martedì 17 agosto 2021

#Cinema&SerieTv: The Place - Recensione

Molte volte noi di 4Muses abbiamo scritto che vittima e carnefice sono due facce della stessa medaglia, due opposti non-opposti. Quando guardiamo le notizie ai telegiornali, inorridiamo davanti ai mali del mondo, alle violenze, alle stragi, sentiamo che tutte quelle cose non ci appartengono. Ci mettiamo su di un gradino, ci ergiamo a giustizieri, quando in realtà il pensiero di ognuno di noi difficilmente sarebbe condivisibile con il prossimo. Come avevamo scritto in un articolo sul personaggio di Death Note, Light Yagami, tutti noi “esternamente” parliamo di quanto sia sbagliato uccidere, ma “internamente” almeno una volta abbiamo pensato che sarebbe stato meglio veder sparire qualcuno. Su questo filo conduttore si inserisce il film che recensiamo oggi: “The Place”, uscito nel 2017. Si tratta di un adattamento cinematografico fatto da Paolo Genovese dell’opera “The Booth at the End” (“Il tavolo lì in fondo”, una serie tv statunitense).

lunedì 16 agosto 2021

#Costume&Società: Influenza vittoriana

Avete presente quando la gente dice: “Ma basta con questa americanata di Halloween, non ci rappresenta.”? O quando: “Mah, dove andremo a finire con queste persone che danno così tanto retta agli influencer!”? Ecco, perdonate queste persone perché non sanno quello che dicono. E già che ci siete, fate leggere loro questo articolo.

No, non parleremo di come Halloween sia una festa di tradizione europea -abbiamo creato un’etichetta apposita- e neanche ci interessa sostenere la gang delle spunte blu. Oggi vi parliamo di come ancora adesso, nel 2021, siamo soliti seguire più di una moda portate in auge da quelli che possiamo definire i Ferragnez dell’Ottocento: la Regina Vittoria e il principe Albert.

I due cugini si sposarono il 10 febbraio 1840 nella Cappella Reale di St James’s Palace. Giovani, -entrambi di ventuno anni- belli e davvero innamorati, fu facile per il popolo empatizzare fin da subito con la coppia reale che diventò poi capostipite dell'intera aristocrazia europea.

venerdì 13 agosto 2021

#Cinema&SerieTv: Weathering with You - Recensione

Il catalogo di Netflix è una scoperta continua e anche sfogliandolo più volte, salterà all’occhio sempre qualcosa di diverso. Oggi è la volta di “Weathering with You – La ragazza del tempo” (Tenki no ko), un film d’animazione del 2019 scritto e diretto da Makoto Shinkai, osannato dalla critica per opere come “5 centimetri al secondo” e, ancora divenuto ancora più famoso con “Your Name”.

Da un certo punto di vista, “Weathering with you” si inserisce nella storyline di “Your Name”, come se fosse un’opera complementare, ma su questo ci torneremo più avanti. Cominciamo intanto parlando della trama.

giovedì 12 agosto 2021

#MustToRead: La fine del mondo e il paese delle meraviglie

È la seconda volta che facciamo la recensione di un romanzo di Murakami, se vi siete persi la prima potete recuperarla nell’articolo L’uccello che girava le viti del mondo. Così come vi abbiamo detto in precedenza, non è stato facile neanche questa volta leggere il romanzo. Non perché sia complicato o di difficile lettura, ma perché ha così tanta introspezione e verità occulte che capitolo dopo capitolo abbiamo avuto bisogno di riflettere parecchio.

Il romanzo è stato pubblicato nel 1985, vincendo il Premio Tanizaki (uno tra i più grandi riconoscimenti letterali del Giappone) dello stesso anno. Quasi sicuramente un romanzo distopico, ma non ci piace definirlo così. Se avete letto gli articoli precedenti o ci avete ascoltato su ApolloStation, a RadioSapienza, sapete quanto sia importante per noi l’inconscio e la “creazione” della nostra realtà.

Murakami anche questa volta parla di ciò, il tutto velato sotto la fantasia del suo romanzo. 

mercoledì 11 agosto 2021

#Racconti: Il ricordo perduto

“Era d’estate e tu eri con me,
era d’estate, poco tempo fa
ora per ora, noi vivevamo
giorni e notti felici, senza domani”
 
(Sergio Endrigo, Era d’estate)

Primo giorno:
In un ricordo lontano che ormai non posseggo più, sono racchiuse le emozioni che ci siamo regalati. Ma il tempo toglie, il tempo cancella e il tempo muta. Il tempo confonde i vissuti, illude su un presente che ha appena smesso di esistere.

Sono consapevole dunque, che nulla di tutto ciò è ancora attuale, ma sento come se mancasse una parte di me, una parte della mia storia. Se davvero credo che il significato di un’esistenza sia racchiuso in quegli istanti che spezzano il nostro perpetuo senso di oppressione, allora devo ricordare ciò che abbiamo vissuto insieme. Il tempo mi ha portato via i ricordi e mi ha portato via te.
Per un lungo periodo, è stato come se non ti avessi mai vista, come se non ti avessi mai incontrata. Ma da quando ho ricominciato a sognare, riaffiorano alcuni istanti di un’epoca che sembrava perduta. Lo specchio della mia stessa esistenza, sembra essersi infranto, e adesso, in ogni frammento frantumato cerco parvenze del tuo riflesso.
Nell'ombra di ciò che è stato, troverò la forza di ricominciare. Ma oggi, non penserò al domani, non lo farò finché la tua immagine non mi sarà chiara.

Ultimo giorno:
 
Affranto, ho abbattuto ogni presunta insicurezza per poterti trovare di nuovo, e ora è tutto più nitido.
Ricordo il tuo volto, ricordo il tuo sorriso. Ricordo la tua voce, ricordo le tue carezze.
Non ho mai più provato così tanta gratitudine come quella che sentivo in quei momenti. Vicino a te avevo trovato il mio posto nel mondo, e non avrei avuto altro da chiedere alla vita.
Ma poi ogni promessa, ogni speranza è svanita lentamente, come calore estivo una volta giunto settembre.
Ricordo la tua indifferenza, ricordo la tua ira. Ricordo gli insulti, ricordo che nulla è stato più come prima.
Forse ho dimenticato tutto per avere quiete, ma la quiete si è successivamente tramutata in caos.
E ora che ho recuperato i ricordi, sono ancora più confuso, mi chiedo come tutto ciò sia potuto finire. Nelle giornate che sembrano eterne, nelle notti insonni, il fantasma del tuo ricordo ora mi perseguita.
Ma non lo allontanerò più, né lo scaccerò. Attendo pazientemente un nuovo inizio, una rinascita che permetta di liberarmi dal dolore di questo passato che non m'appartiene più. Non importa quante altre lacrime verserò sulla lapide della nostra storia, so che arriverà il giorno in cui sarò in grado di accettare tutto ciò. Rifioriranno le emozioni e tutto tornerà ad avere un senso.

“Ora per ora, senza un sorriso,
si spegneva l’estate negli occhi tuoi”

(Sergio Endrigo, Era d’estate)

[Info]

L'articolo è stato scritto da Gianluca Boncaldo! Se siete interessati a conoscerlo, vi lasciamo i suoi contatti: Facebook e Wordpress.

lunedì 9 agosto 2021

#Costume&Società: San Giorgio, da Genova a Londra

Grazie alla finale degli Euro2020, l’Europa sembra aver ricordato che il simbolo della croce di San Giorgio accomuna un po' tutti i membri della Ue, per non parlare di Nuova Zelanda, Australia, Hawaii e Figi. Di certo il Santo è importante in Italia quanto in Inghilterra e in quest’ultimo stato lo testimonia il fatto che sono esistiti sei monarchi a portare il suo nome. Il primo risale all’inizio del regno Hannover, con Giorgio I, (1714-1727). Dinastia finita con l’ascesa al trono del primogenito della regina Vittoria: re Edoardo VII (1901-1910). Ultimo dei re Giorgio, abbiamo re Giorgio VI (1936-1952), il padre della sempre eterna Elisabetta II (1952). In attesa di vedere anche Baby George con corona e scettro, e chissà che non scelga proprio il suo come nome da monarca, oggi vi parliamo della Croce di San Giorgio.

sabato 7 agosto 2021

#Intervista: Adriano Bartoccini - MUDD

Sapete perché amiamo vivere a Roma? Perché ci dà l’opportunità di respirare l’arte ovunque. E non parliamo solo dei musei, delle chiese o dei teatri, ma anche degli artisti di strada, o in questo caso di metropolitana. Sì, perché abbiamo avuto il privilegio di conoscere Adriano Bartoccini proprio mentre ci stavamo recando alla riunione di redazione del sabato pomeriggio. Galeotta è stata “All my loving”, canzone che amiamo alla follia e che ci ha spinte a richiedere un’intervista.


Innanzitutto, grazie per aver accettato l'intervista. Partiamo subito da una domanda "semplice": tre aggettivi che meglio ti descrivono.

Ciao a tuttə e grazie a voi! Sì, beh, partiamo proprio con quella domanda stile casting per la casa del Grande Fratello... Non so rispondere, scusatemi.