“…Le persone semplici possano fare la storia senza fare nulla di straordinario…”
Con queste parole l’attrice Jasmine Trinca descrive la nuova serie Rai a Variety.
Venerdì 5 gennaio è stata presentata alla stampa “La storia”, la nuova fiction di Viale Mazzini, basata sul romanzo omonimo di Elsa Morante.
Prodotta da Picomedia in collaborazione con Rai Fiction e Thalie Images, la serie è stata mostrata in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma.
Presenti alla conferenza sono: la direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, il CEO di Picomedia Roberto Sessa, la regista Francesca Archibugi, gli sceneggiatori Francesco Piccolo, Giulia Calenda e gli attori Jasmine Trinca, Elio Germano e Asia Argento.
“Uno dei cento romanzi più importanti mai scritti.”
Così Roberto Sessa presenta il romanzo di Elsa Morante.
La regia è affidata alla già citata Francesca Archibugi, regista di successo di opere televisiva e cinematografiche. Oltre ai tre attori: Jasmine Trinca (Ida Ramundo), Elio Germano (Eppetondo) e Asia Argento (Santina). Si aggiungono al cast Lorenzo Zurzolo (Carlo Vivaldi), Francesco Zenga (Nino) e Valerio Mastandrea (Remo).
Le premesse artistiche sono molte, la regista parla della serie partendo dalla violenza: “Tutto nasce da una violenza sessuale di un giovane soldato tedesco su una donna incapace di difendersi.”, da questa violenza prende vita l’opera della Morante, una violenza che la serie traspone e mostra al pubblico nel modo più reale possibile.
La produzione è stata di due anni, con molti soldi e molto lavoro. Le riprese sono state svolte a Roma, Napoli, Anagni e Tivoli, la serie è ambientata durante il secondo conflitto mondiale, sotto i bombardamenti bellici, in cui si muovono le formazioni partigiane in opposizione alle brigate nazifasciste.
La serie tv verrà spalmata in quattro serate a partire da oggi lunedì 8 gennaio su Rai 1, in un totale di otto puntate dalla durata di circa un’ora ciascuna.
Sinossi
1938, a Trieste, Benito Mussolini espone con un discorso le leggi razziali. Da lì in poi gli ebrei in Italia sono ufficialmente perseguitati. Nora, la mamma di Ida, ascolta turbata quelle parole alla radio e scrive alla figlia per rivelarle il grande segreto taciuto fino a quel momento: anche loro sono ebree.
A tale rivelazione, che porterà Ida ad avere sempre col mondo una relazione improntata su “una soggezione spaurita”, se ne aggiungerà un altro: nel gennaio del 1941, Ida verrà stuprata da un soldato tedesco, mettendola incinta.
La donna è già una madre vedova e vive con il figlio Nino a Roma al quale si aggiunge Useppe.
Come se non bastasse, il figlio Nino decide di partire, abbandonando la madre e il piccolo, per combattere i fascisti.
Nel luglio del 1943, la sciagura colpisce ancora la povera donna, che perde tutto a causa dei bombardamenti; lei e Useppe dovranno sopravvivere alle vicissitudini belliche che li circondano.
I personaggi portano dentro loro segreti, sconfitte e paure, che devono superare per fronteggiare il conflitto bellico, una guerra non solo esteriore ma anche interiore.
“La storia con una voce femminile.”
“I disgraziati e gli ultimi”, che non solo vengono messi in scena egregiamente, ma rappresentano una realtà italiana, sia del Novecento che di oggi.
I personaggi quindi si intrecciano tra loro, creano una rete di immagini e vicende vere e vivide nell’immaginario umano durante il periodo dell’orrore bellico, perché di fronte alla guerra ci ricordiamo sempre che siamo solo degli esseri umani.
Se siete curiosi, non vi resta che vedere la serie su Rai e Rai Play.
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