lunedì 14 marzo 2022

#Costume&Società: Imagine

Sono passati più di cinquant’anni dall’uscita della canzone Imagine, di John Lennon, eppure la maggior parte della popolazione non l’ha capita sul serio. La impariamo fin da subito, perché ogni decennio ha le sue guerre, i suoi attacchi terroristici, il suo faccia a faccia con la crudeltà dell’uomo, ma nonostante ciò, continua a non essere sul serio compresa. Si canta ma non si ascolta, si condividono i versi, ma non si mettono mai in pratica.
Noi Muse non siamo John Lennon, questo è ovvio, ma è forse giunto il momento di mettere per iscritto quello che ogni fan dei Beatles e/o di John sa molto bene: Imagine va vissuta nel quotidiano   
L’abbiamo analizzata già un anno fa (puoi leggere l’articolo cliccando qui), cercando di parlare del suo significato più profondo, eppure, forse, l’abbiamo fatto nel modo sbagliato. Dopotutto non servono molte parole, basta solo guardarsi dentro e rispondere a qualche domanda...

sabato 12 marzo 2022

#Personaggi: Maggie Smith

In questi giorni è uscito il trailer di Downton Abbey II, che sarà nelle sale cinematografiche dal 28 aprile 2022. La star indiscussa è sicuramente Maggie Smith e in questo articolo vogliamo parlare proprio di lei, la professoressa Minerva McGranitt della saga di Harry Potter, sperando di svelarvi qualche dettaglio nei suoi riguardi che magari non conoscevate.

È, senza dubbio, una delle più famose attrici inglesi, classe 1934. Nata a Ilford (quartiere londinese), il suo nome completo è Dame Margaret Natalie Smith e nella sua lunga carriera attoriale ha vinto due premi Oscar: come migliore attrice nel 1970 per il film “La strana voglia di Jean” e come attrice non protagonista nel 1979 con “California Suite”.

Nel corso della sua vita ha collezionato, oltre alle due prestigiose statuette d’oro, anche ben tre Golden Globes, sette Bafta, quattro Emmy Awards, cinque SAGA (Screen Actors Guild Awards) e un Tony Award.
Iniziò la sua carriera d’attrice a teatro, con opere di Shakespeare, ma il debutto sul piccolo schermo ci fu nel 1955 con uno show della BBC di poco conto, nel 1958 prese parte al film “Senza domani” che le fece ottenere la candidatura al suo primo Bafta. Il balzo effettivo, però, lo fece nel 1965 con il film “Otello”, in cui interpretava Desdemona, che la fece automaticamente candidare ai Golden Globes, e anche agli Oscar.

#MustToWatch: Downton Abbey

È una delle serie inglesi più amate in tutto il mondo, vincitrice di numerosi premi – così tanti che abbiamo provato a elencarli, ma non ci siamo riuscite – ed entrata così tanto nell’immaginario collettivo che tutti, più o meno consciamente, citiamo Lady Violet o Lady Mary. Stiamo parlando di Downton Abbey, serie che abbiamo divorato fino all’ultima puntata e che ci ha tenuto compagnia nei due mesi di lockdown nella primavera del 2020.

venerdì 11 marzo 2022

Musica: Hero of War

In un momento così delicato a livello di equilibri mondiali, noi di 4Muses abbiamo pensato di parlare di una canzone che, a parer nostro, vale per ogni guerra. Non ci improvviseremo esperte di geopolitica, ma la nostra attenzione non può che spostarsi su un brano dei Rise Against, “Hero of war”, uscita nel novembre del 2009. Potete ascoltarla qui mentre leggete l'articolo.

#MustToWatch: Upload

Dopo ben due anni, finalmente, sta arrivando su Amazon Prime Video la seconda stagione di “Upload”, serie tv che ci trasporta all’interno di un futuro decisamente distopico. La serie è entrata a pieno diritto all’interno dei nostri Must To, proprio per il modo con cui tratta determinati temi e per la riflessione che muove nello spettatore.

Siamo nel 2033 e la tecnologia ha fatto così tanti passi avanti da poter consentire cose che a oggi non sembrano essere semplici fantasie. Vediamo ogni giorno lavori diversi su prototipi di auto che riescono a muoversi senza che vi sia la necessità di un pilota. È vero anche che lo studio di questo tipo di tecnologia è fatto principalmente per evitare gli incidenti dovuti ai colpi di sonno. In questo caso, con quanta facilità il sistema possa essere bypassato e automaticamente usato per poter riuscire a commettere un incidente?

giovedì 10 marzo 2022

#Musica: Storia del mio corpo

Siamo sicure di aver fatto capire molto chiaramente quanto la salute mentale sia importante per noi.
Tutte e quattro abbiamo vissuto e viviamo giornalmente con il mostro della depressione (e non solo) sempre alle nostre spalle, pronto a schiacciarci e a prendere il sopravvento su di noi. Nei due articoli pubblicati lo scorso Agosto sul blog "Quindici" e "La vita non è una gara" abbiamo deciso di uscire dal nostro guscio e, per la prima volta, ci siamo esposte come non avevamo mai fatto prima.

Sappiamo che sembrerà strano viste le nostre esperienze personali, ma nonostante si parli spessissimo di malattie mentali e depressione, prima di ascoltare "Storia del mio corpo" (brano inserito nell'album "La geografia del buio" uscito il 29 Gennaio 2021) nessuno era riuscito a toccarci veramente e a farci emozionare sul serio.

Sarà stato forse l'amore incondizionato che proviamo per Michele Bravi, sarà stato forse che lo conosciamo da quando Simona Ventura dopo la sua vittoria a X Factor nel 2013 lo battezzò "tesorino" e sarà forse che per noi Michi sarà sempre un po' il ragazzo appena maggiorenne che cantava "La vita e la felicità", ma nessuna canzone o romanzo riesce a toccarci come ci tocca "Storia del mio corpo".

#Anime: Seven Days War

Che i ragazzi debbano fare i ragazzi è un dato di fatto. A ognuno deve essere permesso di fare le proprie esperienze, senza che gli adulti impongano un loro modo i pensare ai giovani. Certo, vanno avvicinati al mondo, ma non per questo devono sottostare se esso appare ingiusto ai loro occhi. Lo scontro generazionale è uno dei temi centrali dell’anime “Seven Days War” (La nostra guerra dei sette giorni) disponibile su Netflix. Si tratta della trasposizione animata dell’omonima light novel datata 1985, anche se rivisitata per essere più fruibile ai giorni nostri.

Nella storia ci viene presentato Mamoru Shuzuhara, un giovane liceale da sempre innamorato della sua compagna di classe, nonché vicina di casa, Aya Chiyono. Il nostro protagonista, però, rimane sconvolto nello scoprire che il suo amore adolescenziale andrà via dalla loro città. Il suo trasferimento coincide con il compleanno della stessa, quindi decide di fuggire con lei nei sette giorni che precedono il compleanno della ragazza, così da festeggiare per l’ultima volta insieme. Con il supporto di altri quattro compagni di classe, decidono di nascondersi in una vecchia fabbrica abbandonata. Non sanno, però, che al suo interno si nasconde Malet, un bambino thailandese ricercato per essere rimpatriato dall’ufficio immigrazione. Nei loro sette giorni di “ribellione”, i ragazzi dovranno fare i conti con loro stessi, i loro sentimenti, ma anche con lo scontro con gli adulti, passando inevitabilmente per la gogna mediatica.