My Hero Academia (Boku no hiro akademia) è l’anime tratto dall’omonimo manga shonen, scritto e disegnato da Kohei Horikoshi, uscito nel 2014 e trasposto due anni dopo. Oggi abbiamo deciso di parlarvi di questo nuovo anime analizzando stagione per stagione, così da accompagnare la nostra visione a questi articoli. Le prime due in italiano sono disponibili su Netflix, mentre le successive le potete trovare con i sottotitoli su Crunchyroll. Fate attenzione, perché l'articolo potrebbe contenere spoiler.
“Tutto ebbe inizio in Cina, nella città di Qingqing. Circolò la notizia della nascita di un bimbo luminoso. Uno dopo l’altro, spuntarono bambini dai poteri straordinari di cui nessuno riusciva a capirne l’origine. Senza rendercene conto, lo straordinario divenne ordinario e il sogno realtà.”
Con questa frase inizia l’anime “My Hero Academia”. Immaginate un mondo dove tutti quanti hanno un potere, chiamato “quirk”, una sorta di particolarità, di unicità. La società è composta quasi interamente, un buon ottanta per cento, da persone con dei superpoteri che possono riguardare il cambiamento di proprie parti del corpo, o creazioni di esplosivi, di ghiaccio, fuoco e via dicendo. Essere un eroe diventa una professione, con tanto di finanziamenti da parte del governo a seconda del contributo offerto alla comunità.