Arrivata a Fiumicino trovai ad attendermi mio fratello Nicolò, non avevo ancora realizzato che avrei passato il primo giorno, il primo mese e forse il primo anno della mia vita senza la mia gemella.
Mi prese la valigia più grande, io tenevo la seconda e insieme facemmo i metri, che a me sembravano chilometri, verso la sua macchina sapientemente parcheggiata nel posto più sicuro di tutto l’aeroporto.
Mi aveva inondata di domande: com’era Londra? Avevo intenzione di tornare? Cosa avrei fatto qui a Roma? Le mie risposte si mantenevano sul vago, e a lui andava bene probabilmente perché credeva fossi stanca dopo un viaggio di appena due ore e mezza. Non era stanchezza, non ne avevo sul serio idea. Avrei potuto continuare a fare la modella senza di lei? Avrei lavorato come guida turistica a Roma e se sì, bastava parlare inglese e un diploma di liceo per poterlo fare? Non volevo pensarci, ma allo stesso tempo se i miei fratelli e amici potevano accontentarsi dei miei “Boh”, “Mah” e “Chissà”, dovevo trovare al più presto delle risposte un po’ più solidi, dovevo trovare dei progetti più realisti per acquietare i miei genitori e tenermi lontana dalle insidie, o forse invidie, dei miei parenti.
Mi prese la valigia più grande, io tenevo la seconda e insieme facemmo i metri, che a me sembravano chilometri, verso la sua macchina sapientemente parcheggiata nel posto più sicuro di tutto l’aeroporto.
Mi aveva inondata di domande: com’era Londra? Avevo intenzione di tornare? Cosa avrei fatto qui a Roma? Le mie risposte si mantenevano sul vago, e a lui andava bene probabilmente perché credeva fossi stanca dopo un viaggio di appena due ore e mezza. Non era stanchezza, non ne avevo sul serio idea. Avrei potuto continuare a fare la modella senza di lei? Avrei lavorato come guida turistica a Roma e se sì, bastava parlare inglese e un diploma di liceo per poterlo fare? Non volevo pensarci, ma allo stesso tempo se i miei fratelli e amici potevano accontentarsi dei miei “Boh”, “Mah” e “Chissà”, dovevo trovare al più presto delle risposte un po’ più solidi, dovevo trovare dei progetti più realisti per acquietare i miei genitori e tenermi lontana dalle insidie, o forse invidie, dei miei parenti.