All’interno del palinsesto di Netflix, in questi giorni, ha debuttato una storia drammatica e decisamente molto interessante. Alcuni dei volti sono già noti ai fan di “Élite”, ma l’interpretazione in questa storia fa assumere loro delle posizioni ben differenti dal teen drama. Resta pur sempre vero che siamo davanti a un thriller, quindi la cifra stilistica sembra essere quella più nota agli spagnoli, ma in questo caso abbiamo una decisa e interessante nota di psicologia.
La serie di cui stiamo parlando si chiama “In silenzio”, titolo emblematico che si ricollega alle azioni compiute dal su protagonista. Sergio Ciscar (Aron Piper) dopo sei anni esce dal carcere per poter finire di scontare la sua pena agli arresti domiciliari. L’obiettivo è quello di cercare di re-inserire un soggetto problematico all’interno della società, considerato che all’epoca del delitto era minorenne. Sergio è, infatti, stato accusato e condannato per l’omicidio dei suoi genitori; uccisi entrambi spingendoli oltre alla balaustra del proprio balcone domestico. Ciò gli ha fatto acquisire la nomea di “Killer del balcone” elemento ricorrente all’interno di tutta la narrazione.