venerdì 23 dicembre 2022

#Racconti: La macchina del tepore

È una notte d’inverno e Gianluca dialoga con se stesso.

Fa sempre più freddo, il vento glaciale si abbatte sulle nostre città intimandoci di rimanere a casa. Fuori imperversa il gelo, ma io rifiuto con tutto me stesso quello che sta accadendo.

Noi, creature umane dalla vita organica... Noi, esseri sedicenti evoluti da primati stanziati inizialmente in Africa... Ecco, noi... possiamo davvero vivere con tutto questo freddo?

#Natale: Natale a tutti i costi - Recensione

Netflix sta sfornando molti film tematizzati sulle festività natalizie. Di alcuni abbiamo già parlato, come per esempio di Falling for Christmas. Oggi, invece, parliamo di una commedia natalizia tutta nostrana, una collaborazione tra Sony, Colorado Film e la stessa piattaforma di streaming. Arrivato qualche giorno fa, Natale a tutti i costi segna la quinta collaborazione per il duo Christian De Sica e Angela Finocchiaro.

De Sica è riconosciuto da un pubblico decisamente eterogeneo, tutti lo vedono come quella maschera comica che ha portato avanti i cinepanettoni nel nostro paese. Questa volta, però, si mette in gioco con una commedia all’italiana che gli dà modo di poter mostrare al pubblico dello streaming anche le sue abilità recitative che scindono dal ruolo parodistico che negli anni si è cucito addosso. Insieme alla Finocchiaro hanno indossato i panni dei genitori di Emilio (Claudio Colica) e Alessandra (Dhara Mangia Woods).

giovedì 22 dicembre 2022

#AlicenellaCittà: The Fabelmans

Se si è disposti ad ascoltare, a cogliere e a vedere, ci si accorgerà che, dentro ogni singola opera, un autore cela piccole parti di sé. Quando si scrive, si pensa, si racconta si scinde da se stessi e si diviene un tramite per raccontare dell’esperienze. Che siano personali o provenienti da terze persone, si mette a disposizione del pubblico la propria versione dei fatti e si lascia agli altri la libertà di poter rimescolare a propria volta quelle verità. Un racconto, dunque, come quello che Spielberg ha affidato ai suoi Fabelmans. Del resto, l’etimologia del cognome di questo nucleo familiare lascia intendere proprio questa chiave di traduzione per tutta la pellicola. Fabel, dal tedesco, vuol dire “favola”, unita al suffisso “man”, compone: l’uomo delle favole. Una storia che, attingendo da materiale auto-biografico, racconta la nascita del narratore che il pubblico ha imparato ad amare.

#Natale: L'articolo di Natale

Dicevano che avrei dovuto fare due articoli per Natale, bene… questo è uno dei due. Parliamone. È da giorni che frugo nei miei pensieri cercando qualcosa di carino da dire. Ma sarà che l’attesa della laurea è stata angosciante, sarà che non sono un fan del freddo, ma non sono oggi dell’umore per scriverci qualcosa. Per carità, bello il Natale, ma preferisco Ferragosto.

Ma poi ci penso meglio e…

mercoledì 21 dicembre 2022

#Personaggi: Trilussa

Da romani de Roma, per nascita o acquisiti, non possiamo non parlare del celebre poeta, scrittore e giornalista Carlo Alberto Camillo Salustri, conosciuto da tutti come Trilussa.

Per chi è nato a Roma questo nome è quasi un compagno di vita, un famigliare mai conosciuto ma che è sempre presente nei discorsi o nelle citazioni, indentificato da subito dai piccini come il prozio saggio.     
Non è raro, poi, imbattersi in case dove le poesie di Trilussa sono appese al muro, incorniciate, lette e rilette fin dalla più tenera età. Con buona pace di chi al tempo lo etichettava come poeta lontano dalla conoscenza della vera Roma.

Ve ne vogliamo parlare oggi, a settantadue anni dalla sua morte.

#Natale: Un fatto insolito

Tornano i nostri racconti di Natale, sperando riusciate a trovare qualche attimo di pausa in questi giorni frenetici per poterli leggere con calma.
Se siete tra quelli che aspettano e credono fermamente al miracolo di Natale, speriamo che questo racconto vi dia ancora più fede

martedì 20 dicembre 2022

#Pensieri: il mondo alle otto del mattino

Arriva quel momento della giornata in cui le strade si popolano di gente insoddisfatta costretta a fare cose noiose per denaro. Le otto del mattino è un orario assurdo e improbabile. Ebbene, ogni volta che mi sveglio così presto, capisco perché esiste l’odio. A quest’ora ogni cosa sembra vana, ogni stimolo sembra brutto. La gente vuole illudersi che il caffè possa fare qualcosa, ma la realtà è che quest’ora è inadatta all’essere nel suo complesso. In realtà forse sono solo io l’essere maledetto che odia il mattino, chissà… sarà una forma di meteoropatia, un rifiuto ancestrale verso un tempo e uno spazio che trovo utile solo per il sonno profondo.