Penso sia arrivato il momento di scrivere questo articolo, anche se qualcosa lo abbiamo già anticipato con “La matrice della rimembranza”. Scrivo sperando che questo articolo della categoria “pensieri” non equivalga a una prenotazione all’inferno nel girone dei golosi.
Partiamo da una base antropologica. Il concetto di dolce sembra associato per tutti a qualcosa di gradevole. Lo riteneva già Burke nel lontano Seicento, quando scrisse di come la sensazione del gusto dolce corrisponda al piacere per tutti gli esseri umani. Una figura retorica scaturita dalla sensazione del palato che successivamente si è riversata attraverso la sinestesia anche ad altre esperienze.