lunedì 6 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: Luna Park - Recensione

Durante le tre giornate dell'Heroes Film Festival, a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare, abbiamo avuto l'onore e il piacere di sentir parlare la sceneggiatrice Isabella Aguilar, che ha lavorato a serie come "Baby", "Grand Hotel" e a film come "The Place" di Paolo Genovese e "In fondo al bosco" di Stefano Lodovichi.

Parlando di Luna Park, la Aguilar racconta di una serie che ha nel cuore in particolar modo; in fondo, ci dice durante l'intervista, è una serie che non ha solo visto nascere e crescere, non è solo una serie ideata interamente da lei, ma è una serie che ha seguito passo passo, dall'inizio alla fine e in tutto e per tutto.
Quindi ovviamente, viste le premesse, noi di 4Muses non potevamo assolutamente non recensire questa serie.
Adoriamo le cose fatte con il cuore.

#TheBeatles: Get Back, prima parte

Se avete seguito la terza puntata della seconda stagione di Apollo Station su RadioSapienza (nel caso recuperatela cliccando su questo link), già lo sapete. In caso contrario, non vi mentiremo: siamo ossessionate con Get Back. Come ha già scritto Frè in una sua storia Instagram: “Chi dice che la Beatlemania è finita, non è mai uscito con noi”. E non c’entra il sapere vita, morte e miracoli dei quattro ragazzi di Liverpool, né sapere a memoria il loro quadro astrale. Ci siamo ossessionate punto per punto su ogni parte. Abbiamo ascoltato e riascoltato ogni dialogo, analizzato ogni espressione facciale… insomma, alla quarta visione, possiamo dire di essere pronte alla recensione più oggettiva e completa che possiamo fare.

Quindi mettetevi comodi, ma soprattutto: se vedete che abbiamo saltato qualche cosa, non esitate a farcelo notare, tanto non preoccupatevi: stiamo trovando ogni pretesto per rivedere il docu-film senza apparire delle psicopatiche.

sabato 4 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: Love & Monsters - Recensione

[Attenzione: l'articolo contiene spoiler]

Se vi aspettate un film con qualcosa di particolare, ci dispiace deludervi ma siete nel posto sbagliato. Già da tempo avevamo sentito parlare del film “Love and Monster”, presente su Netflix, che ha come protagonista Dylan O’ Brien e il titolo non faceva, di suo, presagire qualche opera in grande stile, però non possiamo ritenerci scontente del prodotto finale. Innovativo no, piacevole sì.

Se avete visto programmi come "The 100" o "Lost", “Love and Monster” fa al caso vostro. In un futuro non troppo lontano, l’umanità lanciò un quantitativo di razzi gigantesco per abbattere un asteroide (Agatha 616) che minacciava la vita sul nostro pianeta. Il problema fu quando il materiale esploso tornò a piovere sulla Terra. Creature piccole e innocue come rane o insetti vennero infettate da questi detriti e cominciarono a trasformarsi in mostri giganteschi, uccidendo e mangiando chi per anni aveva fatto lo stesso con loro: l’uomo.

#DivinaCommedia: Canto VII

Come vi avevamo già detto nell’analisi esoterica del VI Canto, qui nel VII ritroviamo la stessa lezione, da un altro punto di vista. Quando ciò che dobbiamo comprendere è estremamente importante e a volte troppo grande per noi, la Vita ci offre la stessa situazione di base, da prospettive diverse.

Così è strutturata anche la Divina Commedia, proprio per il suo essere una guida al nostro cammino iniziatico. Vi ricordiamo che la stiamo analizzando dal punto di vista strettamente esoterico, quindi salteremo le parti politiche, storiche o d’ispirazione alla letteratura, se non necessarie al nostro fine. 

venerdì 3 dicembre 2021

#Anime: Banana Fish

Attenzione, questo articolo potrebbe contenere spoiler sulla serie.

Avete presente quelle cose che sapete di dover affrontare ma vi ritrovate puntualmente a rimandare? Ecco, benissimo, questo articolo per noi è quella cosa.
E non perché la nostra recensione sia negativa (continuando a leggere ne avrete la conferma), ma perché è una di quelle serie che ci ha lasciato con un amaro in bocca indescrivibile.

#Eventi: Gabriele Mainetti (Freaks Out)

Lunedì 22 novembre si è concluso l’Heroes Film Festival presso la Casa del Cinema di Villa Borghese e nel giorno di chiusura l’ospite più atteso era certamente Gabriele Mainetti. Classe 1976, è stato il regista di “Lo chiamavano Jeeg Robot” e del film che è ancora in sala “Freaks Out”. Nonostante i numerosi impegni, il regista è riuscito a ritagliarsi del tempo per partecipare al festival delle maestranze, parlando della sua esperienza alla regia e rispondendo alle domande dei ragazzi presenti in sala. Va detto che di solito chi sta dietro la macchina affida le scelte “di contorno” ai reparti a essi dedicati, ma Mainetti ha fatto quel passo in più che rende l’opera, Freaks Out appunto, qualcosa di ancora più personale: ha scritto perfino le musiche e la colonna sonora in generale.

giovedì 2 dicembre 2021

#Arte: René Magritte

Dopo aver parlato numerose volte delle opere di René Magritte (qui potete trovare gli articoli su "Il tradimento delle immagini", "Golconda", "Gli amanti" e "Il figlio dell'uomo"), lo diciamo sinceramente: avevamo dato quasi per scontato di aver già scritto un articolo sulla sua vita.

E allora, proprio perché errare è umano ma perseverare è diabolico, senza perdere ulteriore tempo oggi siamo qui per parlare di uno dei maggiori esponenti del surrealismo.