Attenzione: questo articolo potrebbe essere scritto stile fangirl su Jonah.
Pagine
- Home page
- Chi siamo?
- Collabora con noi!
- Anime
- Arte
- Cinema & Serie Tv
- Comicità
- Costume & Società
- Disney
- Divina Commedia
- Harry Potter
- Intervista
- Libri
- Marvel
- Metafisica
- Mitologia
- Musica
- Must to...
- PennyLane
- Pensieri
- Personaggi
- Racconti
- Royal Family
- Spettacolo
- Star Wars
- Storie Romane
- Sulla Strada
- The Beatles
- Venezia80
- Videogiochi
martedì 11 gennaio 2022
#Cinema&SerieTv: Superstore
Attenzione: questo articolo potrebbe essere scritto stile fangirl su Jonah.
lunedì 10 gennaio 2022
#Musica: Non si nomina Bruno
La canzone che troviamo letteralmente ovunque è “Non si nomina Bruno”, direttamente dal nuovo cartone animato della Disney “Encanto”. Oggi non parliamo del film, lo abbiamo già fatto qui, ma proprio della canzone sopracitata e di quanto le voci che mettiamo in giro abbiano un negativo impatto sulla persona.
È immediato il collegamento a un altro film presente su Disney+, ovvero a “Luca”. Lì il riferimento a “Bruno” era un pensiero negativo, alla vocina interiore che ci scoraggia e butta giù, quindi cosa dicevano i due protagonisti della serie? “Silenzio, Bruno”. Zittire quei pensieri che non riescono a farci abbandonare le nostre zone comfort per aprirci al nuovo non è poi tanto diverso dallo scacciarle. Come se le nostre paure portino sfortuna alla vita che vogliamo.
Bruno, nel film “Encanto”, non è altro che il simbolo del male, la vittima del marchiare qualcuno perché diverso. Il suo potere sembra condizionare completamente la sua esistenza. Unico figlio maschio di Abuela, è anche quello che ha avuto il dono peggiore. Un po’ come una Cassandra moderna, il poveretto non può che ritirarsi a guardare da lontano la propria famiglia che lo rinnega in tutti i modi. La prima parte della canzone viene cantata da zia Pepa, la Madrigal in grado di controllare i fenomeni metereologici.
#Cinema&SerieTv: Two Weeks To Live - Recensione
sabato 8 gennaio 2022
#StorieRomane: Largo di Torre Argentina
#DivinaCommedia: Canto VIII
Nel settimo canto c’è un’introduzione di quello che è l’ottavo: troviamo infatti già gli iracondi, ma ora andremo a conoscerli meglio, in maniera più approfondita.
venerdì 7 gennaio 2022
#Cinema&SerieTv: L'uomo dei ghiacci - Recensione
#Arte: Narciso di Caravaggio
Canta Anastasio nel brano “Narciso”. Il mito di questo incantevole giovane viene raccontato ne “Le Metamorfosi” di Ovidio. È la storia del bellissimo cacciatore, figlio della ninfa Liriope, crudele al punto di spezzare i cuori di tutti quelli che se ne innamoravano. Su di lui gravava una pericolosa profezia, ovvero che non avrebbe raggiunto la vecchiaia se avesse conosciuto se stesso. Uomini e donne non riuscivano a essergli indifferenti. Perfino Eco stessa cade vittima del suo fascino, sparendo.
Per il suo cuore di ghiaccio, viene punito dagli dei e perde la testa per il suo stesso riflesso. Mentre si china sullo specchio d’acqua, perde completamente se stesso, lasciandosi morire di stenti. Oggi vogliamo proprio parlare di lui, di Narciso, ma facendo riferimento all’opera di Caravaggio, realizzata tra il 1594 e il 1596 e oggi custodita a Palazzo Barberini, presso la Galleria Nazionale d’arte antica.