Davide parlava, alzava il tono fino a urlare. Poteva sembrare anche un dialogo normale, ma Davide stava parlando con il suo specchio. O meglio, se dobbiamo essere precisi, Davide parlava con la figura riflessa.
Era semplice e allo stesso tempo complicato. D’altronde elaborare frasi non è difficile, ma farsi comprendere delle volte può risultare complesso. E credetemi, Davide parlava come se avesse davanti un’altra persona, come se dovesse convincersi e convincere che in quello spazio distorto non si trovasse lui.
Che avesse forse ragione? D’altronde cos’è uno specchio e cos’è lo spazio? Ha forse la scienza smentito l’esistenza di universi paralleli nei riflessi? E quanto può risultare inquietante sentire un rumore che sembra venire dall’oltretomba mente si parla con se stessi?