Il nuovo singolo di Camilla Buzzetti, “Rewind”, è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica dal 21 marzo 2025 per Altavibe Music.
Camilla Buzzetti è una giovane cantautrice italiana di 21 anni, che ha già saputo farsi notare nel panorama musicale grazie al suo talento e alla sua proposta artistica unica. Il suo stile musicale, che unisce il Country e il Pop, è fortemente influenzato dalle sonorità della musica americana e britannica, ma al contempo mantiene una connessione profonda con le sue radici italiane, evidenziata anche negli arrangiamenti strumentali dei suoi brani.
Il percorso artistico solista di Camilla prende vita nel 2023, anno in cui pubblica due singoli che la introducono al grande pubblico, mostrando fin da subito la sua capacità di mescolare emozioni, storie personali e influenze musicali internazionali. La sua musica, caratterizzata da testi profondi e arrangiamenti curati, riesce a raccontare storie di vita e crescita in maniera autentica e fresca.
Camilla inizia una fruttuosa collaborazione con l’etichetta discografica AltaVibe, con cui pubblica il suo terzo singolo “Over”. Questo brano segna l’inizio di una serie di singoli che vedranno la luce nei prossimi mesi, consolidando il suo posto nel panorama musicale italiano. Con una voce che affascina per la sua capacità di emozionare e un sound che riesce a coniugare tradizione e innovazione, Camilla Buzzetti si sta affermando come una delle artiste emergenti più interessanti della scena musicale contemporanea.
Ciao Camilla! Grazie mille per la tua disponibilità! Vorrei chiederti: come hai iniziato con la musica e quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
Grazie a voi! Ho iniziato con la musica un po’ per gioco quando ero piccola, suonando gli strumenti che avevo in giro per casa. Mio fratello suonava le tastiere, mio papà il basso e la chitarra, e io mi divertivo a canticchiare, scrivere e provare a strimpellare quello che trovavo. Durante il liceo ho deciso di prendere lezioni più seriamente e sono arrivata al CPM Music Institute, dove ho seguito il percorso pre-accademico e poi sono entrata direttamente al corso universitario. Non c’è stato un momento preciso in cui ho scelto questa strada, perché in realtà sono cresciuta dentro questo mondo, sapendo che era la cosa che amavo di più fare.
“Rewind” ha un testo molto potente. Penso che sia un brano importante per chiunque, specialmente quando viene la tentazione di tornare con un ex… perché dopotutto, se due persone si lasciano, un motivo c’è sempre. Hai detto che questa canzone la conservi da anni, perché è legata a esperienze adolescenziali. Ti chiedo: con una maggiore maturità, hai mantenuto il testo originale o lo hai modificato in qualche modo?
Il testo è rimasto in gran parte invariato, ma ho fatto alcune modifiche. Ho corretto qualche errore grammaticale e ho apportato piccoli tagli, soprattutto quando abbiamo deciso di variare la melodia dell’inciso per darle più slancio. In alcune parti si può riconoscere un po’ di ingenuità adolescenziale, ma ho voluto conservarla proprio per non snaturare l’essenza della canzone.
“Let me rewind the tape / Didn’t you treat me like / I wasn’t anything special to you”. Dal mio punto di vista, capisco che una relazione – di coppia o di amicizia – è giunta al capolinea quando ci si dà per scontati, quando non c’è più rispetto o non ci si tratta più in modo speciale. E in questi versi mi ci ritrovo in pieno. Anche per te è così, o c’è altro dietro?
Sono assolutamente d’accordo! E mi fa piacere che tu abbia parlato anche di amicizia, perché spesso le rotture di questo tipo di rapporti vengono sottovalutate, quando invece possono essere intense tanto quanto una relazione amorosa.
Trovo molto interessante il tuo amore per il country-pop e il modo in cui riesci a coniugarlo con gli arrangiamenti della musica italiana. Come ti sei avvicinata a questo genere? Qual è la sfida più grande per il country-pop in Italia?
Il country-pop è sempre stato un genere che sento molto mio, sia nella scrittura che nell’ascolto. Fin da piccola ho seguito cantautrici americane che hanno accompagnato la mia generazione nella crescita, anche attraverso il mondo della Disney. Ovviamente, ognuna di loro ha poi intrapreso percorsi solistici diversi, ma molte restano ancora oggi una grande fonte di ispirazione per me. Credo che la sfida più grande, in Italia, sia far accogliere questo genere anche dal punto di vista linguistico. Penso che il country-pop potrebbe sposarsi benissimo con gli arrangiamenti italiani e, grazie alla spinta dei social, potrebbe persino diventare un fenomeno più internazionale.
Non posso non chiederti quali artisti country-pop ti ispirano di più e con quali ti piacerebbe collaborare…
La prima artista che mi viene in mente – forse un po’ scontata, ma fondamentale nel mio percorso – è Taylor Swift. Il periodo più country dei suoi primi tre album è quello in cui mi rispecchio di più a livello sonoro. Se invece devo fare nomi meno mainstream, almeno qui in Italia, mi piacerebbe tantissimo collaborare con Kelsea Ballerini o Kacey Musgraves, che hanno un sound country leggero e con influenze pop. Anche Josh Kelley è un cantautore che ammiro molto, così come Carrie Underwood, Faith Hill e Tim McGraw. Ci sarebbero tantissimi altri nomi che mi ispirano… e se mai avessi la possibilità di lavorare con loro, credo che potrei svenire!
Sei giovanissima ma hai già le idee chiare. C’è un altro genere musicale che ami esplorare?
Penso che la musica leggera sia un grande bacino di influenze e contaminazioni. Oggi è difficile trovare un genere puro, perché tutto si ispira a qualcosa di già esistente. Il pop e il rock sono sicuramente i generi da cui nasce molta della musica che ascolto. I miei gusti spaziano dai Toto a Sabrina Carpenter. Ultimamente, però, mi sta intrigando molto il mondo dell’indie-alternative. A livello internazionale adoro Lizzy McAlpine, Gracie Abrams e i Bleachers, mentre in Italia apprezzo tantissimo Emma Nolde e Fulminacci.
Il brano esplora la sensazione di libertà che segue la fine di una relazione sentimentale turbolenta e la ricerca della propria felicità in modo indipendente. La protagonista si confronta con il suo ex partner, che cerca una seconda opportunità, ricordandogli come l’abbia trattata, mostrando di stare meglio da sola.
Prodotto da Lorenzo Cazzaniga, “Rewind” presenta un sound country/pop che mescola influenze italiane e americane negli arrangiamenti.
Il videoclip del brano “Rewind” si caratterizza per un’estetica essenziale, influenzata dal CountryPop Americano, che riflette lo stile compositivo di Camilla.
Realizzato da Tommaso Patrini nel borgo di Mustonate, il video ritrae la protagonista sola, mentre canta, per enfatizzare il concetto di libertà e felicità personale dopo una relazione fallita. Nel montaggio, si mantiene la protagonista al centro, con uno sguardo diretto verso la telecamera, come se si rivolgesse all’ex. Le immagini alternano ricordi passati a momenti di rinascita, con il diario che simboleggia il punto di svolta: scrivere la canzone ha rappresentato l’inizio di una nuova fase, illustrata dalla cassetta. L’estetica del video è leggera e spensierata, per raccontare una rinascita che si libera nel vento: il vestito bianco che ondeggia, i raggi del sole tra i capelli, le corse nei campi e le riprese morbide e sfocate. Un viaggio che celebra la libertà di andare avanti, piuttosto che guardare indietro.
Prodotto da Lorenzo Cazzaniga, “Rewind” presenta un sound country/pop che mescola influenze italiane e americane negli arrangiamenti.
Il videoclip del brano “Rewind” si caratterizza per un’estetica essenziale, influenzata dal CountryPop Americano, che riflette lo stile compositivo di Camilla.
Realizzato da Tommaso Patrini nel borgo di Mustonate, il video ritrae la protagonista sola, mentre canta, per enfatizzare il concetto di libertà e felicità personale dopo una relazione fallita. Nel montaggio, si mantiene la protagonista al centro, con uno sguardo diretto verso la telecamera, come se si rivolgesse all’ex. Le immagini alternano ricordi passati a momenti di rinascita, con il diario che simboleggia il punto di svolta: scrivere la canzone ha rappresentato l’inizio di una nuova fase, illustrata dalla cassetta. L’estetica del video è leggera e spensierata, per raccontare una rinascita che si libera nel vento: il vestito bianco che ondeggia, i raggi del sole tra i capelli, le corse nei campi e le riprese morbide e sfocate. Un viaggio che celebra la libertà di andare avanti, piuttosto che guardare indietro.
“Rewind è un brano che conservo nel cassetto da diversi anni, frutto delle esperienze e dei drammi adolescenziali che hanno ispirato molti dei miei testi. Il brano è influenzato dal genere Country-Pop e dalle ex star Disney, che mi hanno accompagnato durante la crescita e che hanno plasmato il mio percorso musicale. Nasce come un brano chitarra e voce, ed è proprio questa sua essenza iniziale che viene catturata nel videoclip.”
- Camilla Buzzetti
Camilla Buzzetti è una giovane cantautrice italiana di 21 anni, che ha già saputo farsi notare nel panorama musicale grazie al suo talento e alla sua proposta artistica unica. Il suo stile musicale, che unisce il Country e il Pop, è fortemente influenzato dalle sonorità della musica americana e britannica, ma al contempo mantiene una connessione profonda con le sue radici italiane, evidenziata anche negli arrangiamenti strumentali dei suoi brani.
Il percorso artistico solista di Camilla prende vita nel 2023, anno in cui pubblica due singoli che la introducono al grande pubblico, mostrando fin da subito la sua capacità di mescolare emozioni, storie personali e influenze musicali internazionali. La sua musica, caratterizzata da testi profondi e arrangiamenti curati, riesce a raccontare storie di vita e crescita in maniera autentica e fresca.
Camilla inizia una fruttuosa collaborazione con l’etichetta discografica AltaVibe, con cui pubblica il suo terzo singolo “Over”. Questo brano segna l’inizio di una serie di singoli che vedranno la luce nei prossimi mesi, consolidando il suo posto nel panorama musicale italiano. Con una voce che affascina per la sua capacità di emozionare e un sound che riesce a coniugare tradizione e innovazione, Camilla Buzzetti si sta affermando come una delle artiste emergenti più interessanti della scena musicale contemporanea.
Ciao Camilla! Grazie mille per la tua disponibilità! Vorrei chiederti: come hai iniziato con la musica e quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
Grazie a voi! Ho iniziato con la musica un po’ per gioco quando ero piccola, suonando gli strumenti che avevo in giro per casa. Mio fratello suonava le tastiere, mio papà il basso e la chitarra, e io mi divertivo a canticchiare, scrivere e provare a strimpellare quello che trovavo. Durante il liceo ho deciso di prendere lezioni più seriamente e sono arrivata al CPM Music Institute, dove ho seguito il percorso pre-accademico e poi sono entrata direttamente al corso universitario. Non c’è stato un momento preciso in cui ho scelto questa strada, perché in realtà sono cresciuta dentro questo mondo, sapendo che era la cosa che amavo di più fare.
“Rewind” ha un testo molto potente. Penso che sia un brano importante per chiunque, specialmente quando viene la tentazione di tornare con un ex… perché dopotutto, se due persone si lasciano, un motivo c’è sempre. Hai detto che questa canzone la conservi da anni, perché è legata a esperienze adolescenziali. Ti chiedo: con una maggiore maturità, hai mantenuto il testo originale o lo hai modificato in qualche modo?
Il testo è rimasto in gran parte invariato, ma ho fatto alcune modifiche. Ho corretto qualche errore grammaticale e ho apportato piccoli tagli, soprattutto quando abbiamo deciso di variare la melodia dell’inciso per darle più slancio. In alcune parti si può riconoscere un po’ di ingenuità adolescenziale, ma ho voluto conservarla proprio per non snaturare l’essenza della canzone.
“Let me rewind the tape / Didn’t you treat me like / I wasn’t anything special to you”. Dal mio punto di vista, capisco che una relazione – di coppia o di amicizia – è giunta al capolinea quando ci si dà per scontati, quando non c’è più rispetto o non ci si tratta più in modo speciale. E in questi versi mi ci ritrovo in pieno. Anche per te è così, o c’è altro dietro?
Sono assolutamente d’accordo! E mi fa piacere che tu abbia parlato anche di amicizia, perché spesso le rotture di questo tipo di rapporti vengono sottovalutate, quando invece possono essere intense tanto quanto una relazione amorosa.
Trovo molto interessante il tuo amore per il country-pop e il modo in cui riesci a coniugarlo con gli arrangiamenti della musica italiana. Come ti sei avvicinata a questo genere? Qual è la sfida più grande per il country-pop in Italia?
Il country-pop è sempre stato un genere che sento molto mio, sia nella scrittura che nell’ascolto. Fin da piccola ho seguito cantautrici americane che hanno accompagnato la mia generazione nella crescita, anche attraverso il mondo della Disney. Ovviamente, ognuna di loro ha poi intrapreso percorsi solistici diversi, ma molte restano ancora oggi una grande fonte di ispirazione per me. Credo che la sfida più grande, in Italia, sia far accogliere questo genere anche dal punto di vista linguistico. Penso che il country-pop potrebbe sposarsi benissimo con gli arrangiamenti italiani e, grazie alla spinta dei social, potrebbe persino diventare un fenomeno più internazionale.
Non posso non chiederti quali artisti country-pop ti ispirano di più e con quali ti piacerebbe collaborare…
La prima artista che mi viene in mente – forse un po’ scontata, ma fondamentale nel mio percorso – è Taylor Swift. Il periodo più country dei suoi primi tre album è quello in cui mi rispecchio di più a livello sonoro. Se invece devo fare nomi meno mainstream, almeno qui in Italia, mi piacerebbe tantissimo collaborare con Kelsea Ballerini o Kacey Musgraves, che hanno un sound country leggero e con influenze pop. Anche Josh Kelley è un cantautore che ammiro molto, così come Carrie Underwood, Faith Hill e Tim McGraw. Ci sarebbero tantissimi altri nomi che mi ispirano… e se mai avessi la possibilità di lavorare con loro, credo che potrei svenire!
Sei giovanissima ma hai già le idee chiare. C’è un altro genere musicale che ami esplorare?
Penso che la musica leggera sia un grande bacino di influenze e contaminazioni. Oggi è difficile trovare un genere puro, perché tutto si ispira a qualcosa di già esistente. Il pop e il rock sono sicuramente i generi da cui nasce molta della musica che ascolto. I miei gusti spaziano dai Toto a Sabrina Carpenter. Ultimamente, però, mi sta intrigando molto il mondo dell’indie-alternative. A livello internazionale adoro Lizzy McAlpine, Gracie Abrams e i Bleachers, mentre in Italia apprezzo tantissimo Emma Nolde e Fulminacci.
Nessun commento:
Posta un commento