Noi Muse non siamo John Lennon, questo è ovvio, ma è forse giunto il momento di mettere per iscritto quello che ogni fan dei Beatles e/o di John sa molto bene: Imagine va vissuta nel quotidiano.
In questi giorni è uscito il trailer di Downton Abbey II, che sarà nelle sale cinematografiche dal 28 aprile 2022. La star indiscussa è sicuramente Maggie Smith e in questo articolo vogliamo parlare proprio di lei, la professoressa Minerva McGranitt della saga di Harry Potter, sperando di svelarvi qualche dettaglio nei suoi riguardi che magari non conoscevate.
È, senza dubbio, una delle più famose attrici inglesi, classe 1934. Nata a Ilford (quartiere londinese), il suo nome completo è Dame Margaret Natalie Smith e nella sua lunga carriera attoriale ha vinto due premi Oscar: come migliore attrice nel 1970 per il film “La strana voglia di Jean” e come attrice non protagonista nel 1979 con “California Suite”.
Nel
corso della sua vita ha collezionato, oltre alle due prestigiose statuette d’oro, anche ben tre Golden Globes, sette Bafta, quattro Emmy Awards, cinque SAGA
(Screen Actors Guild Awards) e un Tony
Award.
Iniziò la sua carriera d’attrice a teatro, con opere di Shakespeare, ma il debutto sul piccolo schermo ci fu nel 1955 con
uno show della BBC di poco conto, nel 1958 prese parte al film “Senza domani” che le fece ottenere la
candidatura al suo primo Bafta. Il balzo effettivo, però, lo fece nel 1965 con
il film “Otello”, in cui interpretava
Desdemona, che la fece automaticamente candidare ai Golden Globes, e anche
agli Oscar.
Nella storia ci viene presentato Mamoru Shuzuhara, un giovane liceale da sempre innamorato della sua compagna di classe, nonché vicina di casa, Aya Chiyono. Il nostro protagonista, però, rimane sconvolto nello scoprire che il suo amore adolescenziale andrà via dalla loro città. Il suo trasferimento coincide con il compleanno della stessa, quindi decide di fuggire con lei nei sette giorni che precedono il compleanno della ragazza, così da festeggiare per l’ultima volta insieme. Con il supporto di altri quattro compagni di classe, decidono di nascondersi in una vecchia fabbrica abbandonata. Non sanno, però, che al suo interno si nasconde Malet, un bambino thailandese ricercato per essere rimpatriato dall’ufficio immigrazione. Nei loro sette giorni di “ribellione”, i ragazzi dovranno fare i conti con loro stessi, i loro sentimenti, ma anche con lo scontro con gli adulti, passando inevitabilmente per la gogna mediatica.