Iniziamo proprio dal soprannome locale, perché proprio “di Moro”? Si fa riferimento ad Aldo Moro, ex Presidente del Consiglio dei Ministri ed ex Presidente del partito Democrazia Cristina, che abitava in via Fani, poco distante dalla chiesa. Sempre in via Fani venne rapito dalle Brigate Rosse e la sua scorta assassinata. Sembra infatti che Moro fosse solito recarsi in preghiera in quel luogo e che lo avesse fatto anche la mattina del 16 marzo del 1978, giorno del rapimento.
La Parrocchia si trova nel borgo Sant’Onofrio, la Chiesa venne costruita nel 1660 dall’abate Bartolomeo Neri (vicario della Chiesa dei Santi Celso e Giuliano), che ottenne dal Capitolo di San Pietro (un collegio di sacerdoti nominati dal Papa nel ruolo di canonici) la possibilità di ergere una struttura dedicata a San Francesco. Era perfettamente inserita nell’itinerario della via Francigena, un percorso che dall’Europa occidentale conduceva fino a Roma. Da lì proseguiva verso la Puglia per poi imbarcarsi verso la Terra Santa.
Posta in alto, era da
lì possibile vedere tutta la città estendersi ai propri piedi, il che scatenava
nei fedeli un momento di gioia. Per questo motivo si diede alla piazza in cui
si trova la chiesa il nome di “Mons Gaudio”, Monte Gaudio.
Nel
1667 l’abate Neri morì, lasciando una cospicua somma di denaro che aveva
lasciato in eredità per la costruzione di un convento dell’ordine dei Gerolami,
ma dei problemi a livello amministrativo non lo resero possibile. Si decise
quindi di costruire una chiesa ex novo. La costruzione del luogo di culto
iniziò nel 1669 e terminò otto anni dopo, non senza qualche intoppo.
Si trattava inizialmente di una piccola chiesa di campagna, che venne decorata seguendo uno stile barocco che trova la sua espressione nell’arcata dell’abside e negli stucchi che raffigurano degli angeli in volo. Sopra l’Altare Maggiore è presente una pala raffigurante la “Madonna con Bambino tra San Francesco d’Assisi e il Beato Pietro Gambacorti”, realizzata dal palermitano Giuseppe Ciacci.
Verso
la fine del 1600 la cappella originale venne demolita e sotto il pontificato di
Benedetto XIII Orsini furono realizzati la balaustra marmorea e i due altari
laterali; contemporaneamente l’architetto
messinese Pietro Passalacqua realizzò la facciata, in sostituzione a Gabriele Valvassori. Fu
consacrata solamente il 2 luglio 1728 da papa Benedetto XIII. Era molto piccola
per poter contenere i credenti della zona, quindi venne realizzato un
ampliamento inaugurato nel 2003.
E
voi, conoscevate questa chiesa?
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