sabato 21 maggio 2022

#Costume&Società: Bandiere LGBTQ+ (parte 1)

Quando si parla del mondo LGBTQ+ sono numerosi i termini e soprattutto i simboli di un determinato orientamento sessuale e identità di genere (ma non solo).
Sebbene noi di 4Muses siamo ben consapevoli del fatto che al Pride Month manchino ancora quattro mesi, nell'articolo di oggi (che è solo una prima parte) vogliamo comunque provare per quanto possibile a elencarvi alcune delle tantissime bandiere esistenti e a sollevarvi qualche dubbio.

Prima fra tutte è la bandiera arcobaleno "classica", disegnata da Gilbert Baker nel 1978 per la Festa della Libertà Gay di San Francisco; la bandiera fu progettata per dare un'alternativa al triangolo rosa capovolto utilizzato per le persone omosessuali nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nella versione del '78 la bandiera era composta da otto strisce orizzontali: il rosa, il rosso, l'arancione, il giallo, il verde, il celeste, il blu e il viola; il rosa e il celeste furono eliminati un anno dopo.
La bandiera è stata rielaborata nel 2018 da Daniel Quasar e vede l'aggiunta dei colori della bandiera transgender e quelli che simboleggiano le minoranze di colore (il nero e il marrone).

#Cinema&SerieTv: Glee

Attenzione, questo articolo contiene spoiler sulla serie.

Diciamocelo: “Glee” è una di quelle serie tv che – per quanto può essere stata significativa durante gli anni dell’adolescenza e preadolescenza di milioni di ragazzi e ragazze – non è affatto bella, e ce ne siamo rese conto solo riguardandola recentemente.
E questo non vuol dire che non sia stata significativa per noi, ma semplicemente che quando una cosa è cringe da morire, è cringe da morire e basta.

D’altronde com’è che si dice? Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace.

venerdì 20 maggio 2022

#Pensieri: La forza della vita

Ho questo articolo in testa dalle prime settimane di vita di 4Muses, ma non ho mai trovato la forza per scrivere quello che effettivamente vorrei dire. Neanche adesso, mentre sto alla quarta volta che ricomincio con l’introduzione, ho questa forza. Cosa mi ha spinto, quindi, a mettermi al computer e documentare quelli che sono stati i miei pensieri suicidi in adolescenza? Una frase – neanche a farlo apposta – detta da Silvia.
Un sabato di aprile siamo andate tutte e quattro al centro commerciale Maximo, per fare shopping da Primark. Risparmio ogni dettaglio, dicendo solo che mentre guardavo la partita Inter-Roma e cercavo di placare un attacco di panico, (no, non per il risultato) ho scritto alle altre, nel gruppo “Parlare” che utilizziamo solo ed esclusivamente per tirare fuori ciò che abbiamo dentro.
A sera, quando il più era ormai stato detto, Silvia mi manda un audio in privato, descrivendo il nostro rapporto. Ci amiamo tantissimo tutte e quattro, ma lei, più delle altre due, sa esattamente cosa dirmi e come dirmelo. Mi ha domandato se sapessi il perché il nostro rapporto sia anche agli occhi degli altri così profondo, e io le ho risposto: “Perché noi due abbiamo passato quel Dolore, abbiamo non solo percepito la Forza della Vita, o Spirito Santo, che dir si voglia, ma continuiamo a vivere e agire tramite quella energia.
Le ho citato vari versi della canzone di Paolo Vallesi, “La forza della vita”. Questa canzone, inutile dirlo, è stata tra quelle che ho utilizzato come faro nella tempesta. Inizialmente la ascoltavo, dicendomi: “Tanto prima o poi sentirò questa forza”, e ora posso dire che c’è sempre, ma aspetta solo il momento giusto per esprimersi.

#Arte: L'arte di vivere

Siamo fermamente convinte che l’arte surrealista celi nelle sue opere una magia affascinante: quella di dare al soggetto molteplici significati a seconda dello spettatore. Artisti come De Chirico, Frida e ovviamente Magritte dipingevano mettendo nelle loro opere elementi onirici, in grado di suscitare reazioni diverse, riflessioni diverse e tutte ugualmente giuste.

Oggi vogliamo parlarvi de “L’arte di vivere”, realizzata nel 1967. Si tratta di un olio su tela dal forte carattere allegorico. René Magritte ci presenta il busto di un uomo, vestito in giacca e cravatta, mentre sopra di lui galleggia un pallone arancione, con tanto di occhi, naso e bocca. L’uomo è su una balconata in pietra e alle sue spalle si ergono delle montagne.
Qual è allora il significato che si cela al suo interno?

giovedì 19 maggio 2022

#Cinema&SerieTv: Bang Bang Baby - Parte 1

Lo scorso 28 aprile sono arrivate le prime cinque puntate di Bang Bang Baby, una nuova serie tv italiana che gioca con i linguaggi e i codici già noti al pubblico per poter scrivere un genere del tutto originale.

La storia trae origine da un romanzo autobiografico: “L’intoccabile” (edito Speling Kupfer) scritto da Marisa Merico, nipote della terribile Maria Serraino, matrona della cosca regina di ‘ndragheta. Nonna e nipote, infatti, ispirano Alice e “Nonna Eroina”, infatti, già dalle prime puntate è possibile evincere come l’epilogo per la protagonista non sarà tanto dissimile dalla storia vera: Marisa Merico che si è recata a Milano, dall’Inghilterra, per poter ritrovare il padre diventando un sicario e un corriere della droga. Ovvio è che noi non conosciamo il destino di Alice, nonostante le premesse di fiction siamo affini a quelle della storia reale.

#Libri: La ninfa costante

Da amanti della letteratura ammettiamo di non aver mai letto “La ninfa costante”, di Margaret Kennedy. Il romanzo è uscito nel 1924, ma grazie alla Fazi Editore oggi, 19 maggio, potete acquistarlo nella sua ultima ristampa.
Margaret Kennedy non è conosciuta dai molti, noi per prime non abbiamo sentito il suo nome, quindi quando la Fazi Editore ci ha proposto il romanzo, lo abbiamo scelto senza alcuna esitazione. Al solito, non ne siamo rimaste deluse.
Fin dalle primissime pagine siamo letteralmente catapultate in un’altra realtà, come se fossimo tornate indietro nel tempo grazie a un viaggio spazio-temporale. Amiamo tantissimo la letteratura di inizi Novecento e se non avessimo avuto molti eventi nell’ultima settimana, sicuramente avremmo finito il romanzo in soli due giorni. 

mercoledì 18 maggio 2022

#Costume&Società: Cosa è il TEDx

Lo scorso 29 aprile si è tenuto il TEDxSapienzaU, un giorno nel quale gli studenti dell’Ateneo romano si sono messi in gioco costruendo un evento all’altezza dei TED Global che si tengono ogni anno in diverse location su diverse tematiche. Ma in molti non sanno cosa il TED sia e cosa voglia dire prendervi parte, cerchiamo quindi di ripercorrerne la storia.

TED è un acronimo che vuol dire: Technology Entertainment Design, una serie di conferenze chiamate anche TED talks proprio per la loro natura “discorsiva”. Sono gestite e organizzate da un’azienda privata statunitense no-profit e hanno lo scopo di “divulgare” il sapere secondo differenti tematiche. Fu fondato da Richard Saul Wurman e Harry Marks nel 1984 e si svolge con cadenza annuale dal 1990. Nel corso del tempo diverse licenze vennero rilasciate in giro per il mondo, tanto che nel 2016 si contavano circa ventiquattromila conferenze TED, disponibili alla fruizione gratuita sul loro sito ufficiale. Sotto la licenza CreativeCommons, infatti, è possibile guardare le conferenze provenienti da ogni dove con semplici sottotitoli in più di cento lingue.