Nel prossimo canto della Divina Commedia vedremo tre esempi di misericordia scelta all’ira; sebbene due di loro siano molto famosi, il terzo forse lo è meno, ecco perché ho deciso di parlarne oggi.
La storia riguarda Pisistrato: politico, militare e tiranno ateniese in carica nel VI secolo a.C. (o dal 560 al 556 a.C. o dal 545 al 528 a.C.)
Anche se la parola “tiranno” oggi può risultare negativa, all’epoca riguardava semplicemente la capacità di un uomo di saper concentrare solo su se stesso tutto il potere politico di una polis. L’incarico, quindi, non era di per sé negativo, tanto che Pisistrato viene ricordato, nonostante i vari esili, per la sua bontà e clemenza.
Tra gli aneddoti più chiacchierati che lo riguardano, nel XV Canto del Purgatorio, Dante ha scelto di citare forse il più significativo: quello del perdono verso un giovane che aveva osato baciare sua figlia in pubblico.
La storia riguarda Pisistrato: politico, militare e tiranno ateniese in carica nel VI secolo a.C. (o dal 560 al 556 a.C. o dal 545 al 528 a.C.)
Anche se la parola “tiranno” oggi può risultare negativa, all’epoca riguardava semplicemente la capacità di un uomo di saper concentrare solo su se stesso tutto il potere politico di una polis. L’incarico, quindi, non era di per sé negativo, tanto che Pisistrato viene ricordato, nonostante i vari esili, per la sua bontà e clemenza.
Tra gli aneddoti più chiacchierati che lo riguardano, nel XV Canto del Purgatorio, Dante ha scelto di citare forse il più significativo: quello del perdono verso un giovane che aveva osato baciare sua figlia in pubblico.