lunedì 13 novembre 2023

#Racconti: Lettera del fronte n.1 - Ho visto la morte

Era 1915. Ero lì, come tutti i miei coetanei. Mi sentivo forte e temerario, sembravo solo contro il mondo. Volevo fare la differenza, volevo dare una mano e sentirmi migliore. Ho avuto sempre timore di essere l’ultimo degli ultimi ma è poi è arrivata lei. Mi affascinava e la temevo e in lei ho visto il mio riscatto. 
La guerra mi sembrava l’opportunità che attendevo. In lei ho trovato coraggio. Ho fatto la fila in caserma, come tutte le nuove matricole. Ero uno dei più giovani, molti avevano motivi diversi per far parte dell’esercito, chi aveva voglia di vedere il mondo, chi il mondo voleva dominarlo e chi invece non aveva nulla. In questi ultimi possiamo mettere Marco. Marco era uno con cui ho stretto subito, era un tipo molto patriottico. Sì, era. Marco è morto pochi giorni fa. 

#Mitologia: Aett di Heimdall - Prima Parte

Come accennato nell’articolo dedicato all’alfabeto runico, nell’antichità il linguaggio delle Rune era utilizzato per ogni aspetto della vita: giuridico, commerciale, burocratico… e anche divinatorio.


Proprio come succede con l’astrologia, l’ordine dei simboli non è casuale ma scoprendo il loro significato ci si accorge di come il tutto stia a significare il Viaggio della Vita.

Le ventiquattro rune vengono divise in tre gruppi da otto, chiamati Aett, ognuno dei quali dedicato a un dio. Abbiamo così l’Aett di Freya, di Heimdall e di Tyr.

Oggi ci concentriamo sul secondo che prende il nome dal dio omonimo, guardiano del regno degli Asi e dei Vani e sorvegliante del ponte Bifrǫst, che collega i due regni con quello dei terrestri.

Questo Aett, quindi, prende in considerazione tutte le grandi prove della nostra vita. Ci ricorda che non dovremmo vittimizzarci, ma anzi, ogni evento che affrontiamo – positivo o negativo che sia – è per noi uno strumento di crescita personale, un modo per affrontare il nostro interno ed elevarci spiritualmente.

Oggi parleremo delle prime quattro rune presenti.

venerdì 10 novembre 2023

#Musica: Sweet Dreams

Quando si parla di musica, molto spesso, si rischia di parlare semplicemente di tendenze o di fenomeni quasi meteoritici.     
Quale singolo o quale cantante resterà negli annali storici è difficile saperlo e, per ogni singola novità, continua a esserci qualche zoccolo duro che non morirà mai.     
In questo sito abbiamo un’etichetta dedicata alla buona musica, a quella band che nel corso della loro carriera sono stati in grado di rivoluzionare i generi creando uno stile unico e iconico. Del resto, nonostante tutto quello che hanno passato, i Beatles sono pronti a tornare con un nuovo “vecchio” singolo.

Oggi, però, vogliamo soffermarci su un brano che dal 1983 continua a essere presente nella scena pop. La canzone degli Eurythmics, gruppo musicale britannico, ancora oggi iconica all’interno dell’immaginario pop.

#Venezia80: The Killer - Recensione

Uno dei film di Venezia80 che ci ha delusi sta per arrivare sulla piattaforma di Netflix. È stato magnifico incontrare il regista, David Fincher, ma non possiamo astenerci dal dire che questa pellicola ci abbia un po’ lasciato l’amaro in bocca. “The Killer” sarà disponibile per tutti gli abbonati da oggi, 10 novembre.

Il titolo è abbastanza esaustivo: quello che lo spettatore ha modo di vedere è la caccia che un mercenario (Michael Fassbender) sta compiendo. Un lento processo di preparazione per poi arrivare a una sorta di crisi esistenziale nel momento in cui il colpo viene mancato. Fassbender ha il giusto physique du rôle, possiamo quasi dire che il ruolo gli sia stato cucito addosso. Il problema principale è quanto poco venga usato questo fisico sulla scena.

giovedì 9 novembre 2023

#Personaggi: Alan Moore

Oggi vogliamo parlarvi di un altro grande autore del fumetto americano: Alan Moore. Di origine britannica, nacque a Northampton il 18 novembre del 1953, scoprì il fumetto americano nel 1961 quando iniziò a leggere le storie della cosiddetta “Silver Age”. “Superman” e i Fantastici Quattro vengono annoverati come i suoi primi approcci a questo mondo. Il suo successo, però, lo si deve ad altri titoli. Del resto, è considerato uno di quegli artisti che riuscì a rivoluzionare l’evoluzione del fumetto.

Durante un saltuario periodo di frequentazione di una scuola di fumetto, nel 1969, iniziò le sue prime illustrazioni di carattere per lo più pubblicitario. È necessario, quindi, ricostruire un po’ il suo percorso di vita per poter comprendere le difficoltà che l’artista ha affrontato e il modo con cui si è guadagnato la sua fama. Anche perché a diciassette anni venne espulso da scuola per aver spacciato LSD e si ritrovò costretto a svolgere le più disparate attività. Tra una tosatura di pecore e una pulizia in qualche magazzino, Moore iniziò a collaborare con il Northampton Arts Lab contribuendo alla pubblicazione delle riviste EmbryoRovel.

#StorieRomane: Papa Silvestro I e il drago

Se pensiamo ai draghi ci vengono in mente leggende antiche, per lo più provenienti dal mondo anglosassone. C’è da dire, però, che anche Roma è piena di storie che hanno come antagonisti queste creature mitologiche.


Il drago figura nello stemma della famiglia Borghese, tanto che l’ingresso di Villa Borghese su via Pinciana prende il nome di “Portale del Drago”. Una delle fontane presenti nei giardini del Quirinale è interamente dedicata al drago e infine il temibile mostro è il custode del giardino Nicola Calipari, a Piazza Vittorio, dove è presente la Porta Alchemica.

Oggi, però, vogliamo parlarvi di una delle leggende più importanti della città e che probabilmente sta sparendo: quella del drago del rione Campitelli.  

mercoledì 8 novembre 2023

#Cinema&SerieTv: Totally Killer - Recensione

Halloween è appena passato, ma noi non possiamo lasciarcelo alle spalle con tanta fretta. È vero, il clima ci sta avvicinando verso l’inverno, ma non siamo pronti ad abbandonarci al Natale. Di conseguenza, eccoci qui a parlare di un film Horror arrivato su Prime Video proprio nei giorni scorsi. “Totally Killer”, diretto da Nahnatchka Khan, ci riporta indietro nel tempo fino al 1987. Tra le teorie di “Ritorno al Futuro”, che prepotentemente vengono citate all’interno della pellicola e i capelli cotonati, dobbiamo seguire le tracce di un killer.

Ci sono moltissime pellicole con cui potremmo fare il confronto, sia per estetica che per tematiche, ma vogliamo concentrarci principalmente su ciò che questa storia ha da offrire. Jamie Hughes (Kiernan Shipka) è accidentalmente finita nel passato. Un killer ha assassinato sua madre, ma adesso è sulle sue tracce, e per potergli sfuggire si è rifugiata all’interno della macchina del tempo che la sua amica stava cercando di costruire per la fiera della scienza. La macchina viene attivata e lei finisce nel periodo di maggior attività dell’assassino che l’ha privata della madre. In questo modo, si convince che tenterà di sventare i suoi colpi per poter riuscire a salvare quante più vittime possibile.