mercoledì 7 settembre 2022

#Metafisica: Il mostro dei mari

Sotto consiglio di un amico ci siamo convinti a guardare il film d’animazione: “Il mostro dei mari”, prodotto da Netflix Animation e Sony Picture Imageworks.

Il film è arrivato sulla piattaforma italiana l’8 luglio 2022 ed è diretto da Chris Williams, con musiche di Mark Mancina, la scenografia a cura di Matthias Lechner, il montaggio di Joyce Arrastia e troviamo come direttore artistico Jung Woonyoung.
Dobbiamo essere sinceri: non eravamo ricchi d’entusiasmo quando abbiamo visto la durata totale di due ore, ma ciò non ha influito minimamente sulla visione della pellicola. E sì, anche se non è un Disney, possiamo dire che ci siamo veramente commossi.

Attenzione: l’articolo contiene spoiler

#Disney: Baymax!

La piattaforma Disney+ offre sempre una vasta gamma di prodotti da poter vedere e stavolta nella nostra vetrina è comparsa una piacevole sorpresa: “Baymax!” Si tratta di una serie spin-off di “Big Hero 6”, film d'animazione della Disney uscito nel 2014, composta da sei episodi di una decina di minuti ciascuno, dove il nostro panciuto assistente sanitario si troverà ad aiutare alcuni degli abitanti di San Fransokyo (cittadina immaginaria a metà tra San Francisco e Tokyo). Ma chi è Baymax?

“Ciao, io sono Baymax, il tuo operatore sanitario personale.”

martedì 6 settembre 2022

#Costume&Società: Magellano, l'archetipo dell'occidente

Oggi muoviamo delle riflessioni su un personaggio storico: Ferdinando Magellano.

Ma la nostra intenzione non è quella di fare una biografia, né tantomeno limitarci a raccontare le sue imprese.

Piuttosto, vogliamo mostrare come questa figura incarni un modo di essere del tutto occidentale, un archetipo appunto che affiora nell’immaginario europeo.

Per archetipo qui intendiamo una figura, un modello presente nell’inconscio collettivo. Per essere più chiari, l’eroe è un esempio di archetipo individuato da Carl Gustav Jung.

Che archetipo è Ferdinando Magellano?

#Cinema&SerieTv: Sandman - Tra Netflix e Fumetto

Chi sta scrivendo questo articolo è fan della penna di Neil Gaiman, conosce bene i suoi scritti e la bravura -non che conoscenza- che quest’uomo possiede nel lavorare con la mitologia. Che si tratti di fumetti o libri, quest’uomo riesce a giocare con il mito per poter costruire una grande critica della società moderna, inserendo nei suoi scritti dei personaggi che riescono a essere attuali nonostante la loro epicità. Quando Netflix aveva annunciato di essere a lavoro su una serie Tv che avrebbe riguardato il personaggio di Sandman, ci eravamo messe in allarme. Consapevoli di quanto le produzioni della piattaforma siano in grado di stravolgere completamente le opere da cui prendono spunto per i loro adattamenti, eravamo spaventate da ciò che avrebbero potuto fare con questa monumentale opera fumettistica. Fortunatamente abbiamo avuto modo di ricrederci, tanto da poter dare nuova fiducia alle produzioni di Netflix quando coinvolge direttamente i creatori originali.

lunedì 5 settembre 2022

#Metafisica: Rotolando verso Sud

A inizio estate, senza sapere bene il perché, ci siamo ritrovati ad avere più volte in testa la canzone “Rotolando verso Sud” dei Negrita. Non era solo un motivetto che cantavamo forse perché la mente aveva deciso di riaprire il cassetto “tormentoni estivi di inizi Duemila”, sapevamo che c’era molto di più. Infatti eravamo più attenti alle parole che ad altro. Poi, piano piano, il tutto si è fatto più chiaro, anche perché ci è stato d’aiuto capire perché è stata composta.

Il brano esce nel 2005, ma le parole nascono (probabilmente in modo inconscio) dopo l’abbandono del batterista storico Zama a causa di motivi famigliari. Il gruppo si sente perso, ma di certo non così tanto da decidere di interrompere il tutto. Complice un viaggio nel Sudamerica, chi rimane ritrova passione e voglia di fare, anche se senza un batterista.

Avendo ben impresso questo motivo, oggi vogliamo parlarvi di questa canzone dal punto di vista Metafisico, quella visione, cioè che rimane sempre nascosta. Ovviamente secondo la nostra opinione, che può totalmente cambiare a seconda di chi ascolta il brano. 

#Cinema&SerieTv: Prey - Recensione

La necessità di dover aggiungere minutaggi alle saghe degli anni ’80 e ’90 è decisamente fin troppo fervente. Si tenta, in questo modo, di giocare con l’effetto nostalgia provando ad aggiungere contenuto su contenuto, ma il più delle volte si fallisce creando delle storie che si mostrano fallimentari sotto il punto di vista narrativo. Arriva, così, direttamente su Disney+ “Prey”, prequel della saga cinematografica: “Predator”.

Il nome vi risulterà decisamente familiare, soprattutto per i più nerd di voi, perché stiamo parlando di uno dei più grossi franchisee crossmediali della storia: fumetti, film, videogiochi, prequel, sequel e crossover, l’hanno fatta da padrone regalando al pubblico innumerevoli minutaggi orrorifici da cui godere. Ma in mano a Disney, sappiamo bene tutti, che fine fanno i contenuti. Con l’acquisto della 20th Century, automaticamente, la produzione ha dato il via a tutta una serie di pellicole che non vedranno la sala cinematografica, ma che saranno direttamente portate sulla piattaforma.

sabato 3 settembre 2022

#Musica: 4'33''

Vi ricordate quando abbiamo parlato del concetto di musica? Bene, questo brano riprende il senso di fondo di quell’articolo. E forse questa è la canzone più insolita ed estrema che potremmo mai trattare.

4'33'' è un brano composto da John Cage nel 1952, ed è costituita da tre parti: la prima dura trenta secondi, la seconda due minuti e ventitré secondi, la terza un minuto e quaranta secondi. Sommando il tempo d’esecuzione delle singole parti, risulta un totale di quattro minuti e trentatré secondi. L’opera, dunque, prende il titolo dal proprio tempo d’esecuzione.