venerdì 13 ottobre 2023

#Cinema&SerieTv: La probabilità statistica dell’amore a prima vista

Il 2023 continua a fornirci drammi a lieto fine in grado di farci emozionare. È questa la volta del film “La probabilità statistica dell’amore a prima vista” diretto da Vanessa Caswill. La pellicola segue le vicende di Hadley Sullivan, una perfetta Haley Lu Richardson, e Oliver Jones, un altrettanto perfetto Ben Hardy, forse più conosciuto per aver interpretato Roger Taylor in Bohemian Rapsody. Non è la prima volta che ritroviamo Haley Lu Richardson nei panni della protagonista femminile di un film drammatico, basti ricordare l’uscita di “A un metro da te” nel 2019. 

#Mitologia: Andare oltre il dolore

Copertina del libro
"La Fatina del Camino" di Renny Taraglia

Abbiamo appena passato l’esperienza Romics e anche se stiamo ormai sui trenta, ci accorgiamo che anno dopo anno le emozioni che proviamo stando alla Fiera di Roma, a contatto con Cristina D’Avena, Giorgio Vanni, Sonia di Super3 and co e a tutte le persone che come noi sono appassionate a questo mondo, sono le stesse di quando eravamo bambini e attendevamo l’inizio di Bim Bum Bam, Game Boat o, ancora, La Posta di Sonia, l’Angolo delle Chiacchiere; per non parlare dell’inizio del nostro cartone animato preferito: bastavano le prime note della sigla per farci esaltare.


Per noi artisti (scrittori, attori, ballerini, pittori, video maker, doppiatori… non importa) è fondamentale rimanere bambini, ricordare di dare più spazio possibile al Puer Aeternus che vive dentro di noi affinché ogni nostra ferita venga guarita e rimarginata.

Oggi parliamo di tale importanza attraverso il mito norreno della vita e della morte di Balder.  

giovedì 12 ottobre 2023

#Venezia80: Aggro Dr1ft - Sfogo

Mettiamo già le mani avanti col titolo di questo articolo: questa non sarà una recensione. Del resto, questo non è un film, come lo stesso regista ha detto, quindi perché impegnarci per trovare un significato in qualcosa che di artistico ha ben poco? Ovvio, ognuno si esprime come vuole e parla di ciò che vuole, ma rispettare dei limiti non sarebbe poi così male. “Aggro Dr1ft” è una delle pellicole, fuori concorso, della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ed è talmente tanto assurda che ci siamo convinti che la sua selezione sia avvenuta proprio perché servisse qualcosa di cui si potesse parlare. Bene o male, non importa, ciò che abbiamo visto ha lasciato per lo più sdegno nel pubblico che ha lasciato la sala applaudendo per la sua fine.

#Pensieri: Tesi sull'origine dell'universo

Il pensiero della filosofia antica si è spesso basato su un’intuizione metafisica della realtà, portando a costruzioni del mondo che viste oggi possono apparire anche bizzarre. Sono consapevole dell’alto valore culturale contenuto nei frammenti della filosofia antica, io stesso ne apprezzo l’originalità cogliendo in essi le radici del pensiero occidentale. Qui, dunque, il mio intento non è quello di sminuire tali teorie filosofiche, ma di costruirne altre con tono puramente parodistico, senza mancare di rispetto nei confronti della filosofia antica. Ripetere aiuta: non pretendo di essere preso sul serio. Prima che questo possa causare problemi, sottolineo che non è una mia intenzione creare una nuova fede religiosa.

mercoledì 11 ottobre 2023

#Venezia80: En attendant la nuit - Recensione

Nella sezione del concorso di Orizzonti, a Venezia80, è stato presentato “En Attendant la Nuit”: un film vampiresco che ci trasporta all’interno dell’esistenza di Philemon tramite della vita della stessa regista. Céline Rouzet si insinua nel suo protagonista, sostenendo fin dal prologo quanto questa storia sia tratta da fatti realmente accaduti: “Questa storia trae ispirazione direttamente dalla mia famiglia e dalla mia adolescenza. Il film di genere era l’unico modo per raccontarlo. È un film cupo, drammatico, romantico ed esilarante su una persona che cerca disperatamente di integrarsi e di trovare risposte attraverso l’amore. Parla anche di marginalità e conformismo, di sacrifici familiari, di esplosioni di rabbia, di desideri selvaggi… e della ferocia che si cela sotto la superficie dell’ordinaria vita occidentale
. Non è difficile comprendere quanto queste parole siano vere, viste le tematiche che traspaiono nel corso della narrazione.

#Cinema&SerieTv: L'esorcista - Recensione

Abbiamo visto una bella commedia. Sì, iniziamo questa recensione proprio a brucia pelo, non riuscendo a trattenerci dal commentare in modo quasi ilare ciò che abbiamo avuto modo di vedere qualche giorno fa in anteprima. La data d’uscita in Italia, inizialmente, era prevista per giorno 12, ma è stata anticipata al 5 ottobre, quindi con buona probabilità hai già visto la pellicola di cui ti vogliamo parlare oggi.

Era il 1973 quando, nelle sale globali arrivava quello che sarebbe divenuto il “capostipite” degli horror: L’esorcista. Una bambina che veniva posseduta da una qualche forza demoniaca e che diceva cose indicibili al prete che stava cercando di liberarla dalla possessione. Ci permettiamo di riassumere in questo modo quello che, a oggi, è una storia che continua a far parlare di sé e che dopo cinquant’anni è tornata nelle sale nella sua versione re-masterizzata.

Ma ovviamente non è un ottobre che si rispetti se non si toccano le giuste corde orrorifiche e, di conseguenza, ci becchiamo il sequel a distanza di anni. È disponibile, per la visione cinematografica, “L’esorcista – Il credente”; una pellicola che, in tutto e per tutto, segue quella che era la struttura narrativa del suo predecessore, ma che allo stesso tempo cancella tutti i sequel fatti fino a questo istante.

martedì 10 ottobre 2023

#Venezia80: Origin - Recensione

Tra i film in concorso selezionati per Venezia80 abbiamo avuto modo di vedere “Origin”: una pellicola che interseca vita privata e ricerca della scrittrice vincitrice al Premio Pulitzer Isabel Wilkerson. Una storia, quella racchiusa all’interno dei suoi centotrenta minuti, che cerca di scoprire l’origine più arcaica di tutte le ingiustizie.

La narrazione ricorre le principali fasi della vita della Wilkerson: dalla vittoria del premio Pulitzer fino all’ideazione della propria ipotesi. Il tutto parte da un tarlo che si insinua nella mente: “E se ci fosse qualcosa di più profondo alla radice di ciò che viene definito comunemente razzismo?”, “Se ci fosse un collegamento tra ciò che, nel corso del tempo ha caratterizzato le più grandi tragedie umane?”. Nasce, in questo modo, “Caste, le origini del nostro malcontento” un testo che conduce a una profonda e attenta riflessione su diversi fenomeni sociali.