Ma voi ci credete che noi di 4Muses siamo entrate in questa chiesa un giorno completamente per caso, mentre camminavamo per il centro di Roma e ci è quasi preso un colpo? L'unica cosa che siamo riuscite a dire una volta entrate e una volta uscite è stata "beh, che dire".
Non è affatto facile, se sei di Roma, rimanere senza parole dopo aver visitato una chiesa, e i romani che stanno leggendo questo articolo saranno assolutamente d'accordo; ne abbiamo una letteralmente in ogni angolo e sono tutte meravigliose. Tutte, nessuna esclusa.
Tra un aperitivo alle tre del pomeriggio e una passeggiata sul Lungotevere, a pochi passi dal museo dell'Ara Pacis ci siamo letteralmente trovate davanti a questa chiesa, e per puro impulso abbiamo deciso di entrare.
Beh, che dire. Ci siamo rimaste sul serio.La chiesa di San Girolamo dei Croati a Ripetta anche nota con i nomi di San Girolamo degli Illirici e San Girolamo degli Schiavoni, è situata nel rione Campo Marzio a Via Tomacelli, 132.
Costruita nel 1588 e completata nel 1589, questa chiesa è la chiesa nazionale dei croati - all'epoca chiamati Illirici o Schiavoni -, ai quali papa Niccolò V concesse con il Piis fidelium votis (Breve apostolico) del 21 Aprile 1453 la chiesa dell'XI secolo, detta Santa Marina de Posterula, con il permesso di ricostruirla e intitolarla al loro patrono, San Girolamo e di istituirvi un ospizio e un ostello per i pellegrini connazionali.
Sisto V la fece ricostruire interamente, e la dotò di una meravigliosa decorazione pittorica e dei ricchi
arredi. Sono proprio questi gli elementi che lasciano senza parole una volta entrati in questo edificio.
I lavori della precedente chiesa ebbero inizio nel Giugno del 1588, e i lavori proseguirono in modo sorprendentemente rapido, sotto la supervisione degli architetti Domenico Fontana e Martino Longhi il Vecchio, tanto che nel Luglio del 1589 la chiesa poteva dirsi completata.
Gli elementi pittorici furono affidati a cinque pittori: Antonio Viviani, Andrea Lilli, Paolo Guidotti Borghese, Avanzino Nucci e Paris Nogari, guidati e supervisionati da Giovanni Guerra.
Nel 1847, per volontà di papa Pio IX, la chiesa fu sottoposta a un complessivo restauro.
Originariamente collocata su Via Ripetta, questo edificio è affiancato alla Chiesa di San Rocco all'Augusteo; precedentemente unite ma ora staccate l'una dall'altra conseguentemente alla sistemazione dell'area intorno al Mausoleo di Augusto e all'erezione del complesso dell'Ara Pacis, ma comunque collegate da un percorso sopraelevato.
La facciata di stile tardo-rinascimentale è suddivisa in due ordini da un cornicione, che presenta un'iscrizione dedicata a Sisto V. L'ordine inferiore è diviso in cinque settori verticali da sei paraste (pilastri inglobati in una parete) con capitelli ionici che inquadrano quattro nicchie e un portale con timpano triangolare.
Al centro del timpano triangolare è collocato lo stemma di papa Sisto V, posto tra due festoni.
L'interno presenta una pianta a croce latina, è a navata unica con tre cappelle per lato e una finta cupola decorata con un dipinto murale raffigurante la Visione ultraterrena della Trinità di Giovanni Guerra.La navata è decorata con uno splendido dipinto murale ad affresco, eseguito tra il 1847 e il 1852, da Pietro Gagliardi, raffigurante al centro, l'Esaltazione della Santa Croce e nei pennacchi (o scruffie. È un elemento architettonico posto tra l'imposta di una cupola e la struttura sottostante a quest'ultima), i Profeti maggiori Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele.
Nella prima cappella del lato sinistro, dedicata ai Santi Cirillo e Metodio sono raffigurati sulla volta due affreschi di Andrea Lilli: la Trinità e i Paesaggi;
Nella seconda cappella del lato sinistro, dedicata alla Madonna Addolorata è stato posto sull'altare un olio su tela di Giuseppe Puglia: la Pietà;
Nella terza cappella, dedicata a San Girolamo è stato posto sull'altare un olio su tela, sempre di Giuseppe Puglia: San Girolamo.
Spostandosi sul latro destro, nelle tre cappelle troviamo rispettivamente:
La prima cappella, dedicata a Sant'Antonio da Padova in cui è posto un olio su tela di Michele Cerruti, posto sull'altare e raffigurante L'Annunciazione e i Santi;
La seconda cappella, dedicata alla Madonna della Stella in cui sono raffigurati sulle pareti degli affreschi di Pietro Gagliardi: la Natività di Maria e l'Assunzione di Maria;
La terza cappella, dedicata a Sant'Anna in cui sono stati posti sull'altare due oli su tela di Giuseppe Puglia: la Madonna con Gesù Bambino e Sant'Anna.
Sappiamo che leggere di queste cose è estremamente interessante e utile, ma possiamo assicurarvi che vedere con i propri occhi determinate cose è impareggiabile e sia che voi siate di Roma, sia che passiate di qui per vacanza (o per qualsiasi altro motivo), noi di 4Muses ve lo diciamo con il cuore in mano: non potete farvi scappare una visita a questa chiesa.
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