lunedì 17 ottobre 2022

#RoFF17: Il Colibrì - Recensione

Tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi, apre la diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma: Il Colibrì, film diretto da Francesca Archibugi. Una storia densa di drammaticità, ma che restituisce allo spettatore un certo senso di speranza e di accettazione.

Seguiamo le vicende di Marco Carrera (Pierfrancesco Favino), in un raccordo non lineare che ricostruisce i passi più salienti della sua vita. Un dolore che viene rievocato alla mente attraverso i suoi punti più difficili da superare, ma la vita va avanti e in un certo qual modo si deve riuscire ad accettare il suo lento e inesorabile andare. Marco è un uomo circondato da donne, che sembrano non essere destinate a restare a lungo presenti nella sua vita.

#HarryPotter: Le scelte di Draco Malfoy

Nel mondo di Harry Potter c’è sicuramente un personaggio, oltre al “magico” trio, che i fan hanno adorato sin da subito: Draco Malfoy. La “mamma” della saga, J. K. Rowling, ha sempre detto che si trattava di un personaggio a cui il pubblico non si sarebbe mai dovuto affezionare, rimanendo stupita dell’amore invece che i potterhead (i fan del maghetto) hanno sempre riversato su di lui. Molti sono della convinzione (forse non del tutto erronea) che sia tutto merito di Tom Felton, l’attore che lo interpreta negli otto film, ad averlo reso tanto amabile. Ma chi è Draco?

Nato il 5 giugno del 1980, ci viene presentato sin dall'inizio come un personaggio elegante, arrogante, viziato, pallido, con i capelli biondo platino e il sorriso arcigno. È l’ultimo erede della famiglia purosangue dei Malfoy, nobile casata tra le più antiche e prestigiose del mondo magico. Figlio di ex Mangiamorte (sostenitori del cattivo della saga, il Signore Oscuro, Voldemort), il ragazzo viene da subito cresciuto con ideali da “razza superiore”, bistrattando le famiglie più povere – tipo Ron e i Weasley – e ancora di più chi non ha origini purosangue, quindi i mezzosangue (come Harry) e i “sanguemarcio” (chi è nato in una famiglia di babbani – non maghi – come Hermione Granger). Inoltre odia la goffaggine, motivo per cui maltratta sempre Neville Paciock. Idolatra, al contrario, i suoi genitori, in particolare suo padre, Lucius Malfoy, a cui aspira sempre più ad assomigliare.

sabato 15 ottobre 2022

#Pensieri: L'acqua non è più trasparente

Un boato immaginario sconquassa l’ordine delle cose. D’un tratto, nel pieno della notte, sento la pioggia in camera mia. Forse ho sonno, ma sento questo bisogno di esprimermi ermeticamente. No, questo non è un altro delirio narcolettico. Questo è il bisogno di dissetarsi. Forse, dovrei raccogliere quest’acqua piovana in un contenitore.

Quando la pioggia cade è limpida e triste, così cristallina che riflettere i desideri irrealizzati di ciascuno. Ma poi arriva sul suolo e si mescola con la terra e con la polvere. Un oltraggio di rugiada, una caduta drammatica. Ma meglio esprimerlo in endecasillabi:

"Muta empietà, parole disperse
dentro questo vuoto colmo di niente,
gocce di notte in fiasche diverse…
ormai l'acqua non è più trasparente".

(Gianluca Boncaldo, "L’acqua non è più trasparente")

#Arte: Vampiro, "Amore e dolore"

“I suoi capelli rosso sangue si erano impigliati in me, si erano avvolti intorno a me come serpenti rosso sangue, i loro lacci più sottili si erano avvolti intorno al mio cuore.”


È una citazione di Edvard Munch, l’autore conosciuto in tutto il mondo per la sua opera più famosa: “L’urlo”. Abbiamo parlato di quanta sofferenza si celasse all’interno di quelle pennellate che rendevano il soggetto una figura quasi spettrale, tormentata da un dolore insito nella sua psiche. Oggi, invece, vogliamo soffermarci su un’altra sua opera che si tinge di turbamenti e di “rosso sangue”: stiamo parlando di “Amore e dolore”.

venerdì 14 ottobre 2022

#Venezia79: L'origine del male - Recensione

Tra i film in concorso nella sezione Orizzonti Extra di Venezia79, abbiamo avuto modo di vedere “L’origine del male”. La nuova pellicola di Sébastien Marnier è un dramma tanto paradossale, quanto plausibile, cosa che gli permette di far sorridere lo spettatore nonostante le “disfunzioni” che porta in scena.

“L’origine del male” è una bugia, una valanga che a catena innesca alcuni eventi in grado di trainare la narrazione fino alla sua intrigante conclusione.

#Anime: My Hero Academia S2

La settimana scorsa abbiamo parlato della prima stagione di My Hero Academia, che ha avuto una sorta di funzione introduttiva all’anime vero e proprio. Nella S1, infatti, ci viene presentato il mondo in cui è ambientata la narrazione, un mondo in cui sono quasi tutti dotati di un quirk, di un superpotere. Lo straordinario diventa ordinario e, come abbiamo potuto vedere, Izuko Midorya, il protagonista dell’anime, ha avuto in dotazione una unicità che non riesce a dosare con la dovuta attenzione. Deve, infatti, più volte ricorrere alle cure di Recovery Girl, l’infermiera della Yuuei (o anche abbreviata come UA che si legge alla stessa maniera). Vediamo cosa succede, invece, nella seconda stagione. Prima di cominciare, vi ricordiamo che potete trovare la S1 e la S2 su Netflix, mentre le successive su Crunchyroll. Fate attenzione, perché l'articolo potrebbe contenere spoiler.

giovedì 13 ottobre 2022

#Libri: Appartamento 401

Avete presente quella strana sensazione di chiudere un libro e non capire se vi è piaciuto o meno il finale? Che è risultato talmente imprevedibile e talmente “strano” da rimanere con la confusione più totale in testa mentre ancora lo tieni stretto tra le mani? È quello che è successo a chi sta scrivendo l’articolo dopo aver letto “Appartamento 401” di Yoshida Shuichi. Si tratta di un romanzo noir, anche se fino alle ultime pagine, tutto sembra tranne che qualcosa che si avvicina a un thriller. Uscito per la prima volta nel 2002, quando all’autore valse il premio Yamamoto hu¯goro¯, in Italia è arrivato solo nel 2019 e inserito nella collana dell’Universale Economica Feltrinelli. Ma vediamo di parlare della storia, cercando di non fare spoiler.

La storia è ambientata a Tokyo, nel quartiere di Setagaya. Nell’appartamento 401 vivono illegalmente quattro ragazzi: Sugimoto Ryosuke (i 21 anni, iscritto alla facoltà di Economia dell’Università H.), Okouchi Kotomi (di 23 anni, chiamata affettuosamente da tutti Koto-chan), Soma Mirai (pittrice di 24 anni) e Ihara Naoki (28 anni, che lavora in una casa di distribuzione cinematografica). Questi quattro, insieme, hanno formato una sola grande famiglia, dovendo affrontare dei problemi comuni del quotidiano. A mettere una nota di mistero nella narrazione, c’è l’appartamento di fronte, il 402, dove sembrano nascondersi segreti loschi o strani giri di prostituzione. Mentre cercano di svelare lo strano mistero, improvvisamente i quattro ragazzi si trovano sul divano un ragazzo bizzarro, Satoru, che dormicchia. Di chi è amico? Nessuno sembra conoscerlo o ricordarsi di lui, nessuno sembra averlo invitato. Nel frattempo, nel quartiere si susseguono strane aggressioni nei confronti delle donne. Che il nuovo arrivato c’entri qualcosa?