lunedì 3 ottobre 2022

#Pensieri: Yes, Father?

Ammettiamolo: la visione di Fleabag può portarci alla scomunica. Non vi preoccupate, questo articolo non avrà i toni bassi di una qualsiasi cotta adolescenziale, ne abbiamo già parlato nell’articolo dedicato alla serie tv.
Comunque sia, anche se vogliamo analizzare in modo più approfondito la relazione tra Fleabag (Phoebe Waller-Bridge) e il Prete (Andrew Scott), la scomunica è sempre dietro l’angolo.

Attenzione: l’articolo contiene spoiler, vi consigliamo di leggerlo solo dopo aver concluso la visione della serie tv.

P.s. sì, lo so che sto su Pensieri, ma il contenuto dell’articolo è condiviso da tutti e quattro, quindi abbiamo voluto lasciare il noi. Daje.

#Cinema&SerieTv: Omicidio del West-End - Recensione

Londra West-End, 1953
, la centesima messa in scena di “Trappola per topi” ha appena chiuso i sipari e un omicidio tinge di rosso i festeggiamenti dell’intera compagnia teatrale. Il regista americano Leo Köpernick (Adrien Brody) è stato ritrovato sulla scenografia privo di vita; il suo compito era quello di dirigere il riadattamento cinematografico dell’opera teatrale, ma a quanto pare qualcuno non era d’accordo. Sul crimine interviene l’ispettore Stoppard (Sam Rockwell), aiutato nelle indagini dall’agente Stalker (Saoirse Ronan). Una compagine alquanto particolare, considerati i loro differenti approcci.

Al pubblico in sala si apre uno stravagante modo di trattare un giallo di Agatha Christie senza farlo sul serio. Quella diretta da Tom George è una pellicola che gioca col giallo e si riappropria dei canonici codici del genere, rimescolandoli col fine di creare una commedia divertente pur avendo un omicidio a farle da sfondo.

sabato 1 ottobre 2022

#Cinema&SerieTv: Fate, seconda stagione - Recensione

Dopo una prima stagione piuttosto deludente, non abbiamo potuto fare a meno di bingewatchare le nuove puntate approdate su Netflix di: Fate, The Winx Saga. Abbiamo dei miglioramenti e l’occhio è stato sufficientemente strizzato ai fedeli spettatori delle fatine colorate, tanto da rendere appetitosa l’attesa della prossima stagione.

L’articolo, ovviamente, conterrà spoiler. Quindi siete in tempo a non leggere nulla se non avete ancora visto le sette puntate.

#Pensieri: Tu non esisti

Nel 2017 Marco Masini fece uscire il brano “Tu non esisti”, contenuto nell’album “Spostato di un secondo”, che prende il nome dal brano che portò a Sanremo dello stesso anno, arrivando dodicesimo. Dire che mi sono da subito innamorata, di “Tu non esisti”, è dire poco. Come mi capita per molte canzoni che poi faranno parte della mia vita, l’ho praticamente dimenticata, per riscoprirla qualche mese dopo, quando uscì in duetto assieme a Fabrizio Moro. In un certo senso, è come se al mio inconscio servisse il tempo necessario per processarla.

Non è facile scrivere questo articolo, ma oggi sono in vena di scritture difficile. “Tu non esisti” parla di un amore finito, e fino a qui è abbastanza ovvio. Peccato che io la dedico al mio più grande amore, a quello che non sono mai riuscita a lasciare andare, a quello che appartiene al passato, sì, ma di una vita precedente.

venerdì 30 settembre 2022

#Racconti: Diversamente Favola

Voce Narrante: C’era una volta una principessa imprigionata nel suo castello che aspettava da lungo tempo l’avvento del principe azzurro e…

Spettatore: Ma no! Che cos’è questo cliché! E poi è alquanto sessista far ricoprire alla donna sempre il ruolo della vittima da salvare.

Voce Narrante: C’hai pure ragione, riproviamoci…

Spettatore: E mi raccomando, se vuoi raccontare una favola non farla troppo distante dalla modernità.

Voce Narrante: Pure questo… aspetta che penso qualcosa…

#Pensieri: Ombra custode

L'ombra nera mi guarda, è leggermente inquietata per il fatto che io possa vederla, ma continua comunque a guardarmi e forse si sente in colpa. È inutile che chiedo cosa voglia da me, tanto non mi risponde e non possiamo capirci. Penso voglia solo minacciarmi, ma da quanto capisco può fare poco nella sua condizione.

giovedì 29 settembre 2022

#Costume&Società: L'abitazione come museo

Qui è dove inizia e finisce la giornata di ogni persona che ha la fortuna di poter contare su di un tetto sulla propria testa.

Nasce e muore il giorno, l’inizio e la fine dell’oggi.

Ormai è un ambiente così famigliare che quasi non ci sembra più neanche separato dal nostro corpo.

Il nostro ambiente e la nostra casa (e per molti anche il proprio quartiere) sono parti integranti di noi, dell’esperienza solida che si è stabilizzata nel nostro stato mentale.

Ma è tutto così naturale ormai, tutto così ordinario. Quel mobile posizionato vicino l’ingresso, l’orientamento del letto e della scrivania. Le cose sistemate sistemicamente secondo il nostro ordine mentale, l’ordine tutt’altro che aleatorio degli oggetti che occupano quello spazio con una naturalezza inaudita.

Quanto di questo può rivelare il nostro quieto (o inquieto) vivere ?