Torna il nostro appuntamento con la
Divina Commedia. Oggi analizziamo il ventunesimo canto dell’
Inferno, trovando anime di peccatori quali i
barattieri e i
diavoli loro custodi. La baratteria, nel
Medioevo come oggi, era molto diffusa, tant’è che
Dante la associa all’intera città di
Lucca.
In questo canto, però, non avremo modo di scavare nel profondo di tale peccato, perché saremo più concentrati sulla figura dei diavoli, sul loro scopo e su come si servano sempre e solo dell’
astuzia e dell’
ipocrisia.
Al solito vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista
esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro
cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su se stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.