Come
avete potuto intuire dai diversi articoli che abbiamo scritto nel corso del
tempo, noi di 4Muses siamo delle appassionate del genere Crime. Quando questo,
poi, è rapportato alla vita reale, ci interessa scoprire i retroscena dei
personaggi passati alla storia, o al dominio pubblico, non per stigmatizzarli o
idolatrarli, non condividiamo o giustifichiamo certe scelte, ma spesso dietro
il gesto di un folle, si nasconde molto di più. Abbiamo parlato dei fratelli Menendez,
delle sevizie che hanno subito tra le mura domestiche, di Ted Bundy e di tanti
altri – che potete trovare nella sezione Personaggi. Oggi vogliamo, invece,
parlarvi di uno Youtuber, tale Randy Stair, che durante una giornata di
lavoro come tante, anziché indossare la divisa del supermarket dove lavorava,
ha bloccato tutte le uscite, sparato e ucciso tre dei suoi quattro colleghi. Il
tutto, previo avviso sui suoi canali social.
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martedì 17 maggio 2022
#SullaStrada: Basilique du Sacré-Cœur
Un anno fa tornavamo da Parigi e, sarà stata l’atmosfera irreale causata dalla quasi mancanza di persone per strada, il coprifuoco alle sette di sera e tutti i musei chiusi, ma abbiamo dei ricordi un po’ distorti della capitale francese e ancora oggi non sappiamo dire con certezza se ci sia piaciuta o meno. È per questo che delle numerose cose che in realtà siamo riuscite a vedere nonostante le chiusure, per un anno non abbiamo scritto nulla.
Poi però sabato 30 Aprile facendo zapping tra i canali (il che è già strano perché non guardiamo quasi mai la tivù per mancanza di tempo) ci siamo trovate su Rai 1 a guardare quasi incantate una puntata di “Ulisse – Il piacere della scoperta” chiamata “Parigi: Sognando la Belle Époque”, e ammettiamo che un po’ (un bel po’) di nostalgia ci è tornata.
Abbiamo pensato per tutta la notte e per buona parte della giornata seguente che articolo scrivere e, anche se sono numerose le cose che ci sono saltate in mente, ce n’è una che tornava sempre: la Basilique du Sacré-Cœur.
Poi però sabato 30 Aprile facendo zapping tra i canali (il che è già strano perché non guardiamo quasi mai la tivù per mancanza di tempo) ci siamo trovate su Rai 1 a guardare quasi incantate una puntata di “Ulisse – Il piacere della scoperta” chiamata “Parigi: Sognando la Belle Époque”, e ammettiamo che un po’ (un bel po’) di nostalgia ci è tornata.
Abbiamo pensato per tutta la notte e per buona parte della giornata seguente che articolo scrivere e, anche se sono numerose le cose che ci sono saltate in mente, ce n’è una che tornava sempre: la Basilique du Sacré-Cœur.
lunedì 16 maggio 2022
#Anime: Calendar Men
Calendar Men, così come Yattaman, fa parte della serie Time Bokan, di cui vi abbiamo già parlato nell’articolo dedicato al secondo anime.
In età adulta ci siamo ritrovate a ricordare molto di più le sigle televisive, piuttosto che gli anime che guardavamo, nonostante non avessimo perso neanche una puntata. Se ci aveste chiesto qualche giorno fa: “Di cosa parla Calendar Man?” sinceramente vi avremmo risposto con un grosso: “Boh!”.
Ecco perché abbiamo deciso di inoltrarci nei meandri delle sue puntate, scavando tra ricordi, Wikipedia e articoli su Google.
In età adulta ci siamo ritrovate a ricordare molto di più le sigle televisive, piuttosto che gli anime che guardavamo, nonostante non avessimo perso neanche una puntata. Se ci aveste chiesto qualche giorno fa: “Di cosa parla Calendar Man?” sinceramente vi avremmo risposto con un grosso: “Boh!”.
Ecco perché abbiamo deciso di inoltrarci nei meandri delle sue puntate, scavando tra ricordi, Wikipedia e articoli su Google.
#Costume&Società: Nel Metaverso della Follia
Da
quando Mark Zuckerberg si è
svegliato una mattina e ha informato gli utenti di Facebook il cambio di nome della società in “Meta” e a parlare di Metaverso,
i più hanno cominciato a informarsi su quello che sembra essere la nuova
frontiera della tecnologia. Nell’articolo di oggi, proveremo a darvi qualche
informazione al riguardo, parlando anche dei pro e dei contro che un progetto
così “futuristico” porta con sé.
sabato 14 maggio 2022
#Arte: Il ventilatore mozzato
I più grandi
artisti posavano il loro sguardo sul mondo e lo rappresentavano su di una tela,
in una struttura o in una scultura. Con il passare del tempo, l’arte moderna è
divenuta un modo per reinterpretare la realtà, guardando come dietro a un
oggetto possa celarsi molto di più. Pensate solo all’opera di cui abbiamo
parlato qualche tempo fa: “Can’t help myself”, a quanto una macchina, con una
specie di scopettino che cerca invano di raccogliere dell’olio che sembra
sangue, appaia umana nel suo modo stanco e perpetuo di sistemare qualcosa che
inevitabilmente non ha modo di variare. Dato che veramente tutto può nascondere
un significato che, magari, ai più sfugge, parliamo di un oggetto di uso
quotidiano: il ventilatore, in questo caso l’opera si chiama “Il Ventilatore Mozzato” di Gianluca Boncaldo e Matteo Bolognese.
#StorieRomane: Santa Lucina
Anche se non si è credenti, vivere in Italia vuol dire ritrovarsi ad ascoltare storie o leggende legate al mondo cristiano. Chiese, vie, a volte scuole, portano nomi di santi, e uno dei tanti che ci è rimasto impresso è proprio quello di Santa Lucina. Non sappiamo bene il perché, visto che non ci sono conferme della sua esistenza, né tantomeno fonti ufficiali della sua vita. Forse è proprio per questo alone di mistero, o forse perché fu una donna strettamente legata agli apostoli, che abbiamo voglia di parlarvene. Vi confermiamo, però, che è stato particolarmente difficile trovare qualcosa, e ciò che vi proponiamo va preso con le dovute pinze.
venerdì 13 maggio 2022
#Pensieri: Il giudice che abbiamo dentro
Ho passato il mio primo maggio in chiesa.
Non spiegherò il perché e non andrò nei dettagli del perché ho passato questa
giornata – che dovrebbe essere di svago – in chiesa a pregare e a scrutare la
Bibbia, se mai lo farò, lo spiegherò bene e non in un paio righe come invece farei
ora.
Comunque, quando faccio la scrutatio solitamente per rimanere su un sentiero
ben preciso ho una serie di versetti da leggere; posso sì andare oltre (nessuno
mi punta un fucile addosso), ma tendenzialmente per rimanere “in tema” preferisco
non allontanarmi troppo da quelle che sono i consigli dati.
Ci sentiamo tutti giudici e tutti pensiamo che il giudizio che abbiamo da
imporre sull’altro conti effettivamente qualcosa, quando in realtà ho una
notiziona per i più giudicanti che leggeranno questo articolo: non importa
niente a nessuno.
Comunque, su questo discorso potrei aprire un discorso infinito e non è mia
intenzione farlo… quello che voglio fare è condividere la mia risposta alle
domande: “Come è nato questo giudice dentro di te? Come colpisce la tua vita personale?”
Per poter rispondere a queste due domande sono partita dal quattordicesimo
capitolo della Lettera ai Romani, dal primo al quarto versetto, che recita:
“Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. Uno
crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo
legumi. Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non
giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. Chi sei tu per giudicare un
servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma
starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare.”
- [RM. 14, 1-4]
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