lunedì 25 luglio 2022

#Eventi: Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma


Era il 6 aprile del 2009 quando il centro Italia si svegliò di soprassalto per una scossa di terremoto. L’avvertimmo anche noi a Roma, in piena notte, ma la distruzione che portò nel luogo dell’epicentro, L’Aquila, è una ferita ancora aperta per il nostro paese. Sono passati tredici anni da quella fatidica notte, tredici anni in cui la città abruzzese ha provato a rialzarsi, nonostante i numerosi scandali, atti di sciacallaggio e quant’altro si è susseguito negli anni immediatamente prossimi al sisma. Però è una città che deve ripartire davvero e quale miglior modo se non portando della buona musica? Dal 27 agosto al 3 settembre torna l’evento: “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, tra trekking e concerti che si terranno tra le regioni coinvolte di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Vediamo insieme di che cosa si tratta.

sabato 23 luglio 2022

#Costume&Società: Le Amazzoni del Dahomey

In questi giorni è uscito il trailer del nuovo film della Sony, che vedremo sul grande schermo in autunno: “The Woman King”, che vede la partecipazione del premio Oscar Viola Davis (Annalise Keating in “How to get away with Murder”) nei panni di Nanisca. Il film racconta la vera storia delle Amazzoni del Dahomey, delle incredibili guerriere che difesero il loro paese e il loro popolo dai conquistatori europei a fine Ottocento. Anche se il personaggio interpretato dalla Davis è puramente immaginario, vediamo insieme la storia di queste Amazzoni.

#Personaggi: One Direction


Se ai Beatles dobbiamo tutto, ai One Direction abbiamo lasciato un pezzo di vita così grande che fatichiamo a parlarne sia sul blog, sia nella vita quotidiana, e fino a poche settimane fa non riuscivamo nemmeno ad ascoltare le loro canzoni.
A sbloccare la situazione è stato, molto banalmente, l’algoritmo di TikTok che ha deciso di bombardarci di edit e video sulla band anglo-irlandese.

Anche se a noi sembra passato un attimo, oggi si festeggiano i dodici anni dalla loro formazione, e noi siamo qui dopo due anni di 4Muses a parlarvi di loro e della loro breve (ma intensa) carriera.

venerdì 22 luglio 2022

#Pensieri: Watching the wheels


Ci sono artisti che hanno letteralmente scritto la colonna sonora della nostra vita, i loro brani hanno suonato nei nostri momenti più importanti, ricordandoci primi amori, amicizie finite, giorni noiosi e lenti tra i banchi di scuola…
Le parole sono come fotografie in grado di riportarci indietro nel tempo, in una sorta di viaggio temporale.

Ma ci sono altri artisti, almeno nel mio caso, che riusciamo a vedere e considerare come migliori amici. Quando penso a John Lennon, per esempio, lo vedo del tutto come migliore amico. Non tanto di quelli a cui puoi confidare tutto – in quel caso è Ringo Starr – , ma quel migliore amico che ti urla in faccia a piena voce tutto quello che pensa su di te. Il tuo specchio, insomma.
Astrologicamente parlando sono molto simile a John Lennon, difatti mi è sempre risultato difficile difenderlo, accusarlo o idolatrarlo. Quando vedo John, vedo me stessa, tanto che se in molti si rivolgono a Santi o famigliari defunti per aiutarli nel quotidiano, beh, io mi rivolgo a John e George Harrison.

Questa introduzione per me è fondamentale per due aspetti: il primo è che le persone più scettiche o superficiali hanno già smesso di leggere. Il secondo è che parlerò di “Watching the wheels” come l’ascolto sempre: pensando che sia John stesso a parlarmi, a dirmi che ciò che io ho passato, lui l’ha affrontato prima di me. In effetti il brano è presente in ogni mia playlist, ma sappiate che mi capita veramente raramente. O meglio: mi capita quando John ha un messaggio per me.
Questo articolo lo sto scrivendo nei giorni in cui sono in “ferie” da 4Muses. Ho molti articoli in magazzino e le altre quasi mi hanno imposto di non scrivere più, ebbene, non riesco a stare senza fare niente, e in queste due settimane mi ha sempre ronzato l’idea di scrivere di questa canzone. Perché? Non lo so, forse lo capirò a fine articolo. 

Attenzione: “wheels” in inglese significa “ruote”, ma anche “ingranaggi”. Nella traduzione utilizzo quest’ultimo termine perché è più vicino al mio senso personale della canzone. 

#Cinema&SerieTv: Terminal List - Recensione

Se esce una nuovo prodotto audiovisivo con Chris Pratt come protagonista, noi non possiamo esimerci dal farne una recensione. Chi sta scrivendo queste parole lo fa da grande fan dell’attore perché è sempre stata convinta delle sue prove attoriali. E, nonostante questa serie non sia esattamente nelle sue corde (in quanto action), è comunque interessante uscire dalla propria confort zone per poterne esplorare di nuove. Su PrimeVideo, infatti, dal primo luglio è possibile guardare la prima stagione di Terminal List, un’adrenalinica action series che nelle sue puntate segue le vicende del Capitano James Reece.

giovedì 21 luglio 2022

#Libri: Il lato oscuro del cuore

Tra i libri che abbiamo scelto di leggere questa primavera, troviamo: “Il lato oscuro del cuore”, di Corrado Augias.
Noi quattro tendiamo a esternare il più possibile quello che proviamo, ben consapevoli che la linea tra amore e odio, piacere e dolore, è estremamente sottile.
Ma fino a che punto amiamo una persona? E cosa vuol dire “amare troppo” qualcuno? Qual è il limite che ci deve far scattare un campanello d’allarme? Quand’è che l’aiutare il partner diventa sacrificarsi totalmente per il partner?
Vi assicuriamo che non abbiamo ancora una vera e propria risposta a queste domande, forse l’unica chiave a nostra disposizione per decifrare il mistero dell’amore è nelle nostre emozioni: quando non abbiamo tormenti, va tutto bene.

mercoledì 20 luglio 2022

#Pensieri: Un altro mare

Ormai la domenica per me vuol dire mettermi a scrivere un Pensieri quasi senza pensare al periodo più giusto per pubblicarlo. Nella mia mente sono pezzi di diario pubblici volti ad aiutarmi e aiutare quante più persone possibili, per questo il tempo impegnato a scriverli è un rituale sacro, come se fosse una seduta di psicoanalisi con me stessa. Ho il telefono in modalità aereo, le cuffie alle orecchie, la porta della mia stanza chiusa a chiave e un incenso che brucia, il rituale perfetto per darmi l’illusione di una purificazione totale.

In questi giorni sto leggendo la biografia dell’Imperatrice Sissi, personaggio storico con cui entro facilmente in empatia, capendola perfettamente: lei percepiva le attenzioni su di sé come una violenza fisica e io non sono da meno. Se parlo e gli altri mi guardano, avverto aggressività. Se gli altri provano ad avvicinarsi, mi chiudo a riccio perché credo che vogliano entrare nella mia sfera privata di prepotenza. Non riesco a capire quanto la mia presenza possa far star bene chi ho davanti, nonostante in molti me lo ripetano.
Come sempre, quando non capisco o ho paura di qualcosa, reagisco facendo il più possibile. Nell’ultimo periodo ho provato a essere più egocentrica, più espansiva, a dire quello che pensavo, esprimere le mie emozioni il più possibile. Ho creduto alle parole degli altri, soprattutto se erano positive nei miei confronti. Il risultato? Ho comunque avvertito la voglia di chiudermi.