lunedì 18 ottobre 2021

#Marvel: Venom 2 - promosso o bocciato?

Ormai dovremmo averlo imparato, meglio entrare in sala senza alcuna aspettativa per non restare delusi da ciò che si vedrà e “La Furia di Carnage” ne è la riprova. Noi di 4Muses abbiamo avuto modo di vedere questa pellicola qualche giorno prima dell’uscita in sala e adesso vogliamo prenderci qualche minuto del vostro tempo per poterne parlare insieme; cercando di restare Spoiler Free.

La Sony, col primo capitolo della saga, aveva già fatto intuire la direzione che aveva intenzione di prendere, ma in questo caso la devia ulteriormente verso qualcosa di - sì, divertente, ma - scialbo.

La storia si apre esattamente dove l’avevamo lasciata con la post-credits del primo film: Eddie che intrattiene delle conversazioni, alla ricerca di un nuovo scoop, con Cletus Kasady. Il giornalista, dunque, cerca di carpire quelli che sono i segreti del pluri-omicida condannato alla pena di morte; così da poter continuare quella scalata di carriera che Venom stesso gli ha permesso di ottenere da quando loro sono diventati una cosa sola. Ma questo lo possiamo anche semplicemente evincere da quello che è il trailer e, in parte, anche dagli albi a fumetti che nel corso del tempo hanno narrato queste storie. Dove sta il sostanziale problema? Beh… come già detto, è come se mancasse qualcosa e quel qualcosa è proprio la violenza che ci si aspetta di trovare in un film del genere. Una violenza che il primo volume di questa saga ci aveva fatto saggiare appena, ma che qui sembra mancare del tutto.

sabato 16 ottobre 2021

#Arte: Il Bacio di Hayez

Ci sono alcuni baci che restano nella storia: abbiamo visto il Bacio di Klimt e tutti conoscono la celebre foto del bacio di Times Square. Oggi vogliamo, però, parlarvi dell’opera di Hayez, il cui titolo completo è “Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV”, comunemente noto solo come “Il Bacio”. Si tratta di un olio su tela realizzato dal pittore italiano Fracensco Hayez nel 1859 e a oggi custodito nella Pinacoteca di Brera (Milano).

Opera nata come simbolo patriottico, viene rappresentato in un ambiente medievale, un momento di intimità tra due amanti. Si tratta dell’androne di un castello, dove si possono notare tre gradini laterali e il punto di fuga sulla sinistra. Il viso di lui è coperto da un ampio cappello, così come il resto del corpo è celato dietro un lungo mantello rosso, che però lascia intravedere un pugnale sul suo fianco sinistro. La giovane, invece, si aggrappa al compagno che la stringe a sè, completamente persa nell’effusione del momento.

venerdì 15 ottobre 2021

#Cinema&SerieTv: I'm your man - Recensione

Il 14 ottobre è arrivato in sala un film davvero interessante, una commedia che si è contraddistinta all’Orso d’Argento di Berlino: stiamo parlando di “I’m your man”. Una storia che, nonostante il sorriso che porta sul proprio pubblico, lascia in realtà molto l’amaro in bocca. Non sappiamo se voi abbiate visto film come Her o serie tv come Black Mirror, ma tenete presente che il clima respirato tra una battuta e un’altra è proprio quello presente nei due prodotti sopracitati. Ma quando entra in gioco l’amore tra uomo e macchina non si può neanche evitare di citare Westworld.

Sì, ma facciamo un passo indietro e procediamo con ordine. Abbiamo capito più o meno che corde vuole muovere questa commedia, ma vediamo esattamente come lo fa.

giovedì 14 ottobre 2021

#Costume&Società: Giorgio Scerbanenco

Quest’estate abbiamo avuto la fortuna di leggere il giallo “La bambola cieca” di Giorgio Scerbanenco e ci siamo da subito appassionate alla sua scrittura, ma soprattutto interessate alla sua vita. Lo ammettiamo senza alcuna vergogna: non eravamo a conoscenza della sua figura, o meglio, non del tutto. L’istruzione scolastica italiana non aiuta ad avvicinarsi agli autori contemporanei, forse è già tanto se avvicina a quelli di inizio Novecento

Comunque, senza fare ulteriori polemiche, oggi vogliamo parlarvi di Scerbanenco, delle sue opere e di come effettivamente non servano attestati per fare ciò che si vuole fare nella vita. Se quindi state vivendo un periodo di dubbi e incertezze, vi consigliamo di continuare con la lettura di questo articolo, e chissà, magari potremmo aiutarvi.

mercoledì 13 ottobre 2021

#MustToWatch: Escape Room

Ci stiamo sempre più avvicinando alla “Spooky Season”, cioè a quel periodo che anticipa Halloween e che fa da preparazione alla – letteralmente – stagione spaventosa. E quale modo migliore di entrare nel clima se non con un ottimo film horror? Mettetevi comodi perché vogliamo consigliarvi il primo volume di una dilogia; è, infatti, in sala in questi giorni Escape Room 2. Per prepararvi all’accesso in sala vi consigliamo di recuperare il primo capitolo, anche perché i protagonisti sono pressoché gli stessi.

martedì 12 ottobre 2021

#Cinema&SerieTv: Tutti parlano di Jamie - Recensione

[L'articolo contiene spoiler]

Sono passati mesi dall’ultimo gaypride, eppure sfogliando il catalogo di Amazon Prime Video, solo oggi ci siamo accorte di un titolo che non avevamo mai notato prima: “Tutti parlano di Jamie”. Si tratta della vera storia di Jamie Campbell, la drag queen di sedici anni che lottò con tutto se stesso per potersi esprimere al suo ultimo ballo scolastico.

Si tratta di un musical, in cui i pezzi sono orecchiabili e molto importanti ai fini della trama, in cui vengono espressi i pensieri e più in generale le reazioni emotive dei personaggi.

Nel musical ci viene presentato Jamie New (Max Harwood): un ragazzo dai lineamenti delicati, capelli biondi, che vive da solo con la madre. La sua camera è tappezzata di foto che lo ritraggono come una principessa, con tanti glitter e pon pon. Il giorno del suo sedicesimo compleanno riceve come regalo un paio di scarpe rosse col tacco alto ed è talmente entusiasta che decide di condividere la sua gioia con la sua migliore amica Pritti Pasha. È un normale giorno scolastico e quando la professoressa comincia a responsabilizzare tutti sul futuro lavorativo, le idee della vecchia generazione si scontrano con quelle di Jamie e dei suoi compagni di classe: i giovani dicono di voler diventare youtuber, ballerini, cantanti, influencer, mentre il nostro protagonista opta per “il performer”, non ancora pronto a condividere apertamente il suo sogno più grande: fare la drag queen. Già qui si avverte lo scontro generazionale:

Vorrei potervi dire che i vostri sogni si avvereranno, ma mentirei. E sarebbe sbagliato. Sarebbe crudele.

lunedì 11 ottobre 2021

#Pensieri: Tappa Romics

Attenzione: l’articolo è pieno di pensieri alla rinfusa. Sono Pesci, non è facile stare dentro la mia mente, e per me è praticamente impossibile trovare la razionalità quando c’è l’emotività.

So che non c’è molto altro da dire sul Romics, perché bene o male l’evento è diventato un appuntamento fisso per ogni fascia d’età. Noi quattro non siamo mai mancate alla fiera del fumetto, nonostante la differenza di età che ci passiamo. Essendo la più vecchia, -uno dei miei tanti vanti è quello di essere nata negli anni ’80- ricordo molto bene di quando il Romics era confinato solo a quelli “strambi”, alle persone che avevano passioni considerate marginali. A quando, insomma, la parola “nerd” non faceva poi così figo. E sì, lo so, sono classe 1989, sono più anni '90, potrete pensare, ma quando sono nata il Muro di Berlino faceva ancora il suo orribile lavoro, tanto basta per definirmi figlia degli anni Ottanta