lunedì 21 febbraio 2022

#Costume&Società: Alle soglie di un conflitto mondiale

Non si respirava un’aria così distesa e così rassicurante dall’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando. Se non è ancora scoppiata la guerra tra la Nato e la Russia, permetteteci di fare qualche battuta al riguardo, dopo due anni di pandemia globale, di ansia costante, a segnare gli anni Venti del duemila ci sarà anche questa sorta di corsa agli armamenti preventiva. Speriamo rimanga tale. Intanto facciamo un po’ di chiarezza: la NATO è l’organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord di alleanza, anzi, di difesa collettiva contro il blocco orientale. Ne fanno parte circa trenta paesi tra qui gli Stati Uniti e l’Italia. Perché cominciano a tirare venti di guerra? Perché l’Ucraina ha mostrato interesse verso la NATO, era intenzionata a entrarne a far parte e tutto si sarebbe concluso, ipoteticamente a livello burocratico, nel 2025. Il fatto che questa organizzazione difensiva possa camminare sempre di più verso i paesi dell’Est ha messo in allarme la Russia, per nulla intenzionata a vedere la NATO in Ucraina, paese che ha sempre considerato sotto la propria influenza. Il problema è che il presidente russo Vladimir Putin non ha alcun potere decisionale sulla NATO, non facendone parte. La libertà di scelta, tanto “sentita” dagli americani ha messo quindi in moto tutto quello che leggiamo sui giornali.

Consideriamo anche gli antefatti: nel 2014 è iniziato il problema russo-ucraino di cui stiamo vedendo il continuo in questi giorni. All’inizio ci furono una serie di episodi di violenza a Kiev, dove venne cacciato il presidente ucraino Janukovyc. Le autorità della Crimea richiese l’intervento della Russia per sedare le rivolte, quindi ne seguì l’occupazione militare. Con un referendum, i russi aggiunsero al loro territorio anche questa parte dell’Ucraina. Nonostante tutto, quello che sta succedendo è solo una delle tante volte che siamo arrivati alla soglia di uno scontro mondiale, forse ben più terribile delle due che hanno macchiato la storia dell’umanità. Per un totale di quattro volte, se non consideriamo questo 2022, l’umanità ha rischiato pesantemente la Terza (o Quarta, dipende come viene considerata la Guerra Fredda) Guerra Mondiale.

sabato 19 febbraio 2022

#Cinema&SerieTv: Il Truffatore di Tinder

Come avevamo già detto nell’articolo “Siti d’incontri” tutti (o quasi) hanno usato almeno una volta nella vita un’app per trovare l’anima gemella, l’altra metà della mela. Nel terrore di rimanere soli, affidiamo alla superficialità di un like/dislike, di uno sfogliare a destra o a sinistra a un programma che con degli algoritmi ci farà virtualmente vedere qualcuno con caratteristiche simili alle nostre o con i nostri stessi interessi. Ma cosa succede se la persona dall’altra parte si approfitta dell’ingenuità dei più fragili? Ecco, il documentario di NetflixIl truffatore di Tinder” mostra cosa succede nel fidarsi troppo dell’altro.

Attraverso le storie di diverse donne, veniamo a conoscenza di Simon Leviev (il cui vero nome è Shimon Yehuda Hayut), un giovane iraniano che attraverso un complicato - e osiamo dire ingegnoso - sistema, ha ingannato centinaia di ragazze, tutte accecate dal desiderio di essere la compagna del “principe dei diamanti”. Il primo caso che ci viene presentato è quello di Cecilie, una studentessa norvegese di 29 anni. Mentre era su Tinder, le  capitò di “matchare” (manifestare un interesse reciproco sull’applicazione) con Simon. Spulciando il suo profilo Instagram collegato all’app, la giovane si rese conto che il ragazzo conduceva una vita molto diversa dalla sua: cene d’affari, viaggi in posti esotici, pilotava jet, in pratica una persona molto benestante. Iniziò con un messaggio: “Ciao, domani parto per Londra, ci prendiamo un caffè?” 

#Disney: Ciao Alberto - Recensione

Con il film d’animazione “Luca” c’eravamo lasciati con l’omonimo protagonista in procinto di partire con la sua nuova amica Giulia per iniziare la scuola a Genova, mentre il suo migliore amico, Alberto, aveva deciso di non seguirlo ma di rimanere a Portorosso con Massimo, il padre della bambina e con il suo gatto Machiavelli. Oggi parliamo del piccolo sequel del cartone, un seguito di appena otto minuti disponibile su Disney+ chiamato “Ciao Alberto”.

Sotto forma di storia epistolare, il racconto riprende proprio da Alberto che legge una lettera di Luca, in cui i due si raccontano le esperienze che stanno vivendo. Il primo vive adesso nel piccolo borgo ligure e cerca in tutti i modi di dare una mano al lavoro di Massimo, che fa il pescatore. I tentativi di aiutarlo falliscono miseramente, perché nonostante tutto, Alberto è un bambino che ancora sa troppo poco del mondo degli umani. È dopotutto un mostro marino, che cerca di imitare l’uomo e di essere in tutti i modi degno di vivere con lui. Ogni cosa che fa si trasforma in un completo disastro, tanto da mandare a fuoco perfino la barca di Massimo, nel tentativo di fare buona impressione. Rendendosi conto di aver mandato in fumo l’unico modo che l’uomo aveva per mandare avanti la propria pescheria, pensa di averla fatta troppo grossa e Alberto fa per andarsene. Si renderà conto, però, che, malgrado i tanti guai, ha comunque trovato un padre che lo ama. Ha finalmente trovato la sua famiglia.

venerdì 18 febbraio 2022

#Cinema&SerieTv: And Just Like That...

Attenzione: l’articolo contiene spoiler.

Noi di 4Muses siamo cresciute con Sex And The City, abbiamo visto le puntate così tante volte da saperle a memoria. È la serie tv più iconica, quella che ci ha fatto sognare a soli quindici anni e forse è grazie a Carrie, Charlotte, Miranda e Samantha se abbiamo avuto la forza e il coraggio di perseguire quello che veramente vogliamo dalla vita. Essere donne in un mondo fatto su misura per gli uomini certamente non è facile, quindi è grazie al loro esempio se abbiamo capito fin da subito quanto sia importante avere accanto le proprie amiche, quanto sia fondamentale sostenersi tra donne.

A dispetto del titolo, infatti, la serie originale non dà così tanto importanza agli uomini, perché quelli passano, esattamente come le mode. Ciò che veramente conta siamo noi stesse, e il sostegno che possiamo trovare nelle persone che conoscono ogni nostra sfumatura. Tra le frasi che più ci sono rimaste impresse, troviamo sicuramente quelle di Charlotte e Big. La prima ammette alle amiche che sono loro le sue anime gemelle, il secondo ammette che: “un uomo è già fortunato se arriva al quarto posto nella vita di Carrie”.

È per questo che non smetteremmo mai di parlare di Sex And The City, e proprio per questo oggi vogliamo parlarvi di And Just Like That...

#Personaggi: Fabrizio De André

"Cosa avrebbe potuto fare alla fine degli anni '50 un giovane nottambulo, incazzato, mediamente colto, sensibile alle vistose infamie di classe, innamorato dei topi e dei piccioni, forte bevitore, vagheggiatore di ogni miglioramento sociale, amico delle bagasce, cantore feroce di qualunque cordata politica, sposo inaffidabile, musicomane e assatanato di qualsiasi pezzo di carta stampata? Se fosse sopravvissuto e gliene si fosse data l’occasione, costui, molto probabilmente, sarebbe diventato un cantautore. Così infatti è stato ma ci voleva un esempio"

Oggi è il compleanno di Fabrizio De André, uno dei poeti più grandi che il ventesimo secolo abbia visto nascere.
Come abbiamo detto nell'articolo "L'equazione", diamo il nostro meglio se scriviamo articoli con quell'emotività che contraddistingue tutte e quattro noi di 4Muses e ne siamo ancora fermamente convinte, ma lo diciamo sinceramente: non ci sentiamo degne di scrivere un articolo su una qualsiasi delle sue canzoni.
Lo abbiamo fatto una volta parlando della Ballata dell'amore cieco (o della vanità) in un articolo pubblicato quasi due anni fa che oggi considereremo più un "Pensieri" che altro e decisamente non ci sentiamo di rifarlo.

giovedì 17 febbraio 2022

#Pensieri: “Qualcosa accadrà...”

“Io non so fare regali, quindi se vuoi un regalo da me, dimmi esattamente ciò che desideri”. Questa è una delle prime frasi che dico sempre a chi ho appena conosciuto. C’è chi ha commentato dandomi dell’egoista o superficiale, e anche se nella realtà alzo le spalle e rispondo con: “Ok.”, quando qualcuno fa considerazioni non richieste sul mio conto, perché non ho alcun interesse nel giustificarmi, qui mi sembra giusto approfondire meglio. Dopotutto la categoria Pensieri è una pagina di diario, ne approfitto.

#Arte: La metamorfosi di Narciso

Nel corso dei secoli, molti pittori si sono ispirati ai grandi miti del passato per la loro produzione artistica. Uno dei personaggi della mitologia che ha da sempre affascinato gli autori è il mito di Narciso. Abbiamo già parlato dell’opera di Caravaggio, mentre oggi vogliamo analizzare quella di Salvador Dalí, chiamata “La metamorfosi di Narciso”, realizzata tra il 1936 e il 1937.

Il mito racconta di questo ragazzo bellissimo, in grado di catturare l’interesse sia degli uomini che delle donne. Nessuno sembrava, però, colpire di rimando il giovane, che si limitava a lasciare una scia di cuori infranti al suo passaggio. Per via del suo cuore gelido, gli dèi decisero di punirlo, facendo sì che si innamorasse del suo stesso riflesso su uno specchio d’acqua. Incapace di toccare qualcosa di intangibile come un riflesso, Narciso morì - qui i miti divergono, chi dice che morì affogato nel tentativo di raggiungere se stesso e chi racconta invece che si lasciò morire di stenti. Nel luogo dove esalò l’ultimo respiro, nacquero dei fiori bellissimi, i narcisi, appunto.