Pagine
- Home page
- Chi siamo?
- Collabora con noi!
- Anime
- Arte
- Cinema & Serie Tv
- Comicità
- Costume & Società
- Disney
- Divina Commedia
- Harry Potter
- Intervista
- Libri
- Marvel
- Metafisica
- Mitologia
- Musica
- Must to...
- PennyLane
- Pensieri
- Personaggi
- Racconti
- Royal Family
- Spettacolo
- Star Wars
- Storie Romane
- Sulla Strada
- The Beatles
- Venezia80
- Videogiochi
lunedì 6 febbraio 2023
#Racconti: In viaggio
Come già successo per “Il giro infinito di un turista” e “Cinque minuti”, l’Atac torna a farci da ispirazione, questa volta aiutata dal mondo onirico dell’autrice del racconto.
Prendere i mezzi a Roma può essere anche considerata un’esperienza mistica, un viaggio interiore, perché no?
Prendere i mezzi a Roma può essere anche considerata un’esperienza mistica, un viaggio interiore, perché no?
sabato 4 febbraio 2023
#Arte: Forchetta nel lago
(Anonimo)
Nel mondo accadono indubbiamente cose strane. All’inizio abbiamo creduto fosse un fotomontaggio, qualcosa fatto in computer grafica. E invece esiste davvero. E lì abbiamo capito.
Ci sono dei giorni nei quali le persone decidono di fare grandi cose. Ci sono dei giorni nei quali uno scultore sceglie di ricercare la verità. Lo fa scolpendo una forchetta gigante e piantandola in un lago. L’acciaio inossidabile diventa materia viva nella sua inorganicità. La cultura raggiunge le vette più elevate attraverso la celebrazione del bisogno primario del nutrimento e della sua elevazione a livello estetico. L’elemento dell’acqua rimanda all’origine della vita stessa e valorizza l’idilliaco paesaggio circostante.
#RoyalFamily: Infanzia della Regina Elisabetta II - Prima Parte
Siamo sempre stati abituati a vederla come la nonna divertente ma dallo sguardo sempre vigile e forse severo. Stoica nei suoi completi colorati e sgargianti, con i capelli sempre perfetti e il trucco che poco è cambiato nel corso dei decenni.
Eppure la Regina Elisabetta II è stata una bambina, come tutti noi. Che tipo era? Oggi vogliamo parlarvene, ricordandovi che nel privato, dopotutto, non ha mai abbandonato la bambina interiore.
Eppure la Regina Elisabetta II è stata una bambina, come tutti noi. Che tipo era? Oggi vogliamo parlarvene, ricordandovi che nel privato, dopotutto, non ha mai abbandonato la bambina interiore.
venerdì 3 febbraio 2023
#Pensieri: Ti amo non lo so accettare
Ho ripetuto più volte quanta fortuna ho nell’avere attorno persone che conoscono le mie ombre e mi accettano per quella che sono.
Nell’arco della mia vita, come tutti, ho avuto anni in cui cercavo di mostrarmi come mi volevano gli altri e questo ha portato molto lentamente alla distruzione del mio essere interiore. Da quando è stato aperto il blog, invece, mi sono confrontata con quella che sono e ho smesso di mentire a me stessa e di conseguenza agli altri.
Questo discernimento mi ha inevitabilmente fatto perdere delle persone, verso le quali non serbo alcun tipo di rancore, ma ciò di cui sono grata è che ha mantenuto amicizie storiche rafforzando di più il sentimento che ci lega.
Ho imparato a mostrare le mie fragilità, a dire cosa mi va bene e cosa no perché prima, per non deludere le aspettative degli altri su di me, tendevo a comportarmi come uno specchio riflettendo esattamente ciò che avevo davanti.
Aida mi ha detto che ora mi vede più umana, ed effettivamente non è così malaccio esternare cosa si ha dentro, tanto che mi sono detta: “Perché non scrivere un articolo su quanto sia difficile per me sentirmi amata, visto che per quanto ci stai lavorando, ancora non accetti questo sentimento?”. Perché sì, una delle mie ombre che considero più grandi è proprio quella di non sentirmi mai amata da nessuno e questo mi logora dentro.
Non fraintendetemi, io amo e so di amare, tanto che tendo a lasciare andare, forse con troppa facilità, quello che non sento alla mia altezza, eppure non so accettare di essere amata, di conseguenza non riesco a dire quelle due paroline.
P.s. è un Pensieri, prendetelo come tale e accettate il fatto che potrebbe non avere un senso.
Nell’arco della mia vita, come tutti, ho avuto anni in cui cercavo di mostrarmi come mi volevano gli altri e questo ha portato molto lentamente alla distruzione del mio essere interiore. Da quando è stato aperto il blog, invece, mi sono confrontata con quella che sono e ho smesso di mentire a me stessa e di conseguenza agli altri.
Questo discernimento mi ha inevitabilmente fatto perdere delle persone, verso le quali non serbo alcun tipo di rancore, ma ciò di cui sono grata è che ha mantenuto amicizie storiche rafforzando di più il sentimento che ci lega.
Ho imparato a mostrare le mie fragilità, a dire cosa mi va bene e cosa no perché prima, per non deludere le aspettative degli altri su di me, tendevo a comportarmi come uno specchio riflettendo esattamente ciò che avevo davanti.
Aida mi ha detto che ora mi vede più umana, ed effettivamente non è così malaccio esternare cosa si ha dentro, tanto che mi sono detta: “Perché non scrivere un articolo su quanto sia difficile per me sentirmi amata, visto che per quanto ci stai lavorando, ancora non accetti questo sentimento?”. Perché sì, una delle mie ombre che considero più grandi è proprio quella di non sentirmi mai amata da nessuno e questo mi logora dentro.
Non fraintendetemi, io amo e so di amare, tanto che tendo a lasciare andare, forse con troppa facilità, quello che non sento alla mia altezza, eppure non so accettare di essere amata, di conseguenza non riesco a dire quelle due paroline.
P.s. è un Pensieri, prendetelo come tale e accettate il fatto che potrebbe non avere un senso.
#Mitologia: Zeus vs Giove
Il nostro percorso sulla mitologia non è di certo casuale. Dopo aver trattato Thor e Odino, al momento, non ci sembra il caso di continuare col pantheon norreno, ma vogliamo spostarci verso quello greco e latino. La scelta è data anche da un nostro racconto, pubblicato mese di dicembre, ovvero: E luce fu, attraverso il quale avevamo già messo in luce la particolare mancanza di differenze nelle diverse divinità del fulmine e nei signori del principio. Abbiamo, dunque, trattato Thor e Odino come l’inizio dei culti vichinghi perché, a seconda delle diverse regioni, essi venivano adorati in egual modo e avevano per tanto la stessa importanza. Se, infatti, da una parte avevamo il padre dei guerrieri, dall’altra potevamo trovare il padre della conoscenza. Se da una parte abbiamo il tuono, dall’altro abbiamo il fulmine; vien facile pensare a quanto queste due figure siano due facce della stessa medaglia. Due aspetti tanto simili, quanto dissimili, caratterizzati comunque da elementi che possono essere rintracciati all’interno di Giove e di Zeus.
giovedì 2 febbraio 2023
#Racconti: il principe e la lumaca, pt. 3
- Per leggere la prima parte clicca qui.
- Per leggere la seconda parte clicca qui.
Iscriviti a:
Post (Atom)