martedì 28 marzo 2023

#Libri: Il caso Morel

Questa settimana vi consigliamo una chicca davvero imperdibile, perché è grazie alla Fazi Editore se da oggi abbiamo la prima traduzione de “Il caso Morel”, romanzo noir che fu d’esordio, nel 1973, per Rubem Fonseca.

Certo, sappiamo che il genere noir, nel suo essere cupo ed estremamente dark, può non trovare i gusti di tutti e decisamente, non vi mentiremo: certe scene presenti nel romanzo vanno lette solo se si è forti di stomaco, o dannatamente affascinati dalla psiche umana, con tutti i suoi limiti ma anche le sue ossessioni e feticismi

lunedì 27 marzo 2023

#Spettacolo: I trent'anni di teatro classico di Vincenzo Zingaro

Giovedì 16 marzo 2023, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, Vincenzo Zingaro è stato insignito del riconoscimento istituzionale della Camera dei Deputati per il suo trentennale di carriera. Il regista, attore e drammaturgo ha, infatti, celebrato i trent’anni di attività come direttore artistico della Compagnia Castalia e del Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico).

Erano presenti all’evento, per congratularsi con lui: il Presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone; Giovanni Antonucci, storico e critico teatrale; Enrico Bernard, autore teatrale, critico e docente di teatro; Vito Bruschini, scrittore e critico teatrale; Caterina Pentericci, docente e ricercatrice in lingua e letteratura latina dell’Università di Urbino. Hanno inviato i loro messaggi di saluto il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. In conclusione si sono accodati anche amici e colleghi di Zingaro per ringraziarlo del lavoro compiuto in questi anni.

#Musica: Alba

Quando abbiamo ascoltato “Alba” per la prima volta, durante la prima serata del Festival di Sanremo 2023, ci è subito venuta in mente un’intuizione su Ultimo: “Vuole dirci qualcosa, vuole lasciarci un messaggio”.
Non prendeteci per pazzi, abbiamo scherzato noi per primi sulla frase che dall’inconscio è salita alla nostra mente, eppure il giorno dopo, ascoltandola per bene, abbiamo avuto quasi un mancamento. Allora ci siamo muniti del video ufficiale e lì non abbiamo più avuto dubbi: Ultimo ha qualcosa da dirci.

Come per confermare tutto ciò, facendo una breve ricerca Google sul brano, ci siamo imbattuti nell’intervista che il cantante romano ha rilasciato al Corriere della Sera:

Due anni fa avevo scritto una frase: ‘Amo l’alba perché è come fosse solo mia’. Quest’estate, poi, mi trovavo alle Isole Eolie, al porto, e non era ancora l’alba, a dire la verità. Ma a partire da quella frase che già avevo in mente, la canzone è venuta da me. Io ci credo, in questo. Sono stato un tramite. L’ho scritta io ma non l’ho scritta veramente io. Sono stato attraversato dalla canzone. […] È un viaggio etereo, quasi astratto. Quando la canto ho come la sensazione di ‘entrare nel tempo’”.

Dato che capita spesso anche a noi, quando scriviamo, non possiamo fare altro che ringraziare Ultimo e cercare di darvi il significato che abbiamo trovato nelle sue parole.

sabato 25 marzo 2023

#Racconti: Disavventure di un musicista

Era sera, la luce del sole era ormai svanita, lasciando spazio alle numerose stelle che si presentavano sulla via lastricata che si allontanava dal castello del re. 

#DivinaCommedia: Canto XXIII

Oggi analizziamo il canto XXIII dell’Inferno concentrandoci sul tema dell’ipocrisia. È più che ovvio quanto questo argomento riguardi veramente ognuno di noi, così come è strettamente legato all’adulazione.

Al solito vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su se stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.

Altro punto importante dell’articolo crediamo sia anche vedere come i pensieri intrusivi, già presenti nel canto precedente, ci facciano credere che siano realtà ancora prima che il tutto si compi.   

Quante volte, infatti, ci siamo bloccati e non siamo andati avanti per paura potesse accaderci ciò che avevamo in mente?

venerdì 24 marzo 2023

#Pensieri: Autunno in primavera

Cadono le foglie prime del tempo, i fiori perdono i petali senza ancora essere sbocciati e il sonno delle creature cessa solo per rigenerarsi in un nuovo letargo.

Rami secchi e torti si stagliano sul sentiero che conduce verso un gelo mai sentito prima, una terribile angoscia mascherata dalla normalità dagli eventi.

Nessuno è pronto ad accogliere l’ascesa delle tenebre, non importa quanto possa essersi preparato.

La sera arriva improvvisa, subdola, ti consuma indipendente dal momento in cui te ne accorgi. Puoi metterci ore o anni, lei è lì a tendere la sua mano scheletrica per trascinarti dove non vuoi.

Dove non si sente più il profumo dei fiori, dove una nebbia vitrea copre la piana fangosa di una palude di alberi spogli.

“Si varca il portico di argento
ed è subito sera,
dopo l’inverno lento
è giunto l’autunno in primavera”
Gianluca Boncaldo, Autunno in primavera

Nelle narici entra un’aria di un freddo innaturale, anticipatrice di quell’inquietudine abissale che si tramuta in un vuoto concreto che potrebbe colmare un precipizio che giunge fino al centro della terra.

#Cinema&SerieTV: il banchiere anarchico

Il banchiere anarchico è un film del 2018 di Giulio Base, liberamente ispirato a un omonimo racconto di Fernando Pessoa.

Un film con una peculiare ambientazione,  questa è molto minimale, pochi colori e pochi oggetti, il tutto volto a rispecchiare la vita privata e domestica del protagonista. 

Nel film sono presenti solo due attori, Giulio Base è, oltre che regista, interprete del banchiere. Paolo Fosso è il narratore, nonché unico amico del banchiere.