Torniamo a parlare di Joyce Conte e lo facciamo per la seconda volta nelle vesti di scrittore.
“Il crepuscolo degli amanti d’Itaca” è il suo secondo libro che, come “Le nove notti di Sminteo”, ci apre a nuove sfumature della mitologia classica.
Entrambi i libri sono editi “Le Trame di Circe”.
“Il crepuscolo degli amanti d’Itaca” è il suo secondo libro che, come “Le nove notti di Sminteo”, ci apre a nuove sfumature della mitologia classica.
Entrambi i libri sono editi “Le Trame di Circe”.
Chi ha la fortuna di conoscerlo sia personalmente che lavorativamente (ricordiamo gli incontri ogni ultimo venerdì del mese alla Cappella Orsini per il Salotto Dantesco, da lui ideato, organizzato e tenuto) sa quanto sia profondo il suo essere e non neghiamo che parlando alle sue spalle siamo tutti d’accordo nel constatare che la sua anima sia molto più antica di quanto sembri.
Insomma, Joyce non appartiene a questa era, eppure riesce a portare la sua luce nel buio di una società oscura, ed è proprio con questa immagine che vogliamo ora parlarvi del libro.