sabato 25 giugno 2022

#Musica: Scatole

Cosa vuoi fare da grande?
Quante volte ve l’hanno chiesto da bimbi o quante volte l’avete sentito chiedere a nipotini, cuginetti o chi per loro? Quante volte l’avete chiesto voi?

Questa è, in realtà, una delle domande peggiori che si possano fare a un piccolo umano in fase di sviluppo, e non tanto per la domanda in sé (che al bambino al massimo fa immediatamente galoppare con l’immaginazione), quanto per le aspettative riposte dietro questa domanda.
Aspettative che si protraggono durante la preadolescenza, l’adolescenza e l’età adulta.
Aspettative di tutti: degli amici, degli insegnanti, del quartiere in cui viviamo, della società in generale e, nemmeno a dirlo, dei nostri parenti e genitori.

Scatole” è una canzone personalissima scritta da Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, e pubblicata nell’album “Fuori dall'Hype” pubblicato nell’Aprile del 2019.
Personalissima, eppure che riguarda tutti.

#Pensieri: Outing

Non pensavo avrei tirato mai fuori tutto ciò.
Ho accennato uno degli argomenti di cui parlerò in questo articolo nell’articolo “Con il rischio di andare contro al concetto di orgoglio” ma non ne ho mai parlato approfonditamente con nessuno, nemmeno per sbaglio.
Non che sia strano per me (e per noi di 4Muses) non parlare delle cose, anzi: in realtà anche se scriviamo tantissimi articoli nella categoria “Pensieri”, è importante che chi legge non si illuda, perché la maggior parte di quella che è la nostra persona è tenuta ben nascosta. Conosciamo benissimo però l’importanza che può esserci dietro un’esperienza personale raccontata con il cuore in mano e sappiamo molto bene anche qual è la differenza tra l’essere persone private e l’alzare dei muri di proposito.
E parlando personalmente, ho smesso di essere una fan dell’alzare i muri anni e anni fa.

Non so bene come iniziare questo articolo, quindi lo inizierò con una domanda: qual è la differenza tra outing e coming out?

venerdì 24 giugno 2022

#Personaggi: Mario Capecchi, premio Nobel per la medicina

Nato a Verona il 6 ottobre 1937, Mario Capecchi è un genetista che nel 2007 vinse il premio Nobel. La sua straordinaria vita, però, non merita di esser narrata solo per questa ragione. Egli ha vissuto la sua infanzia durante il pieno periodo dell’Italia fascista sopravvivendo anche quando tutto gli si abbatteva contro.

Egli nacque da una relazione non coniugale tra il militare Luciano Capecchi, un uomo di cui serva un pessimo ricordo, e la poetessa e docente Lucy Ramberg. La donna, italo-americana, a causa dei suoi pensieri sovversivi e della sua origine, è stata per anni rinchiusa all’intero di un campo di concentramento. Lo stesso Mario ha sottolineato la bellezza di sua madre e quanto questa debba esserle costata durante gli anni di prigionia. Del resto, proprio grazie a lei e alla sua fragile psiche post-guerra lui ha desiderato studiare per poter diventare un medico in grado di aiutarla.

#Libri: Le nove notti di Sminteo

Della Pandemia e delle conseguenze che il Covid-19 ha suscitato nelle nostre vite ne abbiamo già espressamente parlato in modo più o meno oggettivo, tra le categorie Costume&Società e Pensieri.
Che ci piaccia o meno ammetterlo, il periodo nefasto della primavera 2020 ha avuto un impatto violento sulla nostra psiche. I più fortunati si sono visti dentro, hanno affrontato loro stessi con estrema forza ma sempre guidati dal terrore più puro. I meno fortunati, invece, hanno fatto finta di niente, vinti da una paura che non li lascia totalmente liberi neanche ora.
Che si sia stati in un team o in un altro, poco importa, perché almeno inizialmente, tutti siamo caduti nella trappola del divide et impera, illudendoci che una guerra tra poveri avrebbe fatto di noi i veri eroi agli occhi della storia.
Tutto questo è ben presente nel libro di Joyce Conte: “Le nove notti di Sminteo”, di cui vi avevamo già accennato in questo articolo

giovedì 23 giugno 2022

#Pensieri: Cosa cerchi?

Che domanda assurda! Chi cerca cosa, chi cerca chi?
Cercare.

Non so perché ho iniziato a repellere questo verbo, forse perché sono consapevole del fatto che se ci si dovesse concentrare una ricerca di un qualcosa si finirebbe col non avere nulla tra le mani. Forse perché cercando si perde solo la bussola e fa male capire che solo tu puoi ricalibrare quella lancetta. Stupida polarità.

Stupida bussola.
Stupida Ricerca.
Stupida me.

#Cinema&SerieTv: Le 7 vite di Léa

Tratto dal romanzo di Nataël Trapp: “7 giorni 7 vite”, “Le 7 vite di Léa” è una miniserie disponibile su Netflix che ci ha tenute incollate allo schermo per una giornata intera.
Sono sette episodi, dalla durata di quaranta-cinquanta minuti e nonostante la serie sia di produzione francese, non ci ha annoiate, tanto che vogliamo ricominciarla per seguirla in lingua originale. (Sì, chi sta scrivendo l’articolo sa il francese, ognuno ha i suoi difetti).
Attenzione: non avendo letto il libro, non possiamo sapere la sua trama, né le differenze che ci sono con la serie tv. Per questo parleremo solo ed esclusivamente della seconda, cercando di non fare troppi spoiler.

mercoledì 22 giugno 2022

#Disney: Lightyear - La vera storia di Buzz

Era il 1995 quando Andy di Toy Story ricevette come regalo di compleanno il pupazzo di Buzz Lightyear, action figure ispirato al suo cartone animato preferito e il film d’animazione della Disney è basato proprio su quella narrazione, sullo Space Ranger più famoso del franchise. A una settimana esatta dall’uscita del film nelle sale, vogliamo parlare degli argomenti che vengono trattati all’interno della pellicola. Cercheremo di non fare troppi spoiler, seppur con la consapevolezza che per parlare delle tematiche trattate in “Lightyear – La vera storia di Buzz” qualche parolina di troppo ci sarà. Non ce ne vogliate, ma l’argomento è troppo importante per non discuterne insieme.