lunedì 10 gennaio 2022

#Musica: Non si nomina Bruno

La canzone che troviamo letteralmente ovunque è “Non si nomina Bruno”, direttamente dal nuovo cartone animato della Disney “Encanto”. Oggi non parliamo del film, lo abbiamo già fatto qui, ma proprio della canzone sopracitata e di quanto le voci che mettiamo in giro abbiano un negativo impatto sulla persona.

È immediato il collegamento a un altro film presente su Disney+, ovvero a “Luca”. Lì il riferimento a “Bruno” era un pensiero negativo, alla vocina interiore che ci scoraggia e butta giù, quindi cosa dicevano i due protagonisti della serie? “Silenzio, Bruno”. Zittire quei pensieri che non riescono a farci abbandonare le nostre zone comfort per aprirci al nuovo non è poi tanto diverso dallo scacciarle. Come se le nostre paure portino sfortuna alla vita che vogliamo.

Bruno, nel film “Encanto”, non è altro che il simbolo del male, la vittima del marchiare qualcuno perché diverso. Il suo potere sembra condizionare completamente la sua esistenza. Unico figlio maschio di Abuela, è anche quello che ha avuto il dono peggiore. Un po’ come una Cassandra moderna, il poveretto non può che ritirarsi a guardare da lontano la propria famiglia che lo rinnega in tutti i modi. La prima parte della canzone viene cantata da zia Pepa, la Madrigal in grado di controllare i fenomeni metereologici.

#Cinema&SerieTv: Two Weeks To Live - Recensione

Maisie Williams
sta sempre più prendendo parte a ruoli diversi che riescono a scardinarla dal ruolo di Arya Stark. Tra questi c'è Kim, una ragazzina di ventuno anni, protagonista della nuova serie tv di Sky Atlantic. 
Two Weeks To Live è arrivata su Sky Atlantic lo scorso 26 dicembre e con le sue sole sei puntate è pronta a potarvi all'interno del paradossale punto di vista della protagonista. Una serie che ha un po' del sapore di “The End of the f***ing world”, anche se comunque non reggerebbe un reale confronto con essa. In comune hanno il British Black Humor, quel senso della risata tipico delle dark comedy, ma che però non riesce ad appagare a pieno. 

sabato 8 gennaio 2022

#StorieRomane: Largo di Torre Argentina

Vi ricordate quando nell'articolo in cui abbiamo parlato del Pantheon, all'inizio abbiamo accennato che a parer nostro uno dei luoghi simbolo di Roma è proprio Largo di Torre Argentina?
Sappiamo che, per quanto meravigliosa, in realtà se si pensa ai simboli della Capitale, questa piazza non è proprio il primo che viene in mente.
Ma probabilmente nemmeno il terzo, o il quinto, o il settimo. Ma allora perché noi la riteniamo un luogo così centrale e importante?

E non parliamo solo delle rovine presenti, sia ben chiaro, ma anche dei negozi e negozietti, dei bar, dei gatti di quartiere (ci arriveremo, non preoccupatevi) dell'aria che si respira... è tutto un insieme di cose.

#DivinaCommedia: Canto VIII

Il nostro appuntamento con la Divina Commedia prosegue, e come sempre vi ricordiamo che la nostra intenzione non è quella di analizzarla dal punto di vista storico o letterale, ma solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico. Se vi siete persi gli articoli precedenti, vi consigliamo di andarli a recuperare, li trovate tutti sotto l’etichetta "Divina Commedia".

Nel settimo canto c’è un’introduzione di quello che è l’ottavo: troviamo infatti già gli iracondi, ma ora andremo a conoscerli meglio, in maniera più approfondita. 

venerdì 7 gennaio 2022

#Cinema&SerieTv: L'uomo dei ghiacci - Recensione

L’Heroes International Film Festival ci ha dato modo di assistere ad alcuni film in anteprima, tra i vari titoli vi era L’uomo dei ghiacci; pellicola action con Liam Neeson che è in sala dal 2 dicembre. Basta vedere il volto dell’attore per capire di che tipo di film si sta parlando, considerato che gli action da lui interpretati hanno più o meno lo stesso schema ricorrente nella quale lui è l’eroe umano salvatore della patria. Liam, infatti, non ha necessità di indossare un mantello per poter diventare l’eroe delle storie che interpreta. Lui è un uomo tutto d’un pezzo che si batterà sempre per la cosa più giusta da fare, non tralasciando un certo stile machiavellico. Il fine, dunque, come al solito, giustifica tutte le morti che si susseguiranno durante la diegesi.

Ma procediamo con ordine.

#Arte: Narciso di Caravaggio

Vorrei guardarti lontano negli occhi e li vorrei profondi come pozzi e bui al punto tale che ci smetto di cercare il mio riflesso dentro. Non voglio finire come Narciso.

Canta Anastasio nel brano “Narciso”. Il mito di questo incantevole giovane viene raccontato ne “Le Metamorfosi” di Ovidio. È la storia del bellissimo cacciatore, figlio della ninfa Liriope, crudele al punto di spezzare i cuori di tutti quelli che se ne innamoravano. Su di lui gravava una pericolosa profezia, ovvero che non avrebbe raggiunto la vecchiaia se avesse conosciuto se stesso. Uomini e donne non riuscivano a essergli indifferenti. Perfino Eco stessa cade vittima del suo fascino, sparendo.

Per il suo cuore di ghiaccio, viene punito dagli dei e perde la testa per il suo stesso riflesso. Mentre si china sullo specchio d’acqua, perde completamente se stesso, lasciandosi morire di stenti. Oggi vogliamo proprio parlare di lui, di Narciso, ma facendo riferimento all’opera di Caravaggio, realizzata tra il 1594 e il 1596 e oggi custodita a Palazzo Barberini, presso la Galleria Nazionale d’arte antica.

giovedì 6 gennaio 2022

#Disney: Ron - Un amico fuori programma

Premessa: per chi conosce la persona che sta scrivendo questo articolo (Silvia), sa quanto è strano e inusuale per lei anche solo sfiorare il mondo dell'animazione americana.
Sarà che il tema dell'amicizia è un tema che ha sempre toccato lei, e in realtà tutte e quattro le muse nel profondo o sarà che Ron - raffigurato in copertina - è per alcuni versi incredibilmente simile all'adorabile Baymax di Big Hero 6, ma sta di fatto che nonostante l'indifferenza generale provata nei confronti dell'animazione occidentale, oggi siamo qui a parlare di "Ron - Un amico fuori programma".