martedì 23 novembre 2021

#MustToRead: Cronache di un gatto viaggiatore

La sezione “must to read” non è composta da moltissimi libri, ma perché siamo convinte che solo alcuni meritino di stare in quella particolare categoria. Non può mancare in quella lista un libro che abbiamo letto di recente, nato dalla penna di Hiro Arikawa, “Cronache di un gatto viaggiatore”.

Noto come caso editoriale prima in Giappone e poi a livello mondiale, questo romanzo (uscito nel 2021) di neanche trecento pagine ha conquistato il nostro cuore per la delicatezza della storia. Nel libro, viene raccontata la storia da Nana, un gatto maschio nato come randagio e poi preso in casa da Satoru Miyawaki. La loro è un’amicizia quasi simbiotica, costruita passo dopo passo. Nana, chiamato così per la coda a forma di uncino da ricordare un sette, conosce il suo padrone umano per caso, mentre si era addormentato sulla station wagon argentata dell’umano. Satoru, da sempre innamorato dei felini, inizia a stringere con lui un legame “di pancia”, sfamandolo ogni volta che faceva ritorno a casa dal lavoro. In una delle sue passeggiate, però, Nana ha un incidente e con le poche forze si trascina fino a casa dell’umano che, rivivendo il trauma di un altro suo gatto morto per lo stesso motivo, lo porta in una clinica veterinaria, lo fa curare e completa il percorso riabilitativo del micio portandolo a casa propria. Passano insieme cinque anni, fino a quando Satoru non fa entrare Nana nel trasportino, lo carica sulla station wagon argentata e cominciano insieme un viaggio per il Giappone.

#Cinema&SerieTv: Dear Evan Hansen - Recensione

Tra i film in selezione alla Festa del Cinema di Roma vi era un musical dal cast abbastanza popolare: Dear Evan Hansen; pellicola che sarà in uscita la prossima settimana. Noi non sappiamo quanti amanti dei musical ci siano tra di voi lettori, chi sta scrivendo questo articolo spera che siate in molti, ma vi preghiamo di non entrare in sala o di non vedere questa storia se la vostra principale attività sarà quella di sbuffare superate le tre canzoni. È un musical, per tanto gli attori devono cantare per poter esternare la loro emotività. I sentimenti più profondi, amori e paure nello specifico, servono per poter mettere a nudo l’animo dei personaggi e per poterne esaltare la loro caratterizzazione. Quindi… sì! Cantano e pure parecchio, siate consapevoli e approcciate a questa pellicola, come alle altre del genere, informati sul fatto che gli attori sono stati scelti e messi davanti a una telecamera proprio per fare ciò.

Ma parlando più nel concreto, cosa racconta Dear Evan Hansen? E soprattutto chi è Evan Hansen?

lunedì 22 novembre 2021

#Anime: Komi Can't Communicate

Attenzione, questo articolo potrebbe contenere spoiler sulla serie.

Questo articolo è anche per tutte quelle persone (più o meno grandi) convinte che gli anime siano superficiali e una cosa per bambini.
Non conoscevamo questa serie, ne abbiamo sentito parlare da una nostra amica quando, sedute in cortile a fumare una sigaretta e a parlare del più e del meno, ce l'ha nominata.
Ora, il punto con le uscite anime è uno: ne escono tanti, e quando diciamo tanti intendiamo dire che è pressoché impossibile star dietro a ogni produzione. Basti pensare che il 60% delle produzioni animate esistenti nascono proprio nel nostro amato Paese del Sol Levante, e a oggi My Anime List - il più grande database online al mondo di anime - conta diciassette mila anime (o poco più).
Insomma, credo voi abbiate capito che non ripiegarsi sempre sulle solite e già famose serie non sia facile, così come non lo è lo scovare qualcosa di veramente interessante.

#StorieRomane: Sonia di Super3

La generazione italiana anni ’80 e ’90 è sicuramente cresciuta con Cristina D’Avena, Giorgio Vanni, Marco Destro e la compagnia di Bim Bum Bam. Da Nord a Sud tutti sappiamo intonare la sigla dei Puffi, ricordiamo il personaggio di Uan e ricordiamo le corse da scuola a casa per non perderci una puntata del nostro cartone preferito.


Ricordi che sono diventati istituzioni nella nostra mente. Bene, prendete tutto ciò e trasportatelo in un contesto più “piccolo”, quello capitolino e della regione Lazio, con l’emittente Super3 e la sua regina: Sonia Ceriola, per noi tutti semplicemente Sonia.

sabato 20 novembre 2021

#Libri: Parigi senza ritorno

Avete presente la web-serie Ritals? Quella in cui Svevo e Federico raccontano la Francia dal punto di vista di due italiani? Insomma, quella che fa notare tutte le differenze tra i due paesi che storicamente e culturalmente non si amano proprio tanto? Ecco, noi quattro siamo tra le poche fortunate al mondo ad aver letto “Parigi senza ritorno” di Svevo Moltrasio, ma soprattutto ad avere il libro firmato, con dedica, dallo stesso autore e dalla sua compagna, Giulia Bolatti.

Quando abbiamo scritto la recensione eravamo convinte che il libro fosse andato perduto per sempre. E invece, no, ci sarà una ristampa! Ecco perché ora ce la prenderemo con quei pochissimi che non hanno mai visto la web-serie, fatelo ora.

Premessa: noi adoriamo Svevo. Quindi questo non sarà assolutamente un articolo obiettivo, serio, critico. Leggerete qualcosa assolutamente di parte che speriamo possa far trasparire la genialità di Moltrasio. 

#Eventi: Rimpatriata a Roma - Ritals

Venerdì scorso noi di 4Muses abbiamo avuto la possibilità di prender parte a un evento organizzato dai Ritals, Svevo Moltrasio e Federico Iarlori chiamato “Rimpatriata a Roma” per chiacchierare sulla loro vita a Parigi, dove sono stati per molti anni, e sui loro romanzi.
Per chi non conoscesse i Ritals, noi vi consigliamo di seguire la loro webserie su Youtube, racconta sostanzialmente la storia di due espatriati a Parigi, qui trovate la prima stagione della serie (finita quando sono tornati in Italia due anni e mezzo fa), che ha avuto moltissimo successo.
Finita per lo più Svevo, perché Federico ancora non ha abbandonato il suolo francese, dato che al momento vive a Strasburgo.

Ma cominciamo dall’inizio, che vuol dire “Ritals”? La risposta, ironica, di Svevo è semplice: “Non lo sappiamo neanche noi”, detto con la sua parlata romana. In nostro soccorso, quindi, interviene Federico: “È la contrazione di Réfugiés Italiens, un vecchio modo di chiamare gli immigrati italiani dell’epoca, un modo dispregiativo…a oggi si utilizza in maniera più simpatica…tipo il “terrone” italiano.

venerdì 19 novembre 2021

#Arte: Arte giapponese - dal periodo Kamakura al periodo Edo

"Cercando di catturare un pesce gatto con una zucca".
Opera del periodo Muromachi
 

Nella prima parte dell'articolo vi abbiamo elencato e  parlato dei periodi della storia del Giappone dal periodo Jōmon al periodo Heian, focalizzandoci prevalentemente sulle tendenze artistiche.

In questo articolo - che non è altro che la seconda parte del precedente - parleremo di un'altra fetta di storia del paese del Sol Levante, partendo dal periodo Kamakura fino ad arrivare al periodo Edo.