sabato 27 novembre 2021

#Cinema&SerieTv: The Guilty (2021) - Recensione

Se avete voglia di vedere un film che vi tenga letteralmente incollati allo schermo, allora “The Guilty” fa proprio al caso vostro. Uscito quest’anno e da pochissimo disponibile nel catalogo Netflix, il film è diretto da Antoine Fuqua (di “Attacco al Potere”) e prodotto da Jake Gyllenhaal, che è anche il protagonista della storia.

La verità vi farà liberi” [Giovanni, 8:22]

In “The Guilty”, remake dell’omonimo film del 2018, seguiamo una giornata al centralino del 911 dal punto di vista di Joe Baylor, un ufficiale della polizia di Los Angeles. Tra le tante chiamate di soccorso, a volte anche inutili, una cattura particolarmente l’attenzione del nostro protagonista, che passerà ventiquattro ore ad aiutare una donna dal presunto sequestro del marito. Stressato, con un divorzio alle spalle e un’accusa di omicidio, Joe metterà in campo tutto se stesso per aiutare la donna, anche se capirà che nulla è mai davvero come sembra.

#SullaStrada: Trieste

In questi giorni una delle città più chiacchierate d’Italia è stata senza dubbio Trieste. Sappiamo che in molti si sono chiesti: “Ma cosa c’è a Trieste, oltre all’ormai noto porto? Che storia ha questa città?” Beh, eccoci qui a dirvelo. Ammettiamo che sono passati anni dal nostro ultimo viaggio nel Friuli-Venezia Giulia, quindi se qualche abitante dei dintorni vuole aggiungere qualcosa, non esiti a scriverci! 

venerdì 26 novembre 2021

#Costume&Società: La Regina Pazza

Spesso tendiamo a scordare che la violenza psicologica faccia più danni rispetto a quella fisica.
Nel corso della storia, sono state tante le donne che, per coercizione psicologica degli uomini (ma non solo), hanno avuto ripercussioni gravi nella loro vita. Ma a volte basta anche una sola diceria per mandare a rotoli la reputazione di una persona.
Questo è il caso della Regina Giovanna di Castiglia, e oggi racconteremo la sua storia. Forse non tutti hanno familiarità con questa regnante spagnola, ma è passata alla storia come “Giovanna la pazza” (Juana la loca).

Sciogliamo subito il primo dubbio: era davvero pazza? No, o almeno, non all’inizio. A tacciarla di pazzia fu per lo più suo padre, i cui intrighi trascinarono Giovanna in una spirale di morbosità affettiva e la resero una vittima inconsapevole di ciò che le stava accadendo intorno. Vi basti pensare che dei suoi settantacinque anni di vita, quarantasei li passò in carcere.
Se uno non è pazzo, ci diventa; ma andiamo con ordine.

#Spettacolo: La final girl di Ultima notte a Soho

Vi abbiamo già parlato del film “Ultima notte a Soho” e non abbiamo voluto inserire spoiler in quella recensione, ma oggi vorremmo scendere nei dettagli parlandovi più approfonditamente della protagonista: Eloise (Thomasin McKenzie). Vi faremo degli spoiler sul film, proprio per poter cercare di porre l’attenzione su tutte le caratteristiche che la riguardano. In particolare ci concentreremo su archetipi e simbolismi che è possibile individuare con un’attenta visione al cinema.

giovedì 25 novembre 2021

#MustToWatch: Ultima notte a Soho, no spoiler

Visto una volta sola, in sala cinematografica, ma entrato a pieno diritto nei nostri MustToWatch. Il film di cui vi vogliamo parlare oggi è “Ultima notte a Soho”; uno sci-fi che vi trasporterà, con mistero, all’interno della Londra degli anni ’60, per spingervi a guardare un noir dal twist inaspettato.

Cercare di definire la trama di questo film, senza fare spoiler, non è per niente semplice. Come dice il titolo stesso siamo a Soho, un quartiere situato a sud di Londra che - soprattutto in passato - era noto per le frequenti sparizioni che avvenivano tra le sue strade.
Per intenderci, Soho non è distante dalla famosa Picadilly Circus, eppure tra le sue stradine sono stati registrati moltissimi cold case.

#Pensieri: L'arte dell'autocritica

2017
"Anche meno Silviè"
È quello che ho scritto sotto a un post di Instagram in cui veniva chiesto di scrivere tre parole che avremmo voluto dire al "noi stessi" di diciotto anni.

"Anche meno" è una di quelle cose che molto spesso si dice scherzando, ma io ero serissima e mi sono immaginata davvero di dirlo - a brutto muso e anche piuttosto arrabbiata - alla me di diciotto anni.
Ma anche di diciassette. E di sedici. E di quindici.
Vabbè avete capito, dalla metà dei miei quattordici anni (circa) fino ai miei quasi vent'anni è stato tutto un "anche meno Silviè".

In molti mi direbbero che sono troppo dura con me stessa, ma la realtà è che è necessario ogni tanto essere un po' realisti, senza quegli stupidi giudizi che ci piace dare fin troppo spesso su quanto una cosa può essere "troppo" o "troppo poco".
Tra tutti i giudizi, "troppo" e "troppo poco" sono i due che sopporto di meno.

mercoledì 24 novembre 2021

#Arte: Can't Help Myself

"L'arte non può toccare veramente la gente a livello emotivo, ma ti pare? Non è possibile che una tela, una scultura o un'installazione riescano a entrare nel cuore di qualcuno ed emozionare così profondamente."
Ci è stato detto così tante volte che non siamo nemmeno più in grado di ricordarci quante. Ma  in molti hanno avuto la presunzione e l'arroganza di permettersi di pronunciare queste parole. Scusateci se siamo subito così dure, ma sentirsi ripetere sempre la solita solfa dopo un po' stanca, e tra l'altro gli assolutismi ci stanno a dir poco antipatici.
Insomma, ma se noi (o chiunque altro) vogliamo emozionarci di più per dei tagli su una tela invece che per un dipinto di Tiziano saranno problemi nostri? Non credete sia un po' troppo andare a mettere bocca sull'emotività degli altri?