Spinte dalla voglia di ricordare i vecchi anime con cui siamo cresciute, ci è tornato in mente “È quasi magia Johnny”. Lo seguivamo con entusiasmo, soprattutto perché nutrivamo un grande interesse per il protagonista maschile: Johnny, appunto. Ma anche per Sabrina, inutile nasconderlo, difatti entrambi rientrano tra le nostre primissime cotte. Certo, Johnny è tonto, forse troppo remissivo, poco coraggioso nell’esprimere i suoi sentimenti, ma noi eravamo pur sempre bambine e ci bastava la sua bontà d’animo.
L’anime è la trasposizione del manga di Izumi Matsumoto: “Kimagure Orenji Rōdo” (trad. “Capricciosa Orange Road”), semplicemente conosciuto come “Orange Road”. È stato pubblicato sulla rivista Weekly Shōnen Jump dal marzo 1984 all’ottobre 1987.
Anche se il manga rientra nella categoria shōnen (rivolto a un pubblico di adolescenti maschi) il successo si è allargato anche al pubblico femminile, così è stato facile farlo diventare un anime.
In Giappone è andato in onda per la prima volta dall’aprile 1987 al marzo 1988 sulla Nippon Television; in Italia è andato in onda su Italia 1 dal gennaio 1989, con molte censure. È composto da quarantotto episodi dalla durata di ventiquattro minuti ciascuno.
L’anime è la trasposizione del manga di Izumi Matsumoto: “Kimagure Orenji Rōdo” (trad. “Capricciosa Orange Road”), semplicemente conosciuto come “Orange Road”. È stato pubblicato sulla rivista Weekly Shōnen Jump dal marzo 1984 all’ottobre 1987.
Anche se il manga rientra nella categoria shōnen (rivolto a un pubblico di adolescenti maschi) il successo si è allargato anche al pubblico femminile, così è stato facile farlo diventare un anime.
In Giappone è andato in onda per la prima volta dall’aprile 1987 al marzo 1988 sulla Nippon Television; in Italia è andato in onda su Italia 1 dal gennaio 1989, con molte censure. È composto da quarantotto episodi dalla durata di ventiquattro minuti ciascuno.