venerdì 13 maggio 2022

#Pensieri: Il giudice che abbiamo dentro

Ho passato il mio primo maggio in chiesa.
Non spiegherò il perché e non andrò nei dettagli del perché ho passato questa giornata – che dovrebbe essere di svago – in chiesa a pregare e a scrutare la Bibbia, se mai lo farò, lo spiegherò bene e non in un paio righe come invece farei ora.
Comunque, quando faccio la scrutatio solitamente per rimanere su un sentiero ben preciso ho una serie di versetti da leggere; posso sì andare oltre (nessuno mi punta un fucile addosso), ma tendenzialmente per rimanere “in tema” preferisco non allontanarmi troppo da quelle che sono i consigli dati.

Ci sentiamo tutti giudici e tutti pensiamo che il giudizio che abbiamo da imporre sull’altro conti effettivamente qualcosa, quando in realtà ho una notiziona per i più giudicanti che leggeranno questo articolo: non importa niente a nessuno.
Comunque, su questo discorso potrei aprire un discorso infinito e non è mia intenzione farlo… quello che voglio fare è condividere la mia risposta alle domande: “Come è nato questo giudice dentro di te? Come colpisce la tua vita personale?
Per poter rispondere a queste due domande sono partita dal quattordicesimo capitolo della Lettera ai Romani, dal primo al quarto versetto, che recita:

“Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi. Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare.”

- [RM. 14, 1-4]

#Anime: Yattaman

Yattaman, Yattaman
al gran filone d’oro
Yattaman, Yattaman
buona guardia fa…

La nostra esperienza al Romics è stata meravigliosa: lavorare mentre si stanno seguendo panel o si sta urlando sotto al palco dei Cristiani D’Avena, è veramente qualcosa di magico. Ancora più bello, però, è stato sapere che a ogni passo fatto in fiera, nella nostra mente iniziavano a venire fuori degli articoli.

Durante il panel dedicato alle diverse generazioni di cartoni, cui erano presenti: Simone Cicalone, Le Coliche, Sonia di Super3, Chiara Becchimanzi, Mandark e il moderatore Lele Sarallo, proprio le Coliche hanno parlato della sigla di Yattaman, chiedendosi – e chiedendoci – cosa dovrebbe essere il gran filone d’oro?
Abbiamo riso, ma effettivamente, cosa era? Da buone romane – scusaci, Aida – abbiamo seguito assiduamente Yattaman su Super3 e anche se la sigla la sappiamo a memoria, dell’anime ricordiamo ben poco.
Tra ricerche, chiacchierate con i nostri amici per cercare di ricordare, qualcosa è tornato a galla.
Ecco, quindi, che possiamo parlarvi di Yattaman! 

giovedì 12 maggio 2022

#Cinema&SerieTv: The Lost City - Recensione

The Lost City
è arrivato in sala già da qualche settimana, noi di 4Muses non potevamo esimerci dall’essere presenti in sala per questa comedy molto avventurosa. Quella che vede come protagonista Loretta Sage è una storia che accomuna moltissimi scrittori: quando i propri sentimenti esauriscono la propria ispirazione si incorre nel blocco. La pagina bianca viene, così, scritta di qualcosa che non si ritiene proprio e non si ritiene all’altezza di ciò che si ha dentro.

Loretta (Sandra Bullock) è una scrittrice di libri rosa e preferisce non uscire da casa propria e resta legata a quel passato che adesso non può più tornare. Lei scriveva di qualcosa che conosceva in prima persona: le avventure della sua protagonista, infatti, erano ispirate dalla vita che in parte immaginava con il perduto marito.

#Libri: Paese Infinito

Quando la Fazi Editore ci ha mandato la sinossi dell’ultimo romanzo di Patricia Engel: “Paese Infinito”, avevamo già capito che sarebbe diventato uno di quelli che più sentiamo nostri.
È stato veramente difficile leggerlo in anteprima - esce in tutte le librerie proprio oggi, 12 maggio - perché avremmo voluto condividere interi paragrafi sui social, per quanto li sentiamo vicini al nostro pensiero.
Avendo scritto ben due articoli relativi alla canzone di John LennonImagine”, (il secondo lo potete leggere cliccando qui) si può già immaginare quanto i confini territoriali per noi siano veramente privi di significato, così come qualsiasi cosa cerchi di creare divisioni. Quando abbiamo letto di Talia e della sua famiglia, divisa tra due realtà diverse (quella colombiana e quella statunitense) ci è scattato dentro qualcosa: se tutti venissero a conoscenza delle storie degli immigrati e dell’incoerenza dei paesi che sostengono di ospitarli, forse riusciremmo ad aprire gli occhi e a comprendere che nessun paese al mondo è davvero così distante dal sentimento d’amore che accomuna tutti gli uomini. 

mercoledì 11 maggio 2022

#MustToWatch: Alla Ricerca della Valle Incantata

Dopo aver parlato con Sonia di Super3 e cantato a squarciagola con i Cristiani D’Avena durante il Romics, fare un tuffo nel passato era inevitabile. I cartoni e le sigle della nostra infanzia ci sono rimasti nel cuore e non potevamo non parlare, strano infatti non averlo fatto prima, di un classico senza tempo che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita: “Alla ricerca della Valle Incantata” (“The Land Before Time”).

Era la vigilia di natale del 1989 quando arrivò in Italia questo film d’animazione che avrebbe generato tredici sequel, una serie tv e una quantità considerevole di merchandising. Sotto la regia di Don Bluth (di “Fievel sbarca in America”) lavorarono a questo progetto come produttori esecutivi anche George Lucas e Steven Spielberg.

#TheBeatles: Strawberry Fields Forever

crediti: Alessandro Ventrella

Premessa importante: non sappiamo se in questo articolo parleremo della canzone, di Strawberry Field, di John Lennon e il suo rapporto con questo luogo o di chissà cos’altro.
È molto probabile, però, che parleremo di tutto questo insieme. Proveremo ad andare per ordine.

martedì 10 maggio 2022

#Libri: Sabriel

La ristampa di alcuni libri permette a nuovi lettori di appassionarsi a determinate storie e, grazie alla Fazi Editore, così è stato per noi con il romanzo di Garth NixSabriel”. Pubblicato per la prima volta nel 1995 e fresco di ristampa questo cinque maggio nelle librerie, non potevamo non appassionarci a questa storia fantasy.

Ci troviamo in un mondo molto simile al nostro, probabilmente datato intorno al Novecento in una ipotetica Australia chiamata Ancelestierre. Sabriel è una giovane diciassettenne che vive in un prestigioso collegio femminile, il Wyverly College, e il primo momento in cui la vediamo è quello in cui è intenta a far resuscitare un coniglio. Lei è una negromante per discendenza, che ha appreso da suo padre la magia della Briglia. Una sera, le sue compagne di dormitorio vedono una creatura inquietante aggirarsi per le loro stanze, così Sabriel, rendendosi conto che sembra essere una marionetta morta, interviene: lei è in grado di scendere nella Morte, così riesce a parlare con l’essere e capire che non è altro che un messaggio di Abhorsen, suo padre. Il negromante afferma di essere intrappolato nella Morte e che un potente nemico, Kerrigor, è tornato nel mondo dei vivi per distruggere la magia e impossessarsi Regno, una zona dove la magia è libera di circolare, al di là di un muro che separa di due luoghi: Il vecchio Regno e Ancelestierre. Sabriel, quindi, parte alla ricerca del corpo di suo padre e nel suo percorso incontra un servo di Abhorsen, Mogget: una creatura della magia primigea rinchiusa in un corpo di gatto bianco, imprigionato da un collarino e da una campanella che non gli permettono di tornare nella forma originale di spirito diabolico. La ricerca del corpo del padre la porta ad arrivare fino al palazzo reale, dove Sabriel libera dallo scafo di una nave Touchstone e insieme il trio parte alla ricerca di Abhorsen, così da avere un aiuto nella lotta contro Kerrigor.