La
mitologia, si sa, ha provato a spiegare per anni, secoli e millenni i grandi
misteri della vita senza poter essere supportata in campo scientifico. Per questo i racconti possono sembrare del tutto fantasiosi, ma se li andiamo ad analizzare nel profondo, se rapportiamo i comportamenti dei personaggi che incontriamo con quelli della nostra quotidianità, vediamo che non sono così distanti da ciò che accade anche oggi e molto probabilmente tutti noi possiamo identificarci con qualcuno in particolare.
Chi scrive, per esempio, essendo di natura molto
vendicativa e
superba, non esita a riconoscersi in
Medea. Tranquilli, lei almeno non ha figli, né marito!
Ecco che oggi, dopo aver passato il tema della
morte con la sua
rinascita e il modo per
evolversi nei vari mondi, possiamo passare a un argomento sicuramente interessante, ma più difficile da comprendere per la nostra mente logica: il
mistero.
Perché nasciamo? Che senso ha raggiungere degli obiettivi? Perché poi si muore? E quando si muore, si perde tutto ciò che si è fatto qui?Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è posto queste domande. Indipendentemente dalle risposte date, solo i più egocentrici o narcisisti possono davvero pensare che siano assolute, fonte di verità certe e tangibili. In realtà – e questo potrebbe spaventare il grande
Ego – nessuno può dare una vera e propria risposta, perché il tutto è avvolto, appunto, nel più grande dei misteri.
Oggi ve ne parliamo dal punto di vista della mitologia, supportati dal nostro
cammino spirituale che tanto amiamo condividere. Vi ricordiamo, come
Dante stesso ci ricorda più volte, di lasciare fuori da questo contesto ogni logica e intelletto. La spiritualità non è per la mente, o almeno non per la sua comprensione.