Harrison, autore del brano, ha dato vita non solo a un
capolavoro della musica, ma anche al vero modo di intendere l’amore,
perché, come dice sempre chi sta scrivendo ora: “Se hai motivi razionali
per dire perché ami qualcuno, allora non lo ami”.
In
inglese “something” vuol dire “qualcosa” e già questo termine così
incerto ci fa capire che non è assolutamente la classica canzonetta
d’amore.
Possiamo intenderla certo come dedicata a una
persona per cui proviamo qualcosa, ma perché non allargare il
significato a un campo più ampio? Come la nostra vita, la nostra
vocazione, qualsiasi cosa amiamo sul serio.