È passato da pochi giorni il suo compleanno, ovvero il 10 novembre, e noi non possiamo fare a meno di celebrare il suo genio. Classe 1960, Neil Gaiman è uno scrittore, fumettista, giornalista, sceneggiatore televisivo e radiofonico britannico. Nato a Portchester, la sua personalità così eclettica ci ha da sempre affascinato e il suo lavoro ha rapito il nostro cuore. È capitato diverse volte che ci ritrovassimo a parlare delle serie tv che sono state tratte dalle sue opere, per esempio “Sandman” e “American Gods”; perciò adesso vogliamo concentrarci sulla sua biografia.
Lui è un esempio di perseveranza e di quanto l’arte possa essere davvero una via alla quale si è destinati. Prima di intraprendere la sua carriera da scrittore, infatti, è stato rifiutato diverse volte dagli editori. La sua speranza, tramite la carriera giornalistica, era quella di costruire una reta lavorativa che potesse supportarlo nella pubblicazione. Durante quegli anni si è dedicato alla scrittura di diverse recensioni, specie in ambito musicale per la rivista “Knave”, tanto da riuscire a pubblicare il suo primo libro: una biografia dei Duran Duran.
A fine degli anni ’80 ha scritto “Niente panico: Guida terrestre per i lettori di guida galattica per gli autostoppisti” in collaborazione con Douglas Adams autore della trilogia in cinque parti di “Guida galattica per autostoppisti”. Libro che recentemente è stato ripubblicato nella collana Oscar Draghi della Mondadori in versione double face. “Niente panico” si pone, dunque, come una guida che racchiude in sé diverse curiosità legate alla scrittura della serie e alla vita di Adams. In un certo senso, Gaiman completò l’opera rileggendo la biografia di un suo caro amico. Le avvenute di Arthur Dent, il protagonista di Gaiman, è un umano che cerca di salvare la propria casa dai bulldozer che la vorrebbero demolire per costruire un’autostrada. Per un brutto tiro del destino, la giornata del nostro protagonista termina con la distruzione di tutta la Terra, ma non vi diciamo altro per poter spronarvi alla lettura.
Da questa pubblicazione ne è derivata una proficua collaborazione con Terry Pratchett, scrittore con cui ha preso vita “Good Omens” pubblicato nel 1990. Il titolo in italiano è “Buona Apocalisse a tutti!” e com’è intuibile, il romanzo è una commedia metafisica sull’avvento dell’Apocalisse contenemte elementi parodistici proprio sulla società moderna. Da ciò ne è stata tratta una storia le cui due stagioni sono disponibili su PrimeVideo.
I suoi vent’anni sono stati caratterizzati anche dalla proficua ondata di scrittori britannici che invase la DC Comics. Gaiman, infatti, è stato uno degli autori che ha iniziato a lavorare per la famosa casa di produzione fumettistica. Proprio grazie all’amicizia con Alan Moore è stato instradato in questa carriera e con Dave McKean ha avuto modo di scrivere e pubblicare due comic-book: “Casi Violenti” e “Signal to Noise”. Per la DC, invece, ha avuto modo di lavorare alla produzione della serie limitata di “Black Orchid”. Molte delle sue opere sono purtroppo inedite nel nostro territorio.
Sempre per DC, sotto l’etichetta Vertigo, ottiene la consacrazione come sceneggiatore grazie ai fumetti di “Sandman”. Netflix ha recentemente preso le storie dell’omino del sonno per la produzione di una sua serie tv. La collana è stata pubblicata dal 1988 al 1996 ed è stata considerata dalla rivista Entertainment Weekley come la quarantesima opera letteraria tra le migliori cento. La sua trama e i suoi testi sono giudicati qualitativamente elevati perché sono vicini alla filosofia, alla storia e alla teologia, rappresentando un raro caso di commistione tra diversi generi narrativi. In Italia la serie ha esordito nel 1991 e nel 2006 Planeta DeAgostini ha iniziato l’intera ristampa in ventuno albi da novantasei pagine. Nel 2020, invece, i diritti sono stati acquisiti dalla Panini Comics che ha pubblicato un cofanetto contenente i dieci volumi della serie più i prequel “Overture”, la raccolta “Notti Eterne” e il racconto illustrato “Cacciatori di Sogni”.
I suoi molteplici interessi gli hanno permesso di avvicinarsi alla televisione e alla scrittura di diverse sceneggiature, uno di questi è “Nessun Dove” tratto dal suo stesso romanzo. Uno sceneggiato inglese che ha avuto un notevole riscontro dal suo pubblico, tanto da diventare un appuntamento imperdibile per i suoi fruitori.
Nel corso della sua carriera si annoverano opere come: “Stardust” e “Coraline”, romanzi divenuti film cult per i ragazzi di ogni dove. In molti casi, è stato lui stesso a scrivere gli adattamenti delle sue stesse opere o ne ha comunque preso parte collaborando con altri sceneggiatori e registi. La sua penna è sempre stata caratterizzata da una grande ironia, un tagliente cinismo e un sapiente occhio nella rilettura della nostra società attraverso la lente mitologica. Tutta la sua carriera, vogliamo nuovamente sottolinearlo, è un chiaro esempio di come l’amore per l’arte sia in grado di spingere l’uomo a vagliare e viaggiare attraverso i suoi confini.
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