mercoledì 5 luglio 2023

#Cinema&SerieTv: Black Mirror 6, il flop di Netflix - part.1

Possiamo tutti concordare che, da quando è stata acquistata da Netflix, Black Mirror non è più la stessa. Fino alla terza stagione, epoca in cui la piattaforma di streaming possedeva solo i diritti distributivi, la serie è rimasta fedele a se stessa trattando di questo futuro (talvolta passato) distopico. Un mondo in cui la tecnologia che attualmente usiamo viene portata allo stremo delle sue conseguenze. La sensazione di inquietudine che, puntata dopo puntata, veniva trasmessa al pubblico era senza equali. Un mondo così vicino, ma allo stesso tempo spaventoso in cui si poteva intravedere quel fondo di attuale verità.

La quinta stagione aveva iniziato a palesare i primi segni di cedimento, ma erano ancora ben presenti i principi che governavano la sua narrazione. Nel 2018 era anche stato lanciato il film interattivo “Bandersnatch” che se da un lato si presentava come una novità narrativa, dall’altra non ha convinto a pieno il suo pubblico. Le possibilità di scelta erano veramente ridotte e ciò spingeva verso dei finali comunque pilotati. Paradossalmente era più innovativo e “istruttivo” il gioco che era stato implementato su Netflix Italia in occasione del suo lancio. La possibilità di scelta sulle azioni di un essere vivente, aveva fatto in modo che emergesse il complesso di Dio che tutti noi teniamo seppellito. La facilità con cui scegliamo per altri, senza pensare alle possibili conseguenze, è stata da monito per un breve periodo.

Tornando alla serie, però, era ancora possibile intravedere quei risvolti tanto temuti della nostra società. Una popolazione mondiale governata dall’individualismo, dal protagonismo e dall’egoismo che usa le tecnologie solo per fini personali (di qualsivoglia natura essi possano essere). Sentimenti e relazioni messe a dura prova da elementi esterni, l’illusione di controllo sull’altro e sulla propria vita, ecco alcune delle tematiche che era possibile esplorare, ma adesso? Adesso cosa resta di quella meravigliosa serie?

martedì 4 luglio 2023

#Libri: Posto sbagliato, momento sbagliato

Ci sono libri buoni, libri brutti e libri speciali. Posto sbagliato, momento sbagliato di Gillian McAllister è un buon libro. Un thriller/poliziesco capace di rendere la lettura scorrevole che non tedia il lettore, facendogli assaporare un'esperienza piacevole ma non indimenticabile. 

lunedì 3 luglio 2023

#Disney: Indiana Jones e il Quadrante del Destino - Recensione (No Spoiler)

Lo scorso 28 giugno è arrivato nelle sale italiane 
Indiana Jones: Il quadrante del destino”. Il pubblico così tornerà all’interno di quelle atmosfere che hanno reso iconico questo personaggio negli anni ’80.

Tornano, dunque, tutte le tematiche che hanno reso Indy un eroe per (almeno un paio di) generazioni, ma dopo il flop del quarto capitolo ci si avvicina a questa pellicola con qualche remore. Vedere Harrinson Ford che a ottant’anni impugna, nuovamente, la sua frusta è abbastanza strano.

#StorieRomane: Castel Sant'Angelo

Quando vi abbiamo parlato della fuga di Benvenuto Cellini, ci siamo accorti che non abbiamo mai parlato di Castel Sant’Angelo e questa dimenticanza è del tutto imperdonabile. Non solo perché è uno dei nostri luoghi preferiti, ma anche perché è stato il museo più visitato d’Italia nel 2022.  

venerdì 30 giugno 2023

#Cinema&SerieTv: Blockbuster

Blockbuster
, serie sbarcata a Novembre 2022 sulla piattaforma Netflix, viene cancellata un mese dopo per la scarsa popolarità ricevuta. Creata da Vanessa Ramos, già autrice di serie come Superstore e Brooklyn Nine-Nine. Da quest’ultima serie viene anche Melissa Fumero, la razionalissima Amy Santiago, che in Blockbuster interpreta Eliza Walker, metodica, organizzata e amabile. La serie non si poneva grandi obiettivi se non quello di puntare sul senso nostalgico dei millenials. Purtroppo non possiamo ammettere che lo scopo sia stato raggiunto. 

#Cinema&SerieTv: A Thousand and one - Recensione

“A Thousand and One”
è il lungo metraggio d’esordio alla regia di A.V. Rockwell, vincitore al Sundance come “miglior film drammatico”, adesso si avvicina alle sale italiane partendo dal concorso di Taormina.

Una storia drammatica, dunque, quella che vede come protagonista Inez (la cantante Teyona Taylor) e una New York vorace e frenetica. La ventiduenne è appena uscita di prigione e tenta di riprendere i contatti con chi l’attesa, in più si affanna alla ricerca di un lavoro offrendo per la strada di acconciare e tagliare i capelli dei passanti. Tutto sembra frenetico, rapido, la voglia di riappropriarsi della propria vita che viene però interrotta dall’incontro con Terry. Lui, un ragazzino di soli sei anni, che sembra avercela con lei; non le rivolge parola, ma allo stesso tempo scappa dalla casa famiglia in cui è in affido per poterla raggiungere. Sembrano conoscersi, sembrano effettivamente madre e figlio che devono riprendere il loro percorso di vita insieme. Così Inez decide di portarlo via, di tenerlo con sé, di non lasciarlo nuovamente in quel circuito di affidi e rinunce. Lo porta in un appartamento nel quartiere di Harlem e se lo tiene stretto.

giovedì 29 giugno 2023

#Cinema&SerieTv: Ruby Gillman - Recensione

Ruby Gillman
arriva in sala il 29 giugno e sembra quasi essere la risposta della Dreamworks alla Sirenetta della Disney. Perché? Beh… fisicamente i personaggi che si contrappongono sulla scena ricordano un po’ tanto la versione teenager di Ursula e di Ariel, ma questa volta è il tentacolare Kraken a essere l’elemento positivo del film.

Ruby Gillman, una ragazzina di sedici anni, scopre un segreto che le è stato da sempre taciuto da parte di sua madre: loro sono dei kraken. Non che non si fosse resa conto di possedere delle branchie o di essere tentacolare, ma non credeva di esser proprio lei il mostro che gli umani descrivono da secoli. Quella di diventare giganteschi, una volta entrati in contatto con l’acqua, è una caratteristica tutta femminile di questa specie. Ciò permette loro di potersi quasi mimetizzare tra gli umani, spacciandosi per canadesi dalla pelle viola. Strano, no? Ma del resto il target di questa pellicola è chiaro fin da i primi istanti. Stiamo guardando un prodotto per pre-adolescenti che non vuol neanche tentare di parlare col pubblico di accompagnatori che possiede qualche anno in più.

Le tematiche, dunque? Il cambiamento del proprio corpo, la verità taciuta e, soprattutto, l’amicizia e la fiducia mal riposte.